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Regina sentiva terribilmente la mancanza di Eleanor nelle prigioni, eppure il senso di sollievo era maggiore.
Ora Eleanor dormiva al caldo, al sicuro con la sua mamma.
Aveva visto Emma per pochi minuti prima di essere spedita nelle segrete del palazzo estivo.
Le era mancata da morire ed ora erano state costrette a separarsi nuovo.
Aveva freddo, le luci delle torce illuminavano parzialmente le prigioni umide e il senso di oppressione era grande.
La guardia aprì la gabbia, gettando con violenza altre streghe.
"Zelena" esclamò la mora, avvicinandosi a lei, vedendola ferita.
"Che ti hanno fatto? Eh?" chiese, mentre la rossa scosse la testa chiedendole di non fare un altro passo.
"Il sangue è infetto" affermò tremando.
"Non posso perdere anche te" disse Regina con le lacrime agli occhi.
"Ascoltami non è il momento di pensare a me. Ho visto cosa vogliono farci appena giungeremo al castello bianco." replicò Zelena preoccupata.
"Ci cospargeranno di veleno e ci bruceranno vive in piazza. È una brutale esecuzione... metteranno i cuccioli ad est prima, a morire per attirare le guerriere rimaste e poi cattureranno anche loro" spiegò.
Regina sospirò mettendosi le mani nei capelli.
"Politea deve trovare il modo di raggiungere le guerriere del sud." affermò sicura.
Zelena annuì accasciandosi maggiormente.
"Qualsiasi cosa accada tu non devi toccarmi. Hai capito? Né me, né qualunque altra strega ti si presenti così, voglio iniziare così per velocizzare il lavoro" l'avvertì Zelena.
Regina annuì ripetutamente con gli occhi lucidi.
"Le tue mani iniziano a diventare marroni" sussurrò inorridita, indicando le punte delle dita.
Zelena gemette, cercando di distarsi.
"Sto appassendo. Tra poco inizierò a marcire" affermò sicura.
"Tu solo sta lontana dal mio corpo, chiaro?"
Regina sbottò con rabbia per poi rivolgere lo sguardo alle altre celle: la pelle di Ryn iniziava a mostrare le squame.

Emma aveva tenuto Eleanor nel suo letto quella notte, posando un braccio attorno al suo corpicino per proteggerla.
Tuttavia appena Emma chiuse gli occhi per un attimo, avevano spostato la sua bambina nella culla poco distante preoccupati che potesse schiacciarla.
La balia si avvicinò alla culla della piccola per nutrirla.
"Buongiorno principessa" disse sorridendo, scostando dolcemente la copertina per poi trovare un piccolo cucciolo agitarsi affamato.
Urlò terrorizzata, mentre Emma si svegliò immediatamente e si precipitò nelle sue stanze.
Snow White la osservava delusa, mentre teneva la bambina legata con una catena ancora nella sua forma mostruosa.
"Hai mentito" affermò. "Era una prova e a quanto pare, figliola, non l'hai superata."
Emma scosse la testa. "Non ho mentito." replicò la principessa.
"Vuoi negare di aver mentito quando c'è un piccolo mostro che si agita nella culla identico alla strega?" disse Snow ridendo.
"Non sono una stolta, Emma"
"È anche mia figlia" affermò la bionda, mentre prendeva il cucciolo tra le braccia.
Snow sbiancò immediatamente appena capì cosa intendesse.
"Questa è un'azione sacrilega anche solo a pensarla. Vuoi farmi credere che ti sei unita a quella strega e avete generato questa creatura?" disse con disprezzo.
"Questa creatura ha anche il tuo sangue nelle vene, te lo assicuro" affermò Emma, mentre la vedeva tornare alla sua forma antropomorfa.
Ora la catena la stava larga e la principessa poté facilmente prenderla tra le sue braccia.
Emma si avvicinò, mostrando la voglia a forma di stella sul piccolo polso per poi mostrare la sua, identica.
Appena si sfiorarono, si illuminarono visibilmente.
La piccola accennò un sorriso sentendo le loro anime come fili e intrecciarsi insieme.
Sentiva il calore nel suo petto irradiarsi in tutto il corpo.
"Non è possibile" commentò Snow con un fil di voce, mentre era innegabile ciò che le legasse.
"Hai davvero dato vita questa creatura..." disse disgustata.
"Non puoi essere stata tu"
"È sangue del mio sangue" affermò Emma.
"È un mostro" affermò duramente la sovrana con le lacrime agli occhi.
Snow prese la lancia, mentre si avvicinava al suo corpicino.
"Snow è tua nipote" disse Emma cercando di proteggere la figlia facendola ragionare.
Non doveva fare nessuna azione brusca o avrebbe condannato la piccola.
"È un demone. Un dannato demone" disse sicura.
"Deve morire." ripeté.
La piccola era calma sorrideva ad Emma, succhiando leggermente il pollice tra le braccia della madre bionda.
Rideva dolcemente fissando la principessa e stringendosi a lei.
"È indifesa. Ti prego" disse Emma.
"Non lo è." affermò sicura Snow, stringendo i pugni.
"Uccideresti un membro della nostra famiglia?" commentò Emma inorridita.
"Conosco bene i tuoi principi, madre. Uno di questi è non uccidere il sangue del tuo sangue. Risale alla guerra tra papà e lo zio o ricordo male?" la provocò la principessa, stringendo protettiva la neonata.
Snow tentennò leggermente. "Se la uccidi sarà una mancanza di rispetto della tua legge, madre, della tua parola"
Snow guardò la piccola e lasciò andare la lancia, non riuscendo a fare del male da una bambina innocente.
Killian spinse Regina in catene: aveva visto tutta la scena e il suo cuore aveva perso almeno un paio di battiti. La stava torturando.
Emm si avvicinò immediatamente all'amata e Regina si fiondò a baciare la piccola accarezzandole la testa e poi Emma.
Killian tirò via Regina lontana dalle due.
"Ti prego devi fermarti madre" affermò Emma mentre stringeva a sé la piccola.
Killian gettò la strega a terra con violenza, facendola gemere dal dolore.
"Non ti azzardare a toccarla mai più" lo minacciò.
L'uomo tirò la catena con più forza.
"Questa strega ha maledetto la nostra famiglia per legarsi a te. Vostra maestà credo che sia davvero il caso di far sopravvivere quel mostro?"
Snow White fece cenno di fare silenzio.
"Non maltrattarla." ordinò sicura per poi guardare la nipote.
"Qual è il suo nome?" chiese curiosa.
A causa della cattura delle streghe non aveva fatto nemmeno in tempo a chiedere il nome di sua nipote la notte prima.
"Si chiama Eleanor" disse Emma freddamente.
"È in onore di tua madre"
"Mia madre si chiama Eva" sbottò severa.
"Eleanor era un'eretica, accoppiata ad una strega e quella bugiarda di un demone mente anch'essa" disse sicura.
La piccola si voltò verso Snow guardandola con i suoi enormi occhioni, mentre Snow iniziò a tentennare.
Decisamente non avrebbe mai potuto uccidere un neonato a sangue freddo.
"Sono ancora in tempo a guarirla" affermò sicura prendendogliela dalle braccia.
"Che diavolo vuoi fare?" commentò Emma con rabbia.
"LASCIATEMI!" gridò la strega, mentre le guardie la portavano via.
"REGINA!" urlò Emma.
"Madre che diavolo vuoi fare alla mia bambina?!" chiese inorridita la principessa.

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