"Ti voglio tanto bene"

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Quando mi svegliai Mila non c'era.
Mio padre passò a prenderci all'alba, in macchina ci fece trovare dei cornetti che ci preparò Bethany.
Io ero seduta avanti mentre George dormiva dietro, quando si svegliò, mio padre si fermò ad un autogrill per prendere della cioccolata calda e del caffè al latte.
Mi resi conto subito dopo che tornare da mio padre significasse tornare nella città dove avevo vissuto prima di trasferirmi e quindi probabilmente dovevo fare i conti con il passato. Avevo così tanto bisogno di svagarmi che non mi ero nemmeno ricordata che molto probabilmente avrei incontrato persone che non volevo più vedere.

Mio padre e Bethany avevano una nuova casa, molto più spaziosa, c'era un lato della casa dove mio padre dava ripetizioni.
Quando arrivammo Bethany ci abbracciò contenta, George diede i regali a papà e poi andò con Bethany che gli mostrò la casa.
Mi sedetti sul divano all'aperto e mio padre prese posto accanto a me.
"È da molto che non parliamo...sono felice che tu sia qui" disse sorridendo.
"Bethany mi ha parlato molto bene di te alla cena del tuo compleanno, è molto innamorata di te e sembra una brava persona non farla soffrire" dissi guardandolo.
"Lo è" rispose.
"Il bambino che nascerà sarà molto fortunato" sussurrai.
"Lili ho sbagliato molto, non sono stato presente quando ne avevi bisogno e mi dispiace davvero tanto ma se tu mi darai occasione potrò mostrarti il mio affetto. Sei mia figlia, ho riordinato il casino che avevo in testa, si forse troppo tardi ma l'ho fatto. Io sono fiero di te, ti voglio tanto bene" disse con gli occhi lucidi.
Sentire quel "ti voglio tanto bene" mi riempiva il cuore di gioia, mio padre non me lo aveva mai detto e sentirmelo dire con quello sguardo mi rendeva davvero felice, i suoi occhi era lucidi e sinceri.
Ci abbracciammo, papà mi disse che quando sono stata in ospedale mamma gli raccontò la storia con Kevin, non mi chiese nulla per non farmi agitare.
In lui vedevo il cambiamento, il pomeriggio andammo al lago io, papà e George.
Facemmo un giro in canoa, un picnic sul prato e come al solito non potevano mancare i loro scherzi nei miei confronti.
Mentre tornavamo a casa diedi un'occhiata ai messaggi delle ragazze e di Cole.
Risposi alle ragazze e  una volta arrivati mi sedetti a tavola per cenare, Bethany cucinò tantissime cose buonissime che finirono in pochissimo tempo.
Già stavamo progettando cosa fare il giorno dopo, Bethany era molto impegnata e quindi ci ritrovavamo sempre io, George e papà.
Quando ci trasferimmo papà restò nella nostra vecchia casa, aveva portato le nostre cose in due stanze diverse in modo da avere la nostra camera per quando volevamo andare a trovarlo.

Mi chiamò Derek, parlammo un po' e mi disse che la nonna stava migliorando leggermente ma loro erano spaventati lo stesso. Mi disse che gli mancavo, risposi che anch'io sentivo la sua mancanza ma era una bugia.
"Lili..." sussurrò Derek prendendosi una pausa "ti amo.." aggiunse.
Non ci riuscivo, non riuscivo a rispondere "anch'io" sentii un blocco.
"Pronto? Ci sei?" chiese.
"Si è che ho in cellulare scarico e sto prendendo il caricabatterie per non" mentre parlai spensi il cellulare in modo da sembrare che si fosse scaricato.

Restai con un po' con i piedi nell'acqua della piscina, fuori si respirava quell'aria fresca che mi faceva sentire meglio. La casa non era al centro della città bensì era situata lontano dal caos ma per fare la spesa o cose del genere bisognava recarsi in città. Mi circondava la calma, ero davvero tranquilla.
Mentre chiusi gli occhi per rilassarmi mi arrivò un messaggio.

Da mamma:
Tesoro come va lì? Come stai?

A mamma:
Mamma qui va tutto bene😊

Le mandai le foto della piscina e quando rientrai mandai delle foto di George che giocava con papà ad un gioco di macchine.
Mi sedetti accanto a Bethany e parlammo del posto, ad essere sincera? No, non mi era mancato per niente quel paese.
"Ho prenotato dei rustici che ti piaceranno sicuramente, saranno pronti per domani" disse Bethany sorridendo "ho parlato con tua madre, ha chiamato stamattina per chiedermi se eravate arrivati, pensi che se qualche giorno le chiedessi di fare un'uscita tra donne accetterebbe? O magari una cena anche con..non so il nome del suo compagno" aggiunse timidamente.
"Gregg, comunque si penso le faccia piacere forse non saprà che dire ma non per cattiveria ma semplicemente perché non avete avuto modo di approfondire la vostra conoscenza" risposi.
"Hai ragione, quando siamo venuti a prenderti quella sera non abbiamo parlato molto" disse abbassando lo sguardo.
"Ci sarà tempo" sussurrai.

Prendemmo posto entrambe sul divano, Bethany si aggiunse per giocare con loro mentre io mi addormentai pian piano.

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