Emma camminava decisa per i corridoi del castello, pronta a mettere in atto il suo piano: doveva distruggere le forbici, gli stessi strumenti di tortura che avevano cambiato il suo destino, ma che l'avevano legata a filo doppio a Regina.
Cosa sarebbe successo se sua madre non le avesse mai usate? Se non l'avesse liberata dalla sua oscurità e se Regina fosse cresciuta con la luce nel suo cuore?
Milioni di domande affollavano la mente della salvatrice, ma in quel preciso istante una sola aveva messo radici: come avrebbe distrutto quella terribile arma? La sua magia sarebbe bastata?
Per colpa di sua madre, un'ombra oscura aveva sempre seguito Regina non lasciandola nemmeno per un momento; lei invece aveva avuto un'infanzia felice, ma circondata da orribili bugie e tutta quella luce era frutto della condanna di un'altra bambina innocente.
Anche il regno bianco si era eretto sul sangue di un altro popolo e per un attimo Emma credette che Eleanor avesse lasciato solo una vaga ombra su sua madre: il suo carattere era stato forgiato da Eva, che l'aveva spinta verso l'anima oscura di suo padre.
Ruby seguiva la principessa a ruota, accompagnandola nelle stanze della regina.
"Ruby ti prego" disse Emma mentre camminava insieme a lei.
"Devi aiutarmi a fermarla. Vuole usare quelle maledette forbici su Eleanor" tentò di spiegare.
"Emma avanti..."
"Te ne prego. Non ti rendi conto di quello che sta facendo alla tua gente?" disse, stringendo i pugni.
Ruby scosse la testa. "Non tutti possono essere salvati Emma"
"Che diavolo stai dicendo? Lei non ti ha salvata" commentò la principessa, prendendo il mantello con due dita.
"Ti ha dato una prigione. Questa non sei tu" affermò sicura Emma.
"Non ha aiutato solo me" replicò Ruby.
"Credimi, salverà chi lo merita"
Emma scosse la testa contrariata. Perché nessuno riusciva a capire il gioco malato di sua madre?
"Aggiungerà altri schiavi alla sua corte. Ruby è solo la tua natura, non sei un mostro, lo è lei. Vuole strappare ad una neonata una parte di lei, come ha fatto con me" spiegò Emma preoccupata.
"Ho disperatamente bisogno del tuo aiuto. Ricordalo è la stessa donna che ha fatto uccidere tua madre"
Ruby scosse la testa continuando a camminare fino alla fine del corridoio.
Tuttavia la donna lupo era pensierosa, più incerta, forse il suo discorso le aveva fatto scattare qualcosa.
Eppure, quando avvicinò le sue dita affusolate alla maniglia della porta, quella piccola speranza in Emma lentamente si fece da parte.
"Mi avete fatta chiamare, madre?" chiese entrando, mentre Snow cullava la piccola.
"Si. Ho bisogno che tu la tenga in braccio, mentre la curo, così si sente più a suo agio" spiegò.
"Ma prima c'è una cosa che devo fare" affermò, tagliando con un gesto scaltro il palmo della sua mano.
"Mio Dio" gemette Emma presa alla sprovvista.
"Che diavolo hai fatto?"
"Ho completato il veleno per la strega" affermò Snow, prendendo la lama ed infilandola nella boccetta che si illuminò di rosso.
"Ora la tua anima pura sconfiggerà la sua oscura e il grande male sarà debellato" spiegò, mettendo apposto il veleno.
"Regina finalmente morirà e tu sarai libera dalla sua influenza" affermò, gettando anche uno dei suoi capelli biondi.
Emma la guardò scuotendo la testa. "Vuoi davvero uccidere la madre di mia figlia?"
Snow cullava la piccola, per poi porgerla tra le braccia di Emma, mentre Blue, inchinandosi, portava l'arma dorata su un vassoio alla sua sovrana.
La Fata Turchina, la stella Azzurra, la perla di luna, era la fedele serva di sua madre: strappata al popolo delle creature magiche era una custode del sapere più antico e per quanto fosse potente, ora era sotto scacco della sovrana del regno bianco e le obbediva come un fedele cagnolino.
Le lame brillavano alla luce della luna, pronte per essere usate.
"Ricordo quando tu eri in fasce, tra le mie braccia. Ti agitavi ed io riuscivo a percepire la tua maledizione imporre un marchio sulla tua anima, un fardello troppo pesante" raccontò, lucidandole.
I suoi occhi risplendevano di follia, mentre in modo maniacale puliva ogni singola ombra.
"Così ho trovato un modo per ingannare il destino, un modo per liberarti da quella maledizione. Eppure lei ha cambiato forma, ha preso la forma di una donna"
Emma la guardava preoccupata, mentre cercava una via di fuga: per far distruggere quell'arma dorata a sua madre, avrebbe dovuto mostrare la sua natura.
Questo l'avrebbe senza dubbio fatta impazzire.
Guardò l'ambiente circostante per poi notare diverse superfici riflettenti.
Era certa che per difendersi Snow avrebbe utilizzato una di quelle per rimandare il colpo indietro, ma se Emma fosse riuscita a far apparire uno specchio e a puntarlo verso le sue mani, l'effetto sarebbe stato quello sperato: nel tentativo di difendersi, la persona che l'aveva in realtà maledetta, sua madre, avrebbe distrutto l'arma.
"Quella maledizione ti ha perseguitata, ma adesso non potrà più tormentarti quando la ucciderò"
Poi una voce invase la stanza: una voce conosciuta, sempre un po' timida, ma che ora risuonava quasi sfacciata.
Era la voce di Ruby, che improvvisamente aveva una nuova luce negli occhi.
"E se fossero state le forbici il problema?" commentò.
Snow si fermò riflettendo. "Cosa vuoi dire?"
Quel piccolo suggerimento fece scattare nella principessa bionda una grande idea.
"Lo hai detto anche tu. La maledizione ha cambiato forma non è stata debellata." le fece eco Emma, mentre lo stesso lampo di genio colpì entrambe.
"Sei finita nello stesso girone di magia e sei stata ingannata" affermò sicura la bionda.
Snow guardò le forbici nelle sue mani.
"Quelle forbici sono un inganno e sapete come si dice... la magia ha sempre un prezzo, giusto?" commentò Ruby, inarcando un sopracciglio.
"No... non è possibile" affermò Snow.
"Pensaci. Se tu adesso distruggi le forbici, la maledizione su di me si spezzerà, il legame con Regina svanirà immediatamente ed Eleanor sarà guarita. Il circolo vizioso della maledizione sparirà" spiegò Emma.
"Ma tornerei al punto di partenza" commentò Snow, non troppo convinta.
"Una volta strappata, la magia non può tornare indietro. Ormai la maledizione ha cambiato forma" disse sicura Ruby.
"Credetemi conosco ciò di cui sono stata vittima e dalla quale voi mi avete tirato fuori"
Snow annuì convinta dalle loro parole e non dubitando minimamente della sua fedele spalla.
"Avete ragione" affermò, mettendo le forbici sotto il tacco e schiacciandole.
Grazie a quel gesto, la magia delle forbici si liberò, rompendo la maledizione.
Emma sentì una nuova energia invaderle il corpo, scorrerle nelle vene: una magia bianca e luminosa, diversa rispetto a quella delle streghe.
Era più una forza, che una vera e propria energia magica.
"Darò ad Eleanor parte del veleno. Una goccia non di più. Così distruggerò la sua parte oscura e rimarrà solo..."
Non fece in tempo a finire la frase. Ruby si liberò del mantello, aggredendola per fermarla, mentre Emma bloccava la porta con la magia.
Snow spalancò gli occhi, sconvolta: il suo più grande incubo era divenuto un'orribile realtà.
"Ruby porta al sicuro Eleanor. Non può scappare da qui" disse sicura Emma, mentre Ruby si spostava da lei.
"Ora dobbiamo solo..."
Ruby iniziò a guaire avvertendo una strana e tremenda sensazione: riusciva a vedere i lupacchiotti che chiedevano aiuto impauriti, avvolti dalla fiamme, sentiva le urla disperate delle madri nelle prigioni che non potevano fare nulla per salvare i loro piccoli.
Istintivamente tornò alla sua forma umana, spostandosi da Snow.
"Stanno bruciando i cuccioli" affermò terrorizzata.
"È Killian, ne sono sicura" disse Emma disgustata.
"Dove si trovano?" chiese poi.
"Nell'ala est." rispose Ruby.
Emma annuì, focalizzando il suo occhio della mente esattamente sul punto in cui voleva essere trasportata.
"Porta al sicuro mia figlia poi raggiungimi.
Sta tranquilla, li salveremo" promise Emma.
Ruby acconsentì, mentre Emma si trasportava nel punto desiderato.
STAI LEGGENDO
Between us
FanfictionEmma è una principessa molto curiosa e vivace, con un destino già scritto ed una famiglia perfetta. Una vita perfetta. Le basterà però davvero superare il confine del suo regno per cambiarle la vita e compiere il suo destino? Cover by @_je_sss_ Iniz...