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"Non puoi essere tu" commentò Regina con rabbia nel guardare meglio il suo viso.
"È inutile che cerchi di ingannarmi. Non sei la mia Emma" affermò stringendo i pugni.
Regina tornò al suo aspetto, mentre Emma sobbalzò a quell'affermazione.
La somiglianza era spaventosa, eppure non era possibile. La sua amata era morta.
"Regina?" commentò mentalmente sconvolta avvicinandosi a lei.
Regina ringhiò verso di lei, avvicinando la mano verso il suo petto per strapparle il cuore, per poi guardarla negli occhi.
Emma gemette, un dolore lancinante, spalancando gli occhi.
Quelle pozze color smeraldo riflettevano l'anima della sua amata, il cuore batteva velocemente nel suo petto, il suono rimbombava nelle orecchie di Regina.
Sentiva la risata di Emma di quando era bambina, il profumo di cannella e di fieno, riusciva a visualizzare il suo sorriso, la figura di quando era più giovane e cavalcava nel vento insieme a lei attraverso la foresta.
Il cuore non mentiva.
Emma riprese la lancia approfittando della sua distrazione, puntandola contro il suo collo.
"Smettila di giocare con la mia mente" disse la principessa tornando in sé.
"Hai assunto le sembianze di chi non dovevi assumere" affermò piena di rabbia.
"Emma..." disse Regina cercando di riprendere il controllo delle sue emozioni.
"Sono Regina, la tua regina. La donna che amavo, che ho perso eri tu. Te lo giuro, non è un incantesimo"
"Lei è morta moltissimo tempo fa" disse Emma avvicinandola sempre di più.
"Non ti farò del male" ribatté Regina sicura abbassando le mani.
"Mi hai quasi strappato il cuore, io penso di sì" la schernì la bionda.
"Se pensi che non abbia il fegato ti ucciderti se assumi le sembianze della mia amata, credimi ti sbagli. Non mi importa se scatenerò la guerra, non dopo quello che hai fatto" affermò la bionda stringendo i pugni.
"Emma ti prego. Sono io." mormorò Regina con un fil di voce.
"Non mi lasci scelta" disse Emma.
Regina prese il viso tra le sue mani, baciandola con tutta la passione che aveva.
Lasciò che le sue lacrime bagnassero le labbra piene della bionda, mentre le accarezzava il viso.
Regina sorrise tra le lacrime accarezzandole il viso.
"Sono io" affermò in un soffio.
Le sue labbra, il suo bacio, solo il suo, non poteva essere finto. Il suo cuore sembrava che solo in quel momento fosse ripreso a battere.
L'aspetto di Emma cambiò e l'incantesimo si ruppe mostrando il vero volto della bionda.
Era decisamente Emma, dieci anni più vecchia, ma la sua Emma.
"Ti... ti amerò per tutta la vita prima che il sole..."
"Non tramonti sui nostri visi" completò Regina insieme a lei con un piccolo singhiozzo e una leggera risata.
"Mio Dio... oh mio Dio sei davvero tu" disse.
"Ce ne hai messo di tempo principessa" disse Regina ridendo.
"Magari se potessi togliermi la lancia da..."
"Dio scusa" disse Emma eseguendo e lanciandola lontano.
Regina le buttò le braccia al collo, baciandola ripetutamente, i baci bagnati dalle lacrime.
La bionda l'abbracciò più forte che poté, lasciando strofinare il naso contro il suo.
"Credevo che non ti avrei rivista mai più" disse Emma piangendo e stringendola a sé.
Regina le accarezzò i capelli stringendola forte.
"Sei viva" singhiozzò.
"Credevo di averti persa per sempre dopo che mia madre ti aveva ferita" disse Emma.
"Io credevo di averti uccisa" singhiozzò Regina ansimando contro di lei.
"Amore mio shh" sussurrò poi Emma.
"Sono qui adesso" disse sorridendo.
"Da quanto non mi chiamavi così?" chiese Regina.
"Da dieci anni più o meno" rise lei sorridendole ed accarezzandole il viso con la mano sinistra.
"Tu non hai idea di quanto ti abbia aspettata" disse Regina con le lacrime agli occhi.
Regina si fiondò sulle sue labbra e le sue domande morirono tra i baci, come quelle di Emma.
Non importava più nulla, né la guerra, né la faida tra streghe e umani, tra Snow e la famiglia di Regina. Solo loro due.
E per quanto quel momento fosse bello, non era destinato a durare.
"Aspetta..." tentò di dire la bionda interrompendo i suoi baci.
"Perché?" chiese Regina ansimando senza fiato sorridendo sulle sue labbra.
"Devi nasconderti. Non mi hanno vista tornare, crederanno che l'accordo sia andato a monte e vorranno entrare" disse Emma.
"Hai giurato, abbiamo un accordo, non temere"
"I giuramenti sulla mia famiglia non valgono nulla." disse sicura Emma.
"Non voglio che qualcuno ti faccia del male" disse Emma.
"Non devi preoccuparti per me. Vieni con me ci nasconderemo insieme, conosco un posto sicuro. Sapevo che si sarebbe stata un'imboscata e non sono una stolta" disse Regina prendendole la mano.
Emma si arrestò. "Non posso" disse la bionda abbassando lo sguardo.
"Ma che dici? Ci siamo appena ritrovate e già vuoi lasciarmi?"
"Se non tornassi indietro i miei genitori attaccherebbero. Sono l'unica persona che impedisce la guerra" disse Emma.
"Ma io voglio che ci sia la guerra" rispose Regina.
"Non capisci? Possiamo avere ogni cosa e... governeremo fianco a fianco, le mie sorelle ti accetteranno, avremo una nuova famiglia, avrai una nuova famiglia" spiegò la strega entusiasta.
"Aspetta... non vuoi indietreggiare? Vuoi continuare la faida?" disse Emma.
Regina fermò con una mano una freccia che stette per colpirla in pieno petto.
"Sono qui" affermò Regina muovendo la mano destra con rabbia.
"LO SAI CHE NON SI ASCOLTANO LE CONVERSAZIONI, ORRIBILE SERPENTE?" disse Regina furiosa, mentre sollevò in aria il soldato con un gesto della mano, prendendo per il collo.
"Regina..."
"Avete rotto l'accordo, vero?" disse provocatoria.
Emma non l'aveva mai vista così prima d'ora. Era un'altra persona.
"Regina fermati" affermò Emma.
"La Regina Snow White saprà un giorno ogni cosa e la mia morte non sarà..."
Alla strega bastò un gesto della mano per girargli il collo, mentre Emma gridò voltando la testa dal lato opposto.
"L'hai ucciso" commentò Emma sconvolta.
"Stai bene?" chiese Regina preoccupata.
Re Killian si avvicinò velocemente alle due.
"Amore!" gridò l'uomo. "Sono qui amore mio. Andrà tutto bene"
Regina prese la sua spada puntandola contro la gola di Emma, trasformandosi in demoniaca.
"Non fare un altro passo. O la uccido" affermò pericolosa.
Killian si fermò immediatamente.
"Chiedo la vostra immediata ritirata, in cambio della vita della principessa"
Killian guardò Emma spaventato.
"Sto aspettando" disse poi con rabbia affondando maggiormente la lama.
"Va bene" acconsentì Killian.
Regina lasciò la presa per poi stringerle il polso.
"Lei è mia adesso" disse sicura.
"Prova anche solo a salvarla e vedrai il tuo regno distrutto" affermò minacciosa.
Killian guardò la moglie preoccupato.
"Fuori dal mio regno" urlò agitando vorticosamente la mano verso il principe, per poi teletrasportarsi altrove.

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