17.

360 33 3
                                    

Snow singhiozzò mentre guardava il corpo della figlia nel suo letto.
Era pallida, le labbra violacee, il viso scavato.
"È stata maledetta. La nostra famiglia è stata maledetta" disse sicura.
"Snow tesoro..."
"È così." affermò Snow.
"Prima Christine e adesso Emma. Non può essere... non può essere una coincidenza" gli fece notare.
"Il suo avvelenamento non è stato casuale, certo, ma la stregoneria non c'entra nulla. Si tratta di uno schema, vogliono lasciarci senza eredi" spiegò James.
"Ho inviato una lettera ai Jones, saranno qui entro un paio di giorni"
Snow sospirò in pena. "La mia povera bambina"
"Vedrai andrà tutto bene" disse il marito stringendole la mano.

Regina camminò velocemente verso il confine, mentre Zelena era terrorizzata.
"Zelena. Andiamo" disse sicura.
"Regina... sei sicura che la barriera..."
La strega chiuse gli occhi gettandosi all'indietro mentre si lasciava avvolgere dal mondo contaminato dagli umani.
Zelena sobbalzò impaurita.
"Oh al diavolo" commentò per poi attraversare la frontiera lentamente.
Sembrava di attraversare una specchio.
L'aria era diversa, non era pura. La sua pelle ne risentiva.
"Dannazione" commentò stringendosi nel suo mantello.
"È orribile qui"
Regina le prese la mano. "Ci si abitua" disse sicura con un sorriso per poi porgerle i guanti.
"Sono un regalo di Emma. Così non noteranno la tua pelle, malauguratamente dovessero scoprirci"
Zelena annuì indossandoli.
Regina si concentrò teletrasportandosi nelle stanze di Emma dietro le tende e come immaginava la stanza era piena di guardie.
Zelena soffio la polvere di papavero su di loro, che si stesero immediatamente a terra.
"È stato facile" commentò Zelena.
"L'ho fatto migliaia di volte, il buio ci ha aiutate" disse Regina per poi accendere una candela, per fare un po' di luce in quella totale oscurità.

Il dottor Whale aveva visitato Emma quella mattina. Febbre alta, problemi respiratori, strani segni sul suo corpo che si andavano espandendo, rigetto di strani liquidi dalla bocca e dal naso. Sembrava tisi, eppure, quel liquido era qualcosa che non aveva mai visto prima in vita sua.
"Non riesco a capire che cos'abbia. Non ho mai visto niente del genere" spiegò.
Snow sospirò. "Cosa può essere dottore?" chiese David.
"Sembrerebbe tisi, ma... Dio non è..."
"Naturale" completò Snow al posto suo.

Il suo letto aveva le tende aperte. Cattivo presagio.
Si portò immediatamente le mani alla bocca, correndo verso di lei e scostandole.
"Emma" disse singhiozzando, avvicinandosi al letto e strusciando la fronte contro il suo corpo, come si fa con i cuccioli.
"Emma" ripeté strofinando il naso contro il suo viso.
"Non respira" affermò singhiozzando alla sorella totalmente in panico.
"Tranquilla" disse Zelena, stringendole la mano per poi darle quello che lei chiamava "il respiro della vita", una particolare polvere che eliminava tutto ciò che ostacolasse i suoi polmoni.
Emma tossì con forza, mentre Regina le si avvicinò.
"Regina" mormorò Emma con un fil di voce.
La giovane strega sorrise sollevata, accarezzandole i capelli.
"Hai la febbre alta" commentò preoccupata misurandole la temperatura con la mano.
"Scusa se non sono venuta all'appuntamento e sono sparita... pensavo mi passasse subito" sussurrò tossendo.
Regina sorrise accarezzandole i capelli.
"Hai delle validi ragioni" commentò facendola ridacchiare debolmente.
Regina vide il fluido nero sul cuscino spalancando gli occhi.
"Mio Dio... oh mio Dio... sono stata io" realizzò terrorizzata portandosi le mani alla bocca ed allontanandosi da lei.
"Cosa ti ho fatto" singhiozzò.
"Non è colpa tua" disse Emma.
"Ti ho condannata... ti ho fatto del male. Devo cercare aiuto o ti ucciderà" affermò sicura.
"Sto meglio Regina davvero"
"Non stai meglio, credimi" disse Regina sicura.
Prese un panno d'acqua fresca per darle un po' di sollievo.
"Non dovevamo... non dovevamo farlo, abbiamo infranto le regole"
"Regina è stata la notte più bella di tutta la mia vita. Lo rifarei altre mille volte" disse Emma sorridendole.
Regina si stese accanto a lei.
"Sta lontana potrei contagiarti" commentò Emma preoccupata.
Regina scosse la testa.
"Fammi vedere dove ti ho fatto male" chiese la strega.
Emma abbassò lo sguardo.
Regina scostò la sua camicia da notte vedendo la pesante bruciatura sul ventre.
"Le vedi queste venature violacee? È il veleno. Si sta espandendo" affermò sicura toccandole con i polpastrelli.
"Dio mi dispiace tanto" commentò sospirando.
Emma le strinse la mano, donandole un piccolo sorriso.
"Risolverò tutto"
"Credo che bisogni somministrarle un antidoto abbastanza potente. Posso prepararlo in meno di dieci minuti, prima che le guardie si sveglino" propose la persona accanto a lei che indossava un mantello scurissimo.
"Chi è? Da dove..." chiese Emma che non si era minimamente accorta di lei.
Zelena rise. "Certo sembra davvero molto sveglia" la schernì.
"Zelena" la rimproverò Regina.
La sorella roteò gli occhi.
"La persona che ti salverà la pelle" rispose la donna orgogliosa.
"È mia sorella, Zelena" la presentò Regina.
"Ho dovuto dirglielo" si giustificò poi.
"Ma ti aiuterà. Scusa per la segretezza, ma farla passare inosservata non è stato semplice" disse Regina, mentre la sorella si tolse il mantello e i guanti.
Emma spalancò gli occhi nel vedere la sua pelle verde.
"Che c'è principessa? Già ti piace un'altra ragazza?" disse Zelena facendole l'occhiolino.
"Non voglio essere maleducata, ma..."
"Ha la pelle verde,perché la mamma si è unita ad un custode dei giardini" spiegò Regina.
"È stupefacente" commentò Emma.
"Dio è una custode della flora?"
"In carne e clorofilla"
"Wow... non sembra quasi vera" disse ingenuamente.
"Va bene va bene" disse per poi tirare fuori le sue fiale.
"Mi serve il sangue della vittima e della custode del veleno" spiegò, facendo un taglio al dito della sorella e quello di Emma.
Il sangue scuro di Regina si mescolò con quello di Emma nella fiala mentre vorticava in armonia.
"Siete davvero anime gemelle dannazione" pensò Zelena vedendo la fiala illuminarsi.
Regina le tenne la mano accarezzandole i capelli, mentre Zelena finì di preparare la pozione, prendendo una ciocca dei suoi capelli e mescolando le erbe che aveva sempre con sé.
"Andrà tutto bene" sussurrò Regina.
"Lo stai dicendo a me o a te stessa?" chiese Emma.
Regina le strinse maggiormente la mano.
"Sono terrorizzata" confessò.
Emma le accarezzò la mano, guardandola dolcemente negli occhi.
"Non è colpa tua va bene?" disse Emma.
"Sono stata io che ti ho spinta a farlo... ed in ogni caso ne è valsa la pena" affermò sorridendo, facendola ridacchiare.
"Se avete finito di farvi gli occhi dolci direi che possiamo somministrarlo." commentò la strega dalla pelle verde.
"Tutto d'un fiato" spiegò Zelena.
Emma annusò l'intruglio, per poi fare una smorfia.
Zelena le fece bere l'antidoto calandoglielo velocemente, mentre Regina sorrise divertita.
"Oh mio Dio, mi stavi per affogare" commentò.
"Non hai visto cosa faceva a me quando eravamo piccole" disse Regina.
Zelena vide il veleno rimarginarsi, per poi fare un piccolo sorriso.
"Come nuova" affermò.
Regina sospirò sollevata, mentre Emma la baciò dolcemente.
"Io vado a prendere il mio compenso nel giardino. Non fate danni" disse Zelena, allontanandosi leggermente per lasciarle da sole.
Regina si stese accanto ad Emma, mentre la bionda la strinse tra le sue braccia.
"Mi hai spaventata a morte" affermò.
Emma la baciò sorridendole amorevolmente.
"Scusa" sussurrò.
Regina riprese a baciarla ripetutamente, mentre Emma gemette leggermente sulle sue labbra.
"Non metterti in testa strane idee, se mia sorella mi vede sono finita" affermò, mentre Emma la strinse maggiormente a sé.
"Mi sei mancata" affermò.
Regina ridacchiò, mentre Emma l'attirò nuovamente a sé.
Si baciarono ripetutamente, mentre Emma sorrideva sulle sue labbra.
"Sai avrei voluto dirti tante cose all'appuntamento, ma... ecco il veleno non mi è stato d'aiuto" commentò Emma ridacchiando amaramente.
"Ma... per quello che vale io ho davvero bisogno di parlarti Regina. Domani stesso incontriamoci sotto l'albero di mele alle prime luci dell'alba" disse la bionda.
Regina annuì. "Alle prime luci"
Emma sorrise baciandola nuovamente facendo scivolare le mani sul suo corpo, mentre la sorella rientrava dalla finestra.
"Oh mio Dio smettetela immediatamente" affermò tappandosi gli occhi.
Regina rise staccandosi da Emma.
"Si si, tutto molto divertente" disse Zelena sistemandosi allo specchio per poi rubare un cappello dalla sua toeletta.
"Zelena!" la rimproverò Regina.
"Sorellina sta calma" disse Zelena roteando gli occhi.
"È solo un cappello ed io adoro la moda umana"
"Potresti sbrigarti?! Qualcuno potrebbe scoprici" esclamò preoccupata.
Zelena sbuffò. "Dannazione quando sei noiosa"
La strega più giovane sbuffò, mentre Zelena si rimise i guanti. "Andiamo" disse.
Regina strinse poi la mano dell'amata baciandola un'ultima volta sussurrando "a domani".

Between usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora