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Regina non aveva visto la principessa per diverse ore. Era ormai buio pesto e aveva reso le nuove piccole case abitabili per il suo popolo.
Si sentiva terribilmente angosciata e sola, il suo unico pensiero ora era la vendetta.
Gli umani le avevano portato di nuovo via tutto e questo era inaccettabile.
Eppure il suo cuore le diceva qualcos'altro: nonostante il tradimento, aveva bisogno di Emma, di parlarle e sapere cosa fosse accaduto ora che era calma.
"Vostra maestà abbiamo controllato tutti i percorsi a nord e ad ovest e sono accessibili" affermò Maleficent.
Regina annuì. "Molto bene. Appena la luna tornerà in posizione ottimale ci muoveremo. Ho bisogno che dei messaggeri si dirigano a sud per chiamare a raccolta tutte le streghe possibili. Sferreremo il primo attacco presto." spiegò la sovrana, mentre i suoi pensieri erano rivolte verso tutt'altro, mentre guardava buona parte del suo regno distrutto dal fuoco e dal veleno.
"Qui non ci troveranno" commentò Zelena avvicinandosi a lei.
"Abbiamo solo perso una battaglia, non la guerra" le fece eco Regina autoritaria.
Zelena le prese la mano stringendogliela.
"Mi sembra che tu non abbia perso solo quello" disse la sorella accarezzandole il viso.
Regina si scostò. "Non ne voglio parlare" affermò.
Zelena sospirò. "So cosa provi per quella donna" commentò la sorella.
Regina prese un respiro profondo.
"Devo pensare alla mia gente adesso" disse la sovrana.
"Ha scelto da che parte stare" commentò poi a testa alta.
"Sai dannatamente cocciuta" sbottò Zelena.
"Ha distrutto la nostra casa!" replicò Regina furiosa.
"A me sembrava sincera, era devastata" affermò la sorella.
"Credimi è difficile mentire alla sottoscritta... Non vuoi almeno sapere dove sia Emma?" chiese.
"Se ne è andata" rispose Jadis intromettendosi.
Regina si voltò verso la strega.
"Perdonatemi, vostra maestà" commentò inchinandosi devota.
"È andata via, come da voi ordinato"
Regina si irrigidì immediatamente.
"Non conosce il rifugio non può esserci riuscita" disse Zelena inarcando un sopracciglio dubbiosa.
"Infatti no. È stata la regina a scortarla fuori" disse Jadis.
Zelena guardò la sorella confusa.
"Non ho alcun ricordo di questo" affermò sicura Regina.
"Diciamo solo che non eravate in voi, vostra maestà" commentò Jadis, nascondendo un sorriso.
Regina strinse con forza i pugni, cercando di nascondere ciò che stesse provando.
"Ha lanciato via questo prima di scappare" affermò Jadis porgendo l'anello a Regina.
Regina lo guardò accarezzando delicatamente la pietra.
"È finita dunque" affermò Regina mentalmente.
"Procediamo con il piano" disse autoritaria.
"Abbiamo poco tempo" affermò, mentre Jadis dopo essersi inchinata si ritirò.
Zelena scosse la testa sconvolta.
"Non puoi credere davvero a quel serpente di montagna" commentò incrociando le braccia.
"Questo anello si può togliere solo se è stata Emma a decidere di farlo. Non può separarsene altrimenti" disse Regina rimettendoselo al dito.
"È solo questione di tempo, è stata una fortuna averla allontanata quando potevano o adesso gli umani sarebbero già al rifugio" spiegò la sovrana, per poi guardare il suo popolo lavorare senza sosta.
"Manda le messaggere dalle streghe del sud, in fretta. Ci servono più guerrieri fatati possibili" ordinò poi.
Zelena annuì guardandola tristemente, per poi fare quanto ordinato.

Gli incubi la tormentavano, intaccando la sua mente come un morbo. Immagini confuse, grida, il volto di quella piccola strega senza vita.
Lottava per svegliarsi, ma il freddo la teneva prigioniera, il ghiaccio come lame nella sua pelle.
Eppure una voce familiare cercava di riportarla alla realtà, lentamente fino a che si fece più nitida.
"Emma" disse dolcemente Killian accarezzandole il viso.
La principessa aprì finalmente gli occhi, tremando, per poi mettere a fuoco la stanza: riconobbe L'arazzo sulla parete, che la raffigurava quando era ancora una bambina, le pareti delle sue stanze e infine il suo letto sul quale riposava e che aveva condiviso con suo marito.
"Tranquilla, sei salva" affermò Killian accarezzandole la testa.
"Ti ho trovata quasi congelata, ma sono riuscito a recuperati" disse lentamente.
Emma annuì, mentre Killian cercava di riscaldarla.
Snow sorrise insieme al marito, per poi avvicinarsi a lei.
"Te l'avevo detto che le streghe erano pericolose, tu non mi hai dato ascolto" commentò.
"Basterà poco adesso ad organizzare gli eserciti, entro l'anno conquisteremo il loro regno"
Emma si agitò portandosi le mani alla testa.
"Vostre maestà, Emma deve riposare" affermò Killian premuroso.
"Basta parlare di guerra qui. Mia moglie ha solo bisogno di riprendersi ora" disse dolcemente.
Emma guardò il suo anulare, vedendo una profonda cicatrice violacea e l'anello mancante.

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