EPILOGUE

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Due mesi dopo

Le luci del sole che penetravano dalle finestre, svegliarono la bionda stranamente piuttosto presto.
Era quasi inusuale svegliarsi nel suo letto al castello: riusciva a vedere dalla finestra i boschi della foresta incantata nei quali aveva abitato fino a poco tempo prima.
Era giunto il momento di riprendere il suo posto e sanare le ferite causate dalla minaccia della luna di sangue.
Il popolo aveva bisogno del supporto della sovrana e di abbandonare i retaggi del passato.
Tutto in quella stanza una volta tornata le era sembrato nuovo, ma una pagina bianca.
Le cose stavano cambiando e non sarebbe mai tornata indietro.
Quell'avventura le aveva segnate in maniera indelebile, rendendole delle donne completamente diverse.
Svegliarsi nel loro letto senza Regina accanto la faceva sentire un po' sola.
Aveva sempre immaginato di condividere il letto con sua moglie nel futuro, aprire gli occhi tra le sue braccia, ma sapeva che questo non sarebbe stato possibile.
Si stiracchiò per poi alzare lo sguardo verso la moglie che dormiva a testa in giù sul loro letto a baldacchino, appesa ai sostegni.
Aveva la sua camicia da notte addosso, i lunghi capelli che accarezzavano leggermente le lenzuola di seta.
Emma si mise in una posizione semi seduta, osservandola con fare innamorato.
Le mancava terribilmente svegliarsi con il calore del suo abbraccio, ma sapeva che Regina aveva bisogno di stare a suo agio per poter dormire al meglio e serena ed aveva intenzione di rispettarlo.
Si avvicinò alla moglie, baciandola delicatamente.
Regina sorrise immediatamente sulle sue labbra, ancora a testa in giù.
"Buongiorno" commentò assonnata.
"Vieni giù?" chiese Emma.
"Mh si" replicò Regina, acconsentendo ed accoccolandosi a lei.
Abbracciare sua moglie al mattino la faceva sentire al sicuro, protetta.
Emma la riempì di baci, facendo scontrare i loro nasi con fare dolce.
Regina le scostò le ciocche arruffate dal viso, abbandonandosi al suo calore.
Emma le baciò il collo, per poi farsi più prepotente.
La loro intimità non era cambiata per nulla, anzi era migliorata.
Quella terribile esperienza le aveva fatte avvicinare ed esplorare nuovi livelli di complicità.
Regina gemette, passando le dita tra i suoi riccioli biondi.
"Tesoro abbiamo la cerimonia, abbiamo delle cose da preparare..." commentò la strega fermandola a malincuore.
Emma scosse la testa, attirandola verso di sé.
"È un programma di integrazione no? Miglior dimostrazione di questa..."
Regina scoppiò a ridere. "Sei tremenda" commentò.
"Vieni qui e fai l'amore con me ora mh?" propose, portandole una ciocca dietro l'orecchio.
Regina arricciò il naso, accarezzandole il viso.
"Sai che poi non riuscirò più a fermarmi..." replicò con voce arrochita.
"Nessuno ti dice di farlo."
Il suo profumo le inebriava la mente, facendole illuminare leggermente gli occhi.
Emma era la sua dipendenza e non aveva alcuna intenzione di farne a meno.
La strega fece un sorriso malizioso con gioia, abbandonandosi a lei, mentre Emma si spinse sulle braccia per troneggiare su di lei.

Qualche ora dopo, Eleanor entrò volando nella loro stanza, trovandole in dormiveglia.
La madre bionda stava coccolando la strega, dandole dolci baci di tanto in tanto sulla guancia ed accarezzandole ripetutamente il braccio con le punte delle dita, quando la figlioletta era piena di energia e pronta ad iniziare la giornata.
"Buongiorno tesoro" commentò Regina, con un piccolo sorriso e gli occhi socchiusi.
La piccola atterrò in grembo ad Emma, svegliandola rapidamente.
"Hey... sei venuta a tirarci le orecchie?" commentò.
La cucciola si accoccolò a Regina, trasformandosi.
"Non vedo l'ora che inizi la cerimonia" affermò sicura la piccola.
Emma le accarezzò dolcemente i capelli.
"Sei emozionata?" chiese.
Eleanor annuì, mentre Regina le baciò la testa.
Aveva aspettato questo giorno da tempo dopo la tragedia di Einar.
Avevano deciso di tornare al castello, il pericolo ormai scongiurato.
La quiete del palazzo era stata sconvolta dalle novità che le due donne avevano portato, non avendo dimenticato la lezione di quei mesi passati lontano da casa.
Il loro matrimonio era molto più forte di prima, la coppia più unita che mai nel rispetto delle loro esigenze.
Avevano un progetto ambizioso che avevano intenzione di rendere concreto il prima possibile.
Regina indossò il suo abito da cerimonia e la corona del regno degli umani, mentre Emma il classico vestito da sovrana umana, ma la corona del regno delle streghe.
Erano due facce della stessa medaglia, due popoli uniti a filo doppio.
Ognuna di loro non era solo un simbolo per la propria tribù, ma per quella dell'altro, tutti figli di un unico grande regno.
La guerra non era bastata a far comprendere quanto fosse necessario cambiare rotta.
"Ma come siamo belle" commentò Emma, mentre Regina faceva il bagno alla figlia nella sua forma originaria.
La piccola aveva una smorfia sul viso, mentre la madre le mordicchiava leggermente le orecchie.
Emma le sistemò i fiori sulla testa con fare amorevole, mentre Eleanor iniziò a giocare con lei agitandosi.
Regina la prese dalla collottola, riprendendo a sistemarla per poi strofinare il muso contro il viso di Emma.
"Hey" commentò arricciando il naso.
Regina le tirò leggermente il vestito con fare scherzoso, mentre Emma le accarezzò la testa.
"Vi aspetto" disse baciandole la fronte.

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