67.

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Emma non riusciva più a dormire. Si svegliava nel cuore della notte e Regina non riposava più tra le sue braccia.
Le mancava terribilmente e, nonostante fosse per il suo benessere, lei voleva sua moglie accanto.
Vederla dormire serena, lontana da lei, fu il colpo di grazia.
La sua idea già ben chiara nella sua mente necessitava di essere realizzata.
Aveva consultato ogni libro di magia possibile, specialmente dopo aver ascoltato quella chiacchierata della moglie con Politea, fino a quando aveva trovato quello che stava cercando.
La maledizione che Snow le aveva fatto da bambina strappandole la magia era ancora latente nel suo corpo.
Nonostante ci avesse rinunciato per sopravvivere dopo essersi sacrificata per Regina una scintilla era ancora dentro di lei e poteva essere modellata a suo piacimento con la giusta strega.
"Emma io sono un'apprendista, è a Politea che devi chiedere" aveva commentato la rossa, sistemando le pozioni distrattamente.
"Ivy ti prego è importante. Tu sei fantastica, sono sicura che ci riuscirai"
La ragazza aveva sospirato non troppo convinta.
"Emma è un incantesimo che non avevo mai visto prima d'ora. Nessun umano ha mai voluto trasformarsi in una strega che io sappia è... è rischioso e innaturale"
Emma le aveva preso le mani, quasi con le lacrime agli occhi.
"Regina ed io siamo al limite Ivy. Questo incantesimo ne vale il rischio. Ho bisogno di mia moglie e della mia famiglia e questa è l'unica via per riaverla"
Ivy aveva scosso la testa sospirando. "Non è questo il modo. Zia Regina ti ama, le piaci così come sei"
"L'ho sentita parlare con Politea... credimi ho bisogno solo di una piccola spinta e tu puoi essere colei che salverà il mio matrimonio" aveva spiegato Emma.
Ivy si inumidì le labbra, per poi acconsentire.
"Va bene. Posso provare"
Emma le aveva sorriso grata e le notizie non erano tardate ad arrivare.
La rossa aveva esaminato il libro con attenzione: certo la specie alla quale aspirava Emma era la più temuta e rara, ormai quasi unica.
La pelle color smeraldo di Ivy brillava sotto la luce lunare, mentre mordendosi il labbro aveva cercato un modo per ottenere l'effetto desiderato senza trasformarla in una strega dell'inverno o in una custode dei draghi.
Per fortuna aveva qualche goccia di sangue di Regina conservata gelosamente per le emergenze, come quelle di tutti, e un piccolo estratto del suo veleno che la madre aveva estratto da Emma quando l'aveva curata.
C'erano volute diverse settimane perché fosse davvero sicura del procedimento, poi l'aveva contattata.
La bionda aveva approfittato del picnic con la sua famiglia per poter avere il tempo di raggiungere Ivy.
"Non sei stata la sola ad aver avuto quest'idea" aveva confessato.
"Mi dispiace di non avertelo detto prima, ma... Politea lo ha rivelato solo a me e..."
"Di cosa si tratta?" aveva chiesto Emma con fare ansioso.
Ivy sospirò, per poi acconsentire a raccontare.
"La sciamana voleva trasformare tua nonna in una strega perché potesse tenerla per sempre al sicuro lontana da Leopold. L'incantesimo però non era riuscito, probabilmente a causa della gravidanza che l'aveva indebolita, ma quel tentativo deve aver marchiato Snow e per ereditarietà anche te" aveva spiegato attenta.
"Dobbiamo solo risvegliarlo e sono quasi certa che otterremo l'effetto sperato" aveva affermato poi con un sorriso.
Ben presto Emma fu ricoperta dalla polvere aranciata appiccicosa, mentre la strega aveva girato intorno a lei, intonando un canto antico.
Emma si era concentrata solo su sua moglie, sulla figlioletta e sull'amore che provava per loro.
Ivy seguendo il libro era riuscita a tirare fuori quella piccola scintilla luminosa.
Emma aveva sentito il suo cuore stringersi e il processo era diventato abbastanza doloroso.
Aveva sentito il suo corpo cambiare, come se qualcuno si stesse insinuando nella sua anima.
Come se il suo cuore stesse per spezzarsi, finalmente fu completato, assorbendo ogni goccia della sua linfa vitale.

Credeva di non aver mai respirato prima.
La sua vista era arricchita da colori che non aveva mai captato, sfumature uniche ed amplificate, così come gli odori.
Profumi che riusciva a percepire a metri e metri di distanza, i suoi sensi completamente inebriati da ogni più piccola sensazione.
Era piena di energia, rendendola quasi euforica.
Per un attimo i suoi occhi divennero rossi, per poi farsi di uno smeraldo più intenso, come quelli di un raro animale.
La sua pelle sembrava più brillante, priva di screpolature, più sensibile.
"Come ti senti?" chiese Ivy preoccupata.
"Non mi sono mai sentita così viva. Mio Dio è... è strano" commentò guardandosi le mani, per poi spostare lo sguardo ed avere una visione panoramica senza nemmeno doversi sforzare.
Ivy fece per lanciarle qualcosa alle spalle, mentre Emma riuscì a prevedere la sua mossa fermandola con uno scatto.
"Si, ha funzionato" commentò Ivy, vedendo Emma a pochi centimetri dal suo viso.
"Non ho idea di come si comporti una strega della specie di zia Regina, ma di sicuro sei una di noi ora. Dovresti provare a cambiare forma" spiegò.
Emma sorrise entusiasta.
"Va da lei" affermò con un sorriso.
"Presto ti cercherà"
Regina aveva avvertito una fitta al petto mentre era in volo.
Per un attimo il suo cuore sembrava essersi fermato, il respiro si era fatto corto.
Non aveva mai provato nulla del genere, ma aveva continuato a volare fino a quando aveva sentito il richiamo d'aiuto del suo cucciolo.
Poi aveva visto quell'enorme demone davanti ai suoi occhi e, nonostante avesse ringhiato con ferocia per istinto materno, aveva capito immediatamente che si trattasse dell'amore della sua vita.
Era come se avesse vissuto quel momento di nuovo, da adulta, in un modo completamente nuovo che la stordì completamente.

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