Regina guardò sconvolta la figlioletta riprendendola lentamente tra le braccia.
"È stata... è stata lei a farlo?" commentò senza fiato, mentre Maleficent non faceva altro che muovere di nuovo le sue enormi ali, incredula.
"Mi ha solo toccato le scapole... per qualche secondo io..."
La voce le tremava dall'emozione: Regina non l'aveva mai vista così felice ed entusiasta, sembrava essere rinata.
Cora guardò la nipote, mentre la piccola posava la testa sul petto di Regina come a volersi riposare dopo aver usato così tanta magia.
"È la risposta per l'antidoto" commentò Politea sicura, fissandola come se fosse una gallina dalle uova d'oro.
"Se usassimo la sua magia allo stato puro, riusciremmo finalmente a completarlo. È questo quello che manca"
Regina accarezzò la testa della bambina.
"Potrebbe farle male... è così piccola" commentò incerta la strega.
Politea scosse la testa. "Non sentirà niente. Ma ne ho bisogno immediatamente"
Regina guardò la figlioletta non troppo convinta, per poi farle un bacio sulla testa.
"Se dovessi vedere un minimo segno di stanchezza..."
Politea annuì distrattamente, non le prestò troppa attenzione, prendendola tra le braccia e fiondandosi immediatamente al lavoro.
Cora si avvicinò a Regina preoccupata.
"Conosco bene mia madre, credimi non si fermerà davanti a niente" l'avvertì.
"Non abbiamo molte opzioni" replicò Regina, mentre le streghe spostavano i cuccioli nella gola.
"Ho bisogno di sapere che resterai lì con la piccola. Devo essere sicura che sarà ben protetta da qualcuno di cui mi fido" affermò poi, mentre Cora abbassò lo sguardo.
"Va bene" acconsentì, mentre Regina cercava la figlia con lo sguardo.
Sentiva Emma avvicinarsi sempre di più.Ruby seguiva l'odore dei cuccioli, il loro richiamo, mentre i guerrieri del regno bianco le stavano dietro.
Snow sembrava ricordare perfettamente quel tragitto, nonostante non ci fosse mai stata.
Una dolce ninna nanna le risuonava nelle orecchie, il canto di una donna che non riconosceva.
"E non dirmi che... per me è tardi ormai... è tardi ormai"
Il cuore di Snow batteva più velocemente ogni passo che li avvicinava a quel posto.
Nella sua testa c'era un'immagine di piccole manine che sfioravano capelli color oro.
"Vostra maestà gli uomini sono stanchi" affermò Killian avvicinandosi a Snow.
La sovrana tornò alla realtà acconsentendo alla pausa.
Emma la guardava incuriosita dal suo strano comportamento.
"Mamma stai bene?" chiese, mentre lo stato d'animo di Snow era ben lontano dal rispondere affermativamente a quella domanda.
Sentiva terribilmente caldo, le mancava l'aria, il cuore le martellava nel petto, mentre le voci le affollavano la testa.
"Nellie, tesoro, questa sarà la nostra famiglia. La piccola sarà felice" le ripetevano.Regina cercava di comunicare con le guerriere, ma non riceveva alcuna risposta.
Senza di loro sapeva che l'unico esito possibile era il massacro.
Politea lavorava concentrata insieme ad Ivy che sceglieva con cura le erbe.
La bambina dormiva, mentre Politea la usava come fonte inestimabile di magia.
Regina le accarezzava la testa, coccolandola dolcemente.
Gli occhi di Politea improvvisamente si colorarono di viola, attirando l'attenzione di Regina.
Era terribilmente attratta da tutto quel potere, da quella magia che le riempiva le narici, i polmoni.
La faceva sentire così viva e improvvisamente iniziò a ringiovanire, mentre la bambina si agitava infastidita.
Regina se ne accorse subito.
"Smettila" affermò, vedendo la piccola iniziare a piangere per il dolore.
"SMETTILA" ripeté, preoccupata dall'interrompere il contatto.
Sembrava le stesse aspirando l'anima, la sua magia, la sua vita.
Non riusciva più a fermarsi, sentendosi così bene.
"Basta la stai uccidendo" affermò Regina, cercando di svegliarla dal suo stato di trance.
Politea sembrò tornare in sé per pochi secondi interrompendo la connessione.
La sua pelle tornò rugosa, i suoi capelli tracciati dalle striature bianche specchio dei suoi sessant'anni.
"Sei impazzita? La stavi uccidendo" commentò Regina aggressiva, per poi prendere in braccio la piccola che piangeva rabbiosa.
La cullò dolcemente, sussurrando diverse scuse al suo orecchio.
"Tesoro va tutto bene... shh" disse avvicinandola al suo petto.
"Ho visto Eleanor" affermò Politea entusiasta.
"Era a pochi centimetri da me... sono quasi riuscita a toccarla" disse sicura.
"Non è possibile, è morta decine e decine di anni fa" commentò Regina.
"Lei mi ha parlato" ripeté Politea.
"Dobbiamo pensare all'antidoto adesso" affermò Regina.
Politea annuì, mentre mischiava gli ingredienti.
"Serve tempo perché funzioni. In ogni caso non resteremo invulnerabili se una lancia ci trafigge il corpo, questo riguarda solo il veleno e i colpi di spada. Almeno ci proteggerà notevolmente e sarà di nuovo uno scontro ad armi pari" spiegò, mentre continuava a prepararlo.
Regina annuì, mentre finalmente la piccola si era calmata.
"La magia di Eleanor è una fonte inestimabile di potere. Non mi sono mai sentita così" commentò Politea sicura sorridendo.
"Tuttavia è anche una fonte inestimabile di oscurità" precisò poi, cercando ancora di riprendersi.
Politea agitò la fiala, chiedendo ad Ivy di berlo come cavia.
La ragazza acconsentì, assumendolo tutto d'un fiato.
"Ivy sei sicura di voler..."
"Assolutamente si" rispose, accennando un piccolo sorriso.
Politea annuì, per poi passare il coltello imbevuto di veleno leggermente sul braccio.
Ivy gemette, mentre Regina la guardava preoccupata.
"Stai bene?" chiese.
Ivy si riprese subito e la ferita si rimarginò completamente.
"Funziona" affermò sicura Politea.
STAI LEGGENDO
Between us
FanfictionEmma è una principessa molto curiosa e vivace, con un destino già scritto ed una famiglia perfetta. Una vita perfetta. Le basterà però davvero superare il confine del suo regno per cambiarle la vita e compiere il suo destino? Cover by @_je_sss_ Iniz...