Paragoni e preferenze

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Mi svegliai nel mio letto ricordandomi di essermi addormentata sopra le coperte nel bel mezzo del film.
Iniziai a prepararmi e mentre indossai le scarpe pensai al sogno che avevo fatto, avevo bisogno di parlare con le ragazze, mandai un messaggio nel gruppo dicendo che era urgente e Mad rispose di vederci in sala riunioni, presi la borsa e mi diressi in azienda senza nemmeno fare colazione.
Presi l'ascensore e raggiunsi le altre mettendole al corrente di ciò che avevo sognato.
"Nel mio sogno Gary ci dava una mano per la questione di Charlotte, abbiamo detto di cercare qualcuno che nemmeno Char conosca, bene, Gary potrebbe aiutarci" dissi.
"È una buona idea, tra l'altro hai confidenza con lui, sempre meglio di mettere in mezzo a questa storia uno sconosciuto" rispose Barbara.
"E se lui non accetta?" chiese Mila.
Videochiamai Gary e posizionai il telefono al centro del tavolo sorretto da un vaso, feci segno alle ragazze di stringersi per entrare nell'inquadratura e quando Gary rispose non persi tempo e gli spiegai tutta la situazione.
"Wow da quando sono arrivato non mi sono annoiato un secondo, per me va bene" rispose sorridendo "quando iniziamo?" chiese.
"Domani" rispose subito Mad.
"D'accordo allora a domani, se non vi dispiace torno a dormire" disse per poi salutarci.
Non vedevamo l'ora di sistemare la situazione di Char, decidemmo di parlare dopo il lavoro con i ragazzi, nel frattempo ognuno tornò nel suo ufficio io però passai da John prima di andare nel mio.
Bussai la porta e quando ricevetti il consenso entrai.
"John, ora che non c'è Cole, chi si occuperà del suo ruolo?" chiesi.
"Io temporaneamente" rispose muovendo il mouse.
"Perfetto allora lo comunico a te, il locale è finito ma prima bisogna dividere le mansioni se non lo avete già fatto" dissi.
"D'accordo allora domani li incontrerò" chiese.
"Perfetto li chiamo e fisso l'appuntamento" risposi per poi chiudere la porta.
Incontrai Cas per il corridoio e comunicai la buona notizia anche a lui.
"Quindi posso procedere con le ispezioni?" chiese.
Annuii e lui mi disse che ci sarebbe andato subito, giusto per vedere se tutto funzionasse.
Andai in ufficio e fissai l'appuntamento per John, mi assicurai che non mancasse nulla dopodiché comunicai alle ragazze che avevo preso un impegno con mamma e spiegai anche in cosa consisteva.
Mandai un messaggio a mia madre dicendole che stavo per uscire, mi rispose che sarebbe passata a prendermi e io aspettai al piano di sotto.

Quando arrivò mia madre notai due scatole piene di libri sui sedili posteriori.
"Ma allora eri seria" dissi sorpresa.
Mia madre annuì.
"E che libri sono?" chiesi curiosa.
"Libri di cucina, psicologia" rispose.
Arrivammo fuori al cancello, mia madre scese per bussare per poi entrare dentro con la macchina, iniziai ad avere l'ansia ma cercai di non mostrarlo.
La madre di Cole corse ad abbracciarmi appena mi vide "sono così felice di vederti" disse sorridendo "non dovrei dirtelo e mio figlio si arrabbierà con me se verrà a sapere di ciò che sto per dirti ma io so tutto, so come ti ha trattata, me l'ha detto e ci è rimasto molto male, mi sono arrabbiata molto con lui" aggiunse accarezzandomi dolcemente la mano.
"È stata una scelta stupida andar via" risposi.
Guardò mia madre come se lei sapesse.
"Perché non entriamo? Ti avviso, la situazione è un po'...tesa all'interno della casa" disse facendoci strada.
Entrammo e c'era assoluto silenzio finché si sentii il ticchettio dei tacchi, quel rumore si avvicinò sempre di più.
"Salve, non sapevo che avevamo ospiti" disse una donna avanti a noi.
"Siamo di passaggio" rispose mia madre sorridendo.
La madre di Cole fece le presentazioni e quando sentii il suo nome rimasi immobile.
"Lei è mia madre, Soledad" aggiunse facendo un sorriso forzato.
"Accomodatevi nel salone, sto preparando il tè" disse indicandoci la direzione come se fosse la padrona di casa.

"Allora, come va Lili? Cosa fai nella vita?" chiese la signora Soledad.
"Lavoro in azienda dove lavorano anche Cole e Dylan" risposi bevendo un sorso di tè.
"E come ti trovi? È complicato lavorare con loro?" chiese.
"No, certo che no, ognuno ha i propri ruoli" risposi.
"E tu chi preferisci tra i due gemelli?" chiese.
Alzai gli occhi dal mio tè di scatto, sorpresa dalle domande che mi fece.
"Mamma, Lili e Cole stanno insieme"
La signora Soledad mi guardò dall'alto verso il basso "è vero?" chiese stupita.
Non lo sapevo nemmeno io, restai in silenzio per un secondo finché mia madre prese la parola.
"Si, sono così adorabili insieme" rispose.
"Mio nipote Cole? Stiamo parlando della stessa persona?" chiese ridendo.
"Non capisco dove sia la parte divertente" risposi con un'espressione seria.
Mi guardarono tutte e tre come se non si aspettassero una risposta del genere.
"Semplice, Cole non è mai stato "adorabile", ha sempre avuto un brutto carattere, con le ragazze era già tanto se la loro relazione durasse due giorni, non è un ragazzo responsabile, gli ho sempre detto che dovrebbe prendere esempio da Dylan, lui si che è un ragazzo dolce e tranquillo, per niente arrogante e sempre pronto ad aiutare gli altri, Cole non sa nemmeno la gentilezza dove sia di casa, è andato via senza dare una spiegazione appena mi ha visto e non mi ha nemmeno salutato per bene dopo tanto tempo che non li vedevo" rispose la signora Soledad.
Adesso era tutto un po' più chiaro.
"Lei la pensa così perché evidentemente non lo conosce" dissi con tono calmo.
"Prego? È mio nipote" rispose sorridendo.
"Mi permetta di dirlo, ma evidentemente lo conosco meglio di lei e le assicuro che la nostra storia non è stata questione di giorni. La conoscenza che lei ha su Cole si basa solo su ciò che vede, lei non sa cos'ha dentro, non sa le sue idee e lo stesso vale per Dylan. Loro due si vogliono davvero bene ma è a causa di questi stupidi paragoni che ogni tanto ci sono delle divergenze tra loro due" dissi tenendo lo sguardo fisso su di lei.
La signora Soledad mi sorrise per poi alzarsi e sedersi accanto a me "sei un tesoro, parli così perché sei innamorata ma fossi in te starei molto attenta, si stancherà presto di te, magari chissà...in questo momento starà già con una ragazza o forse due, tre" disse spostandomi la ciocca dietro l'orecchio.
"Adesso basta. Ti ricordo che stai parlando di mio figlio" disse la madre di Cole alzandosi.
"Me lo ricordo ed è anche colpa tua e di tuo marito se lui è così, non lo hai educato bene e questo è il risultato" rispose la signora Soledad.
"Lili, potresti andare a prendere i libri in macchina e portarli nel garage?" chiese mia madre facendo un sorriso forzato.
Feci come mi disse, una volta finito aspettai mia madre fuori e nel frattempo mi chiamò Barbara.
"Allora? Scoperto qualcosa?" chiese.
Le spiegai la situazione ma non ero riuscita ancora a capire perché Cole fosse andato via, probabilmente perché non sopportava essere paragonato? Essere descritto come un ragazzo senza cuore da sua nonna?
Dopo una mezz'oretta entrammo in macchina, mia madre non aprì il discorso ed io non le feci nessuna domanda.
Arrivai a casa e c'era Gary che giocava con George.
"Io devo passare un attimo allo studio, sta per arrivare un cliente" disse dopo aver salutato Gary.
"Mamma aspetta" sussurrai per poi prenderla da parte "io e le ragazze abbiamo pensato di staccare un po' la spina e quindi di prenderci un po' di giorni solo per noi senza ragazzi, partiremo domani" aggiunsi guardandola sperando dentro di me che avesse creduto alla mia bugia.
"D'accordo, però state attente e cellulare acceso, sempre! Se una non risponde chiamerò l'altra e pretendo una risposta almeno da una" rispose.
Annuii sorridendo.
Mia madre andò a lavoro mentre io cucinai qualcosa, avvisai le ragazze di ciò che avevo detto a mia madre e proposi a loro di fare un salto a casa dato che c'era anche Gary.

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