Un forte temporale infuriava in tutta la foresta incantata, le urla della regina si propagavano nel castello dei due sovrani.
Tutto il popolo dell'Enchanted Forest attendeva con ansia il nascituro, l'erede del reame. I sovrani avevano desiderato così tanto una figlia e la gravidanza della regina era stato un vero miracolo, un segno del destino.
"Sta arrivando tesoro tranquilla" disse James stringendole la mano.
"Ho paura" confessò la regina guardando il marito e accarezzandogli il viso con la mano destra.
"Non devi averne" disse James dolcemente.
La moglie fece dei profondi respiri, spingendo maggiormente.
Riusciva a sentire delle voci nella sua testa, spaventose, confuse.
"La Salvatrice... la Salvatrice" riuscì a decifrare.
Snow diede un'ultima spinta, sentendo il bambino finalmente piangere.
Sorrise sollevata mentre James le baciò la testa.
"È una bambina" affermò Doc estraendo la piccola.
Snow sorrise esausta scoppiando in lacrime di gioia, mentre il marito le stringeva ancora la mano.
"Amore mio sei stata bravissima" disse James baciandole la fronte.
"Scusa" disse Snow con un singhiozzo.
"Non è un maschietto"
"Va bene così" disse James sorridendole emozionato.
"È perfetta" disse prendendola in braccio e guardandola innamorato, per poi porgerla a Snow.
"Ciao piccola" disse Snow accarezzandole il viso, mentre la bambina si accoccolava a lei.
"Emma" affermò sicura.2 years later
La corte intonò un canto propiziatorio, mentre Cora subiva i forti dolori del parto, accompagnando le sue spinte.
Era stremata, il suo corpo non adatto ad un parto di tale portata.
Un errore, un dannato errore, le ripeteva sua madre. Una maledizione per la sua stoltezza.
"Mia cara resisti" disse Henry.
"Fa silenzio" disse Cora facendo respiri profondi.
"Dio fa troppo male" si lamentò piagnucolando.
Henry le strinse maggiormente la mano, accarezzandola.
"Va tutto bene, andrà tutto bene." le sussurrò baciandole la guancia.
Le donne intonavano un canto tribale, scuotendosi e suonando i tamburi.
Zelena, di soli due anni e mezzo, guardava la madre preoccupata, avvicinandosi a lei.
"Mamma." disse solo preoccupata.
Cora le sorrise debolmente, provando a rassicurarla, e Zelena posò la mano sulla sua, mentre la piccola finalmente usciva dal ventre materno, tra i gemiti di dolore di Cora.
"È una femmina" affermò la sciamana alzandola in aria soddisfatta.
Le donne esultarono, mentre il padre la guardò sorridendo.
"Dammela" ordinò la giovane madre prendendola in braccio.
"Hey..." disse Cora cullandola.
"Non devi piangere. Solo i deboli piangono e tu sei tutto tranne questo." le disse sorridendole e baciandole la fronte.
La piccola smise di piangere stringendosi alla madre guardandola con i suoi profondi occhioni color nocciola, che avevano una scintilla che non sfuggì alla donna.
"È la prescelta" sussurrò Cora, stremata.
Zelena guardò la sorella inarcando un sopracciglio.
"Lei sarà una regina" disse sicura.7 years later
"Principessa smettetela di correre!" la sgridò Ruby, mentre Emma giocava nei giardini reali.
I capelli biondi lasciati sciolti, il vestitino bianco e azzurro, un sorriso sempre stampato sulle labbra: Emma era una principessa dolce, spensierata ed amabile.
Emma, però, era sempre stata una principessa molto vivace: cercava di sgattaiolare sempre fuori dal castello per andare a giocare nei giardini reali.
La natura era sempre stata la sua casa e sin dalla tenera età amava curare l'orto insieme alla madre.
C'era di più: Emma sentiva come un richiamo per il mondo esterno, come se ci fosse qualcosa oltre le mura della sua prigione dorata.
Un mondo sconfinato che non vedeva l'ora di esplorare.
Così un giorno si nascose nella carrozza dei mercanti che uscivano per una delle tante visite al popolo per i rifornimenti, per poi scendere alla prima fermata.
Si guardò intorno contemplando il paradiso di cui era sempre stata privata.
Non aveva mai visto quel posto e ne era entusiasta.
Sospirò contenta, prima di notare uno sciame di farfalle girarle intorno, come ad indicarle la via.
La principessa la seguì, non preoccupandosi neanche della più presente oscurità, e si addentrò sempre più fino a quando sentì il richiamo arrestarsi.
E fu allora che la vide.
Una bambina poco più piccola di lei che si specchiava nel piccolo laghetto, mentre giocava con l'acqua.
La bambina più bella del mondo.
Emma spalancò la bocca e si fermò ad osservarla sorridendo, mentre la moretta sistemava la zampa di un animaletto ferito e lo aiutava a dissetarsi.
"Va tutto bene piccolo" disse accarezzandolo.
"Adesso starai meglio. Sei pronto a tornare dalla tua famiglia?" sorrise poi.
Emma la osservava nascosta quando la bambina sobbalzò, avvertendo la sua presenza.
"Vieni fuori" disse minacciosa aggrottando la fronte.
"So che sei lì. Esci fuori" affermò.
Emma uscì allo scoperto imbarazzata per poi sorriderle..
La bambina sospirò sollevata che fosse solo un'altra bambina poco più grande di lei.
"Mi stavi spiando?" chiese notandola.
"No" disse Emma imbarazzata.
"Si. Mi stavi fissando" commentò la bambina alzando un sopracciglio ed incrociando le braccia.
"Perché?" chiese sospettosa.
"Stavi aiutando un animaletto, nobile da parte tua" disse Emma.
"Permettetemi di porgervi i miei ossequi. Sono Emma" si presentò.
"La mamma mi dice di non parlare agli sconosciuti" disse Regina con aria di superiorità.
"Ti ho detto il mio nome, non siamo sconosciute." le fece notare Emma.
"Ed anche a chi dice questa frase" puntualizzò poi.
Emma inarcò un sopracciglio divertita.
La bambina sospirò. "Regina" disse.
Emma sorrise avvicinandosi a lei.
"È un nome bellissimo" affermò sorridendo.
"Il tuo vestito è pazzesco" commentò Emma notando il suo abito inusuale: nero come la notte, lugubre, ma allo stesso tempo affascinante.
"Il tuo è orrendo ed è... disgustosamente luminoso e fiorato" ribatté Regina.
"A mia madre i fiori piacciono. Lei me l'ha regalato"
"La mia li odia sui vestiti. Devono stare nel terreno, ma per quanto riguarda i vestiti, che Dio ce ne liberi" ribatté Regina sicura.
"Quindi se ti donassi un fiore distruggerei una vita?" chiese Emma.
"Si ma sarebbe un gesto carino" rispose Regina con un mezzo sorriso.
Emma ridacchiò avvicinandosi un po' a lei.
"È lo stemma reale" commentò Emma notando la sua collana.
"Sei una principessa" disse.
"Si del regno vicino" rispose Regina con aria superba.
"È un onore che ti abbia degnata di parola..." commentò poi.
Emma rise. "Certo" disse lei.
"Ed io sono..."
Come un terremoto le fece sobbalzare, mentre un terribile demone fece capolino davanti a loro emettendo un terribile stridio.
"Mio Dio" esclamò Regina pietrificata, guardandolo negli occhi.
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Between us
FanfictionEmma è una principessa molto curiosa e vivace, con un destino già scritto ed una famiglia perfetta. Una vita perfetta. Le basterà però davvero superare il confine del suo regno per cambiarle la vita e compiere il suo destino? Cover by @_je_sss_ Iniz...