8.

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Erano passati mesi da quando Emma e Regina si erano dichiarate il loro amore.
Quel sentimento cresceva sempre di più e non facevano altro che sgattaiolare via dalle rispettive dimore per incontrarsi e condividere dolci e innocenti momenti insieme.
Si sentivano amate e felici ogni giorno che passasse e Regina era diventata un'altra persona.
Emma le aveva dato la gioia e la spensieratezza, risollevandola dal triste rovesciarsi della sabbia delle clessidra del tempo che la faceva avvicinare sempre più all'incontro con il suo sposo.
In ogni caso quello era un giorno di festa per la famiglia di Regina: dopo mesi avrebbe rivisto la sorella che si era spostata a sud per prendersi meglio cura della figlioletta da poco nata. Finalmente era tornata e Regina non poteva esserne più contenta.
Infatti curava il giardino con il sorriso sulle labbra, canticchiando leggermente.
"Buongiorno" disse a Zelena sorridendo.
"Buongiorno" rispose la sorella inarcando un sopracciglio.
"Che ti é successo?" chiese confusa.
"Non ti svegli mai con il piede giusto?" commentò Regina, sistemandole i fiori tra i capelli.
"No e di solito neanche tu" affermò, mentre dava acqua alla figlia.
Non smetteva di fissare la sorella, mentre Regina le fece notare:
"Finirai con l'affogarla, le stai dando troppa acqua" commentò ridacchiando.
La piccola le sorrise grata mentre Regina le accarezzò il viso.
"Ma quanto siamo belle oggi, eh piccolina? La zia Regina poi ti porta a fare una bella e lunga passeggiata" le propose.
Dopo quel primo bacio con Emma, Regina era pian piano diventata sempre più serena, come se le avesse dato nuova vita.
"Va bene che ti è successo? Hai avuto delle visioni positive?" chiese Zelena stanca di esserne all'oscuro.
"Scusami?" disse Regina ridacchiando con il sopracciglio inarcato.
"Che mi sono persa in questi mesi, voglio dire chi sei tu e che hai fatto a mia sorella? Hai... Hai raggiunto l'apice in un incantesimo, hai scoperto qualcosa, ha a che fare con gli umani?" disse interrogandola.
Alla parola umani Regina sobbalzò.
"Lo sapevo. Dio sei andata a caccia da sola?"
"Ma di che stai parlando?! Certo che no, non ho neanche fatto la mia prima battuta di caccia, l'hai dimenticato? È la prossima settimana" disse Regina.
"Giusto a volte non rammento che sei la piccola di casa" realizzò.
Regina sbuffò a quell'epiteto.
"Perché mi hai chiesto se sapessi qualcosa della caccia?" chiese poi Regina curiosa.
Zelena non rispose concentrandosi sulla figlioletta.
"Zelena." la richiamò.
"Cosa sai?" chiese.
"Non hai risposto alla mia domanda" controbatté Zelena.
"Risponderò solo se mi dici perché ti interessa tanto degli umani" disse Regina incrociando le braccia.
"Credo che dovresti chiederlo a nostra madre. Non è compito mio"

Zelena sentì le urla di sua sorella e di sua madre dal giardino.
"TU MI HAI MENTITO!" gridò Regina sconvolta.
"Regina era perché non eri ancora pronta."
"Pronta?!" esclamò Regina spalancando agli occhi.
"È una follia" disse sicura indietreggiando.
"Ed è disgustoso"
"Non mi pare tu ti sia mai lamentata in questi anni" commentò la madre.
"È perché non sapevo cosa stessi facendo" controbatté Regina.
"É la tua natura" affermò Cora severa.
"Quindi smettila di lamentarti come un cucciolo smarrito. Sta per iniziare il tuo processo di ascesa per avvicinarti al tuo sposo, non è il momento di recriminare ciò che sei."
Regina abbassò lo sguardo.
"Allora non voglio più essere una strega" disse Regina scappando via.
"REGINA!" gridò Cora.
"Rinnega immediatamente ciò che hai detto" affermò, mentre la figlia spariva in una nuvola di fumo viola.

Emma aspettò Regina all'incrocio, mentre la strega apparve tra le sue braccia piangendo tutte le sue lacrime.
"Regina oh mio Dio che è successo?" chiese.
"Mi dispiace" singhiozzò.
"Cosa ti dispiace? Hey..."
"Non lo sapevo, non volevo te lo giuro" disse piangendo, mentre Emma le accarezzò i capelli dolcemente.
"Va tutto bene. Ma devi spiegarmi cosa è successo." affermò.
Regina si strinse a lei annusando il suo profumo.
"Voglio lasciare la tribù. Voglio stare con te da adesso prima che sia tardi" confessò.
"Hai un posto dove farmi restare? Un posto dove mia madre non possa trovarmi?" chiese.
Emma pensò un momento per poi annuire.
"Sta tranquilla. Ci penso io a te" le sorrise poi.
"Allontaniamoci da qui" disse Regina stringendole la mano.
"Sei davvero sicura di quello che stai per fare?" chiese Emma.
"È quello che vuoi o è dettato da un momento di rabbia?"
Regina si asciugò le lacrime. "Che vuoi dire?"
"Regina tu ami essere una strega. Bé lo sei e ne sei orgogliosa"
"Prima di oggi. Non voglio il battesimo" disse sicura.
"Puoi spiegarmi cosa ti ha detto tua madre?" chiese Emma non capendo.
Regina scosse la testa. "No, dirlo ad alta voce lo renderebbe reale" disse sconvolta.
"Sappi solo che riguarda la morte, di persone che ha ucciso e per i quali non ha alcun rimpianto" specificò.
"Oh"
Regina abbassò lo sguardo sospirando delusa.
Emma si avvicinò a lei maggiormente, stringendo la sua mano.
"Sai quando ero piccola pensavo che i miei genitori fossero icone di bontà e altruismo. Poi ho scoperto che per vincere le guerre avevano sacrificato migliaia di uomini. Mi sono sentita una persona orribile nel costruire la mia felicità sul sangue di altre persone ma... poi ho capito che il loro sacrificio aveva uno scopo. Non era una carneficina, ma la loro vita era servita per salvare quella di altri. So che può sembrare davvero egoistico, non la sto giustificando, ma è il prezzo della guerra" spiegò Emma.
"Molti del mio popolo sarebbero finiti in schiavitù se non ci fosse stata la guerra o uccisi a loro volta e quella sarebbe stata la vera carneficina. È questo ciò che insegna il mio insegnate di strategia: il male minore per la protezione di una maggioranza. Saremo regine un giorno non molto lontano da oggi e dobbiamo essere forti abbastanza da prendere decisioni difficili." spiegò Emma.
Regina la guardò attenta.
"Che mi dici della caccia? Sono vittime innocenti" affermò.
"Anche quando andiamo a caccia, la vittima che sacrifichiamo ha dato la sua vita perché noi potessimo continuare a vivere. La sua morte ha uno scopo. Gli animali si nutrono di altri animali, è così, la natura ha deciso, per quanto possa sembrare orribile. Ma senza di noi, la nostra specie non continuerebbe ad esistere e romperemmo l'equilibrio, fa tutto parte del..."
"Cerchio della vita" concluse Regina al posto suo.
"Grazie. So cosa devo fare ora" affermò baciandola dolcemente.
"Quindi sarai una strega?" chiese Emma.
"Ho una prova da affrontare" rispose Regina con un debole sorriso.

Between usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora