OGGI
Regina rifletteva attentamente sul da farsi cercando risposte interrogando il corpo addormentato di sua madre.
Anche quando suo padre era tornato, salutandola sorridente per la sua visita, Regina non si mosse, non disse una parola.
Le stringeva la mano, ascoltando il debole battito del suo cuore.
"L'ho trovata qui" spiegò in un sussurro ad Emma come se non potesse sentirla.
La bionda si avvicinò delicatamente alla moglie, toccandole la spalla.
"Tesoro ti ho cercata ovunque" disse cauta.
"Non si sveglia." replicò Regina con voce rauca, spezzata da un singhiozzo.
"È sotto l'incantesimo del..."
"Le ho baciato la fronte un sacco di volte, ma non apre gli occhi. Significa che non mi ama" la interruppe Regina.
Non lasciava la mano di sua madre, quasi supplicando il suo affetto.
Emma le accarezzò il braccio. "Non dire sciocchezze. Deve aver cambiato i termini dell'incantesimo... sapeva che saresti corsa a svegliarla, potrebbe aver aggiunto una clausola per ottenere quello che voleva"
Regina scosse la testa, non credendoci.
"Abbiamo litigato prima che decidesse di farlo. Nessuno mi ha detto nulla per un anno intero... mi sembra tutto fin troppo chiaro" affermò, lasciando la mano della madre.
Era ruvida, fredda, come se fosse morta.
Regina aveva gli occhi rossi dal pianto, non aveva ottenuto le risposte che cercava ed era sopraffatta dalle emozioni.
Era stato un impulso involontario, aveva cercato l'abbraccio materno, come faceva da cucciola.
Ancora una volta, tuttavia, era stata respinta.
Aveva cercato di impegnarsi con Eleanor per essere una madre migliore: ricordava bene quanto Cora nel tentare di proteggerla l'avesse esclusa dalla sua vita, facendola sentire sbagliata, ferendola, eppure aveva ripetuto il suo stesso errore.
La sua era una generazione di pessime madri e vedeva negli occhi di Politea quelli di Cora e adesso anche i suoi.
Non sarebbe mai stata abbastanza.
"Perché Einar ha detto che tu fossi sola?" chiese poi Emma cauta.
"Non lo so" affermò Regina distrattamente.
"Ti sono sempre stata accanto, sempre. Perché?" chiese calma.
Tuttavia la sua domanda venne più che fraintesa.
"Emma capisci la gravità del pericolo o no? Ti comporti come una ragazzina, mentre la sicurezza del mio regno, del tuo è appesa ad un filo. Smettila con queste sciocchezze, non sono interessata ad Einar"
Emma cambiò espressione. "Non intendevo... io ti stavo semplicemente chiedendo se... se avessi sbagliato qualcosa, se... se in qualche modo ti avessi fatta sentire sola"
Regina sospirò per poi scuotere la testa. "Scusa sono... sono nervosa e preoccupata"
Emma le prese la mano, mentre Regina cercò le parole giuste per esprimere le sue emozioni.
"Ho fallito Emma" affermò solo.
"Questo non è vero" replicò Emma immediatamente.
"Davvero? Sono arrivata al punto di cancellare i ricordi di nostra figlia, a reprimere me stessa e non è servito a niente a causa della luna di sangue che altera i nostri istinti. Direi che ho fallito su tutta la linea"
"Tu volevi solo salvarle la vita. Sarebbe morta se non fossi intervenuta"
Regina scoppiò a ridere amaramente. "Non lo capisci? Io ho permesso quella tortura alla nostra bambina. Sarebbe stato meglio farla rinchiudere."
Regina sembrava fuori di sé. "Ho sbagliato tutto nella mia vita. Ho cercato la felicità in un luogo che non mi appartiene, poi nella vendetta e poi mi sono illusa che l'amore potesse essere la soluzione a tutto" spiegò.
"Ora ho dimenticato chi sono" commentò.
"Non dovevo lasciare casa mia, non dovevo forzare la natura e fare quello che ho fatto ad Eleanor"
"Sistemeremo tutto vedrai" affermò Emma.
"Ma a che prezzo?"
"Non avrei mai dovuto seguirti da bambine. Questo non sarebbe mai accaduto."
Emma sbiancò, con una pugnalata le squarciò il petto.
"Che stai dicendo?" chiese con un fil di voce.
"L'amore mi ha accecata e ho creato solo guai alla mia gente"
"Regina cosa diavolo stai dicendo? Tu stai rinnegando tutto quello che abbiamo passato solo per un errore di percorso? Sei... sei folle"
"Come?" commentò Regina.
"Tu... tu non ti sei nemmeno resa conto di quello che hai appena detto" disse solo scuotendo la testa.
Emma le lasciò la mano. Come aveva potuto anche solo pensare una cosa del genere? Credeva che ciò che condividevano fosse la loro unica certezza e adesso tutto il suo mondo si stava lentamente sgretolando. O forse non riuscivano più a comunicare.
Lentamente erano diventate due estranee, con due lingue diverse, ancora più distanti di quando si erano appena conosciute.
"Guarda che abbiamo creato insieme Emma. Non solo porterà la distruzione del mio popolo, ma anche del tuo"
Emma si mise le mani nei capelli. "Abbiamo creato una bambina bellissima. La nostra famiglia. Tu stai rinnegando tutto questo forse?"
Regina non rispose, quando Emma capì cosa la moglie stesse cercando di fare.
"Credo solo che sia il caso di metterti al riparo quando la luna di sangue arriverà, perché potrei uccidere anche te"
"Non è ferendomi che mi metterai al sicuro" replicò Emma, capendo il suo gioco.
"Mi stai solo facendo del male in altro modo"
Regina scoppiò in lacrime, non riuscendo più a resistere.
"Sta cadendo tutti in pezzi Emma" disse con un fil di voce.
"Stiamo per perdere tutto, non resterà altro che una terra desolata, un cimitero pieno di vittime senza sepoltura e deturpate."
La visione di Regina non era poi così lontana dalla realtà.
"Voglio che tu sia al sicuro quando accadrà. Non posso sopportare il solo pensiero che ti possa succedere qualcosa..."
"Noi due insieme troveremo una soluzione. Non vado da nessuna parte" disse dolcemente la bionda.
Regina posò la testa sul suo petto iniziando a ripensare agli avvenimenti dell'anno passato.
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Between us
FanfictionEmma è una principessa molto curiosa e vivace, con un destino già scritto ed una famiglia perfetta. Una vita perfetta. Le basterà però davvero superare il confine del suo regno per cambiarle la vita e compiere il suo destino? Cover by @_je_sss_ Iniz...