Regina pianse nella caverna, accucciata, stringendo forte il libro di Emma.
Aveva fatto quello che andava fatto.
Non poteva più stare con lei ormai, era andata troppo oltre.
L'amava davvero e adesso era troppo tardi per rinunciarvi.
"Hai fatto ciò che ti ho detto?" chiese Hades.
Regina annuì. "Era la cosa giusta."
"Ora lasciami sola ti prego." affermò Regina furiosa.
"Regina non puoi stare con lei. Non potrà mai capire e... se vedesse ciò che sei davvero, credimi, il suo rifiuto ti avrebbe fatto ancora più male, è stato meglio così" spiegò.
Regina annuì, mentre Hades si avvicinò a lei.
"Hey... non era la persona giusta." affermò accarezzandole il viso.
"Magari saresti tu non è vero?" commentò Regina scostandosi disgustata.
"Io amo tua sorella, non te. L'ho fatto solo per il tuo bene e per assicurarmi che sarai regina." spiegò.
"Vuoi i privilegi con il mio futuro marito non è vero? Sprechi il tuo tempo, Hades. Dovresti pensare più a tua figlia"
"Ma io lo faccio anche per lei, per la nostra famiglia" disse lui.
Regina roteò gli occhi, mentre si ricomponeva.
"Non restituirai così a Zelena quello che ha perso" disse la strega.
"Oh io invece credo di sì" sorrise Hades.
"Ho fatto ciò che andava fatto.Adesso dammi ciò che mi spetta" affermò la mora furiosa.
Hades ridacchiò prendendo il contratto da lui firmato.
"È un piacere fare affari con te" disse lui ridendo malvagiamente e sparendo in un fuoco azzurrino.Emma scrisse velocemente la lettera per poi strapparla.
Non leggeva le sue lettere, era tutto inutile.
Doveva vederla di persona e parlare una volta per tutte, per far finire quell'agonia di starle lontana. Emma sapeva quando Regina mentiva e sapeva benissimo che fosse stato il caso di quel giorno. Doveva capire il vero motivo e in fretta prima che Regina facesse qualche sciocchezza.
"REGINA!" urlò la bionda, la sua voce un eco nella foresta.
"Devo parlare con te" affermò furiosa.
Silenzio.
"PERCHÉ CI HAI FATTO QUESTO?!" urlò singhiozzando.
Regina, nascosta sull'albero, trattenne le lacrime vedendo la sua amata soffrire così, mentre la pioggia iniziò a cadere copiosa sulle due."Emma" disse Snow preoccupata.
"Non hai mangiato niente" commentò.
"Non ho fame" rispose Emma sbrigativamente.
"Ma tu hai sempre fame" replicò il padre ridendo.
Emma angosciata si alzò in silenzio, facendo una riverenza, per poi andare nelle sue stanze.
Snow sospirò. "Perché é così triste?" chiese il principino.
"Non lo sappiamo tesoro" rispose Snow accarezzandogli la testa.
"James, mio adorato, temo che siano faccende di cuore" disse poi pensando ad alta voce.
James inarcò un sopracciglio confuso.
"Ricordi? Il principe Killian doveva essere qui entro la fine della settimana, ma ha annullato il viaggio. Temo che sia per questo che la nostra piccola sia turbata"
James annuì. "Potrebbe essere"
"Credo che sia il caso che tu la porti a fare una cavalcata vicino al lago. Potrebbe confidarti qualcosa che a me non confiderebbe neanche sotto tortura" propose Snow.
"Hai ragione. Si, si può fare" affermò sorridendo il sovrano.
Snow ricambiò il sorriso suonando la campanella.
"Ruby" disse.
"Si vostra maestà?" disse inchinandosi.
"Cara, portami la piccola Christine. Voglio stare un po' con la mia bambina" disse Snow.Pochi giorni dopo Killian accorse al castello.
Al solo udire che Emma era in pena per la sua lontananza, l'aveva fatto accorrere al castello e questo non fece altro che irritare ancora di più Emma. Ogni giorno mandava biglietti, lettere, eppure non riceveva una risposta.
Solo orribile, frustrante silenzio.
Dal canto suo Regina passava le giornate nella sua dimora insieme alla famiglia finalmente riunita e la sua posizione non sembrava migliore di quella di Emma.
"Regina" la richiamò la madre.
"Si?" chiese distratta.
Zelena ridacchiò.
"Sempre la solita sorellina" disse.
"A cosa stavi pensando?" chiese la rossa.
"Nulla che ti riguardi" rispose Regina.
"Il tuo amichetto nelle scuderie?" chiese Zelena provocatoria.
"Finiscila" affermò Regina furiosa.
"Quale amichetto delle scuderie?" chiese Cora.
"Oh un certo Daniel" le fece eco Hades, mentre Regina spalancò gli occhi verso di lui.
"Non è il mio amichetto, è mio amico" replicò Regina.
"E comunque non ci vediamo da molto tempo"
"Certo amico... anche Hades lo era. Credimi non sarà più così prestissimo. Soprattutto per la tua... personalità" disse Zelena punzecchiandola.
"Non è vero. Rimangia immediatamente ciò che hai detto" affermò Regina.
"No" rispose Zelena ridendo.
Regina si scagliò contro la sorella arrabbiata.
"Oh mio Dio smettetela!" disse severa, prendendole per la collottola.
"Sembrate ancora due bambine." commentò con disappunto.
Hades scoppiò a ridere. "Si vede" rispose.
"Suvvia non litigate. Zelena stava solo scherzando"
"Sarà meglio per te. Sai bene che sei già promessa da moltissimo tempo" affermò Cora severa.
"Madre stavo scherzando" ripeté Zelena, vedendo la serietà nel tono della madre e gli occhi lucidi di Regina che tentava disperatamente di nascondere.
"Evitate di fare questi scherzi. Sappiamo bene che siamo osservati"
"Certo madre, le mie scuse" disse Zelena.
Regina lasciò la tavolata senza dire una parola, mentre la sedia dietro di lei cadde con un forte tonfo.La cavalcata di James ed Emma fu silenziosa.
Emma era troppo concentrata a pensare a modi per contattare Regina piuttosto che agli aneddoti sulla caccia che il padre gli spiegava.
"Emma, sei taciturna oggi" commentò il sovrano.
"Sono solo stanca" rispose.
"Troppo tardi. So riconoscere un cuore che soffre" disse lui.
Emma scosse la testa. "Non voglio parlarne"
"Emma non voglio che ti allontani da noi" disse il padre.
"Tua madre ed io ti vediamo sempre più distante. Non devi pensare che i tuoi fratelli siano maggiormente degni delle nostre attenzioni solo perché sono più piccoli. Hai bisogno del nostro supporto" spiegò James.
Emma scosse la testa. "Padre sto bene. Davvero non c'è nulla di cui preoccuparsi, mi dispiace di essere stata distante" si giustificò Emma.
"È solo che..."
Le campane iniziarono a risuonare.
Uno. Due. Tre.Le campane iniziarono a suonare annunciando la morte.
Emma non ricordava molto di quella notte il mattino seguente.
Le urla di Snow White riempivano il castello, la finestra spalancata, la culla vuota.
"Emma tesoro è meglio che tu vada" disse Killian.
"Levati!" disse spingendolo via per poi vedere la culla ricoperta dal sangue.
"La principessa è morta." disse Ruby piangendo.
Emma guardò il padre disperato, mentre la moglie piangeva.
"Sembra essere stata sbranata, non c'è traccia del suo corpo" disse Granny tristemente.
"Neanche un lamento, un pianto" le fece eco Blue.
Emma vide per terra il sonaglino, spezzato.
"L'ANGELO DELLA MORTE È PASSATO!" gridò Snow.
"Tua madre non sta molto bene Emma è meglio che tu vada, ti prego"
"LUI. LUI L'HA PORTATA VIA!" gridò nuovamente.
Emma sconvolta uscì dalle sue stanze, mentre percepiva una strana familiare sensazione.
Magia.
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Between us
FanfictionEmma è una principessa molto curiosa e vivace, con un destino già scritto ed una famiglia perfetta. Una vita perfetta. Le basterà però davvero superare il confine del suo regno per cambiarle la vita e compiere il suo destino? Cover by @_je_sss_ Iniz...