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Emma sbuffava nella sua stanza, scrivendo distrattamente sul suo diario.
Quelle settimane senza Regina erano passate lente e povere di eventi, sentiva come se mancasse un parte di sé. Si era dedicata agli studi che aveva ultimante trascurato, ma decisamente non era abbastanza. Pensava solo a Regina e questo di certo non stimolava la sua concentrazione. Aveva iniziato a disegnarla, quando un corvo bussò alla sua finestra, battendo il becco contro di essa.
Gracchiò, chiamandola per poter entrare.
Emma sorrise entusiasta, accarezzandolo per poi leggere il biglietto attaccato alla zampa.
"Mi sei mancata"
Emma strinse forte al suo petto il biglietto per poi affacciare.
"Principessa sciogli i tuoi capelli" la chiamò Regina da sotto la torre, facendola ridere.
Emma si sporse vedendola e sorrise emozionata, per poi scendere dal balcone, calandosi velocemente dal passaggio segreto, così lo chiamavano, che avevano creato insieme.
Emma corse ad abbracciarla stringendola forte.
"Dimmi che sei davvero qui" disse Emma annusando il suo profumo.
"Sono qui" rispose Regina sicura, facendo incrociare i loro respiri e stringendola maggiormente a sé sorridendo.
"Sto bene, va tutto bene"
"Mi hai fatto stare in pena" disse Emma sul suo petto.
"Diciamo che non è facile sgattaiolare dal castello con un milione di guardie e una madre psicopatica" si giustificò Regina ridacchiando e prendendole la mano.
"Ti hanno fatto del male?" chiese Emma preoccupata.
"È tutto apposto. Ho superato la prova, sono una strega a tutti gli effetti adesso, manca solo la prova finale." spiegò Regina mostrandole il marchio di una piuma bianca sul polso.
"È il mio simbolo. Sai ognuno ha il suo, definisce la sua persona e la sua anima. Il mio rappresenta il coraggio, la purezza e l'eleganza."
Emma lo accarezzò leggermente sorridendo.
"È splendido"
"Congratulazioni mia sposa" disse Emma baciandola.
Regina sorrise sulle sue labbra, accarezzandole il viso.
Emma fece intrecciare le loro mani sorridendole, per poi fare una passeggiata con lei.
"È una giornata splendida" commentò Emma sorridendo.
"È appena iniziata, aspetta a cantare vittoria" disse Regina.
"Mi basti solo tu ed è già luminosa" affermò sicura sorridendo.
Regina arrossì leggermente abbassando lo sguardo.
"Sono riuscita a farti arrossire" commentò Emma vedendo il rossore sulle sue guance.
"Non è vero!" affermò Regina sulla difensiva.
"Si l'hai fatto! L'hai fatto" disse Emma, dandole un buffetto sul braccio, mentre Regina la spinse sull'erba.
Si rotolarono per qualche minuto giocando e lanciandosi foglie, prima che i loro corpi finissero a poca distanza l'una dall'altra.
La moretta continuò a ridere leggermente, ansimando, mentre Emma era finita sopra di lei e le toglieva le ciocche dal viso.
Regina si avvicinò ad Emma posando le sue labbra sulle sue, ma era più un morbido bacio casto che un bacio vero e proprio.
Emma invece le prese il viso tra le mani dandole il bacio che Regina aveva evitato, confermando i suoi sentimenti per lei che erano decisamente accresciuti.
"Qualcuno qui ha fatto pratica mh?" disse Regina ridendo sulle sue labbra dopo qualche minuto.
"Ma smettila" disse Emma.
Regina le portò una ciocca dietro l'orecchio sorridendo per poi baciarla nuovamente.
"Fai pratica quando non ci sono mentre ti annoi, eh principessa?" disse Regina baciandola con più foga.
"Forse è quello che fai tu" disse la bionda, baciandola con più foga e lasciando scivolare le mani sui suoi fianchi.
"Che fai?" disse Regina ridacchiando sulle sue labbra.
"Mi sei mancata troppo, sai?" disse, mentre istintivamente, cercò di fare qualche passo più audace.
Regina sorrise maliziosa per poi spostarsi e coprirsi meglio.
"Regina io..."
La ragazza si tappò le orecchie immediatamente, che le fischiavano fortissime, avvertendo il richiamo della madre e della sorella.
"Devo andare, è successo qualcosa" affermò alzandosi.
"Ci vediamo domani" disse poi salutandola con un bacio casto.
Emma la fermò dandole un bacio più appassionato.
"Così va meglio" commentò.
Regina rise leggermente per poi materializzarsi a casa.

"Dove diavolo eri? Ti abbiamo cercata ovunque!" commentò Zelena.
"Ero... stavo... stavo cavalcando" improvvisò.
"Stai sempre con quel maledetto cavallo" sbuffò la madre.
"Che succede?" chiese Regina.
"Gli umani. Hanno bruciato Ellen." spiegò Cora.
"Dannazione" commentò Regina dispiaciuta.
"Si vocifera di due ragazze che si aggirano sempre vicino alla foresta oscura, il che è alquanto strano visto che non è un punto di ritrovo per il tè. Crediamo siano delle spie e se non si convincono che Ellen sia un caso isolato potrebbero risalire a noi e non siamo pronti."
Regina si morse il labbro. "Sicuramente... non penseranno che sia il nostro rifugio. Sarà una coincidenza"
"Oh io credo di sì. Una delle due è tornata con il re e la regina nello stesso luogo due settimane fa" spiegò Cora.
"Cosa?!" esclamò Regina.
"Non è possibile" affermò sicura.
"A quanto pare sì. Dobbiamo limitare le uscite, quindi d'ora in avanti cavalcherai nella riserva" ordinò Cora.
"Ma madre non è necessario"
"Si invece. Vuoi farci scoprire?!" commentò preoccupata.
"È deciso. Se scopro che sei uscita una volta di più, credimi ne pagherai le conseguenze" affermò.
Regina sospirò furiosa, stringendo i pugni.
"Hey sta buona. Sento la tua magia fino a qui" commentò Zelena.
"Dannazione" sbottò, mentre il tronco d'albero si spaccò in mille pezzi.
"Oh mio Dio" sussurrò la sorella indietreggiando.
"Sei... sei stata tu a farlo?" chiese.
"Zelena non è giornata" rispose Regina sicura.

Regina si guardò intorno per poi eseguire il suo incantesimo e attraversare il confine senza essere notata.
"Emma" sussurrò mentre la ragazza l'abbracciò da dietro stringendola fortissimo a sé.
"Buon compleanno!" disse Emma sorridendole e lasciandole un dolce bacio sulla guancia.
"Hey... ti sei ricordata" sorrise Regina.
"Ed ho un fantastico regalo per te. Ma prima quello piccolo: chiudi gli occhi"
Regina si morse il labbro facendo come Emma le aveva detto e protese le labbra verso di lei.
Emma le cinse i fianchi baciandola dolcemente, per poi metterle il regalo sulla mano destra.
Regina aprì gli occhi guardando il piccolo pezzo di carta.
"Oh mio Dio Emma... è... è un ballo!" esclamò con le lacrime agli occhi.
"È il tuo compleanno, lo festeggiamo come si deve" affermò sicura.
"Emma sei fantastica, davvero." commentò emozionata.
"Ma non so come dirtelo....Devo presenziare alla cerimonia nella tribù." disse Regina.
"Oh... e quando finisce?" chiese.
"Bé dura tutta la notte" rispose la strega.
Emma abbassò lo sguardo delusa, mentre Regina le prese la mano.
"Avevi programmi diversi?"
"Decisamente si" rispose Emma sospirando.
"Se è importante per te, io rinuncio" affermò Regina.
"Ma è il tuo compleanno" disse Emma.
Regina le prese il viso tra le mani.
"Voglio passare ogni compleanno solo con te" affermò sicura.
"Farò il possibile per essere presente te lo prometto."
Emma sorrise baciandola.
"È il mio primo ballo, quindi non ho idea di come funzioni" rise Regina.
"Allora devo insegnarti a ballare" propose Emma prendendole le mani.
Regina si lasciò guidare ed ascoltò l'accurata spiegazione della fidanzata.

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