Lontani ma vicini

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MILA
Dato che la mattina Lili e Barbara erano al locale per discutere del menù con i ragazzi e Miranda, Mad era ancora a casa e Char era uscita a fare colazione fuori con Cas, pensai di andare in azienda direttamente subito dopo pranzo.

Feci colazione con calma e accompagnai mia sorella a comprare del materiale scolastico.
"Che ne dici di queste copertine per i libri?" dissi guardando i colori disponibili.
"Si mi piacciono ma ne prenderò pochi dato che io e il mio compagno di classe divideremo i libri in modo che lo zaino sarà più leggero" rispose.
"E se al tuo compagno di banco non andrà bene questa decisione?" chiesi.
"Non ci sarà nessun problema" rispose aprendo la mano, le diedi i soldi e lei mi sorrise "George sarà il mio compagno di banco ed è d'accordo con me per quanto riguarda i libri" aggiunse per poi avvicinarsi alla cassa.
Girammo i vari negozi aperti e dato che si fece ora di pranzo ci fermammo al mc, subito dopo accompagnai mia sorella a casa per poi andare in azienda.
Nel corridoio incrociai Charles che venne verso di me salutandomi con un bacio.
"Ho provato a chiamarti prima, avevo pensato di pranzare insieme" disse abbracciandomi.
"Non tocco il mio cellulare da quando l'ho messo in borsa stamattina" dissi per poi spiegargli il motivo.
"E che ne dici di stasera? Ceniamo insieme?" chiese prendendomi per mano.
"Certo" risposi sorridendo.
"Passo a prenderti allora" disse dandomi un bacio sulla fronte "ah le ragazze ti cercavano, erano nello studio di Barbara" aggiunse per poi salutarmi.
Andai direttamente da loro senza nemmeno posare la borsa e la giacca nel mio ufficio.
Mi raccontarono che Miranda non si era presentata all'appuntamento, in videochiamata c'era Mad e rimase senza parole come me. "Preoccupate abbiamo deciso di chiamarla, ci ha detto di voler rimandare l'appuntamento senza darci ulteriori spiegazioni" disse Lili.
"Chissà che sarà successo, spero niente di grave per la sua salute" disse Char.
"Miranda di solito ha un tono di voce allegro, stavolta la sua voce era strana, diversa, se devo abbinarle a dei colori direi che normalmente la sua voce è come il giallo, vivace, mentre stamattina era un grigio scuro" disse Barbara.
"E se le fosse successo qualcosa?" chiese Mad.
"Proviamo a richiamarla per assicurarci che vada tutto bene" dissi ansiosa.
Lili chiamò e la telefonata dopo un paio di squilli terminò.
"Ha staccato" disse Barbara guardando il cellulare.
"E se questo comportamento di Miranda è dovuto alla scoperta dei regali da parte di Collins a Lili?" chiesi guardando tutte.
"Non abbiamo nessuna certezza che i regali siano suoi" rispose Lili prendendo una scatola per terra.
"Ed è vero, però c'è stato già qualcosa precedentemente quindi non bisogna sottovalutare l'idea" dissi, qualcuno bussò alla porta e poco dopo Noah ci disse che ci stavano aspettando in sala riunioni.

"Ci abbiamo pensato tanto, lo abbiamo letto e riletto, abbiamo fatto tante prove e abbiamo sperimentato anche delle nuove ricette" disse John posando sul tavolo dei fogli "il menù per il ballo scolastico" aggiunse.
Le portate segnate sul menu sembravano molto invitanti, non ci rimaneva altro che andare sul posto ed osservare la location per decidere come decorare il posto,
"Se abbiamo finito io tornerei nel mio ufficio, c'è molto lavoro che mi aspetta" disse Dylan.
"Si andate" rispose Char.
I ragazzi uscirono mentre noi lavorammo sulle decorazioni.
Restammo chiuse in sala riunioni dopo aver riempito una lista bella lunga.
"Non confermiamo ancora l'ordine, lo faremo dopo essere state sul posto così da esserne sicure, porteremo anche il tablet" disse Lili.
"Perfetto allora temporaneamente lasciamo in sospeso la lista, io torno a casa, mi faccio una doccia e mi preparo per uscire con Charles" dissi raccogliendo le mie cose.
Salutai tutte per poi chiudere il mio ufficio a chiave e andar via.
Arrivai a casa in taxi, salutai i miei e salii a farmi un bagno caldo, ero così rilassata che con la mente ero altrove finché sentii il suono della notifica. Charles mi scrisse che tra un po' sarebbe sceso di casa per passare a prendermi così uscii della doccia e iniziai a prepararmi per poi scendere giù.
"Mi raccomando, non fare tardi" disse mio padre abbracciandomi.
Sentii il clacson della macchina e dopo aver salutato i miei raggiunsi Charles.
Mi prese la mano dolcemente per poi baciarla.
Cennammo in un locale davvero grazioso, non si trovava nella nostra città ma non era nemmeno lontano.
"Come hai scoperto questo posto?" chiesi guardandomi intorno.
"Passaparola tra amici" rispose sorridendo "sono contento di stare con te stasera, ultimamente era come se ci fossimo leggermente allontanati ed è strano perché ci vediamo in azienda, del tipo lontani ma vicini, non so se mi spiego" aggiunse.
"Solo perché ho da fare con le ragazze" risposi per poi mangiare.
"È solo quello il motivo?" chiese per poi bere un sorso d'acqua.
"Certo Charles, sono le mie amiche e io farei di tutto per loro come te con i ragazzi" risposi chiarendo i suoi dubbi.
"Pensate che non ci siamo accorti dei vostri atteggiamenti? Cosa ci state nascondendo?" chiese mentre il mio cuore iniziò a battere velocemente.
"Niente" risposi con un'espressione convinta "inizio a pensare che questa cena sia stata fatta per avere delle informazioni" aggiunsi facendo un'espressione dispiaciuta.
"No assolutamente, semplicemente mi mancava stare con te senza gli altri" disse attirando la mia attenzione.
Arrivammo alla fine del dessert senza accorgercene, parlammo così tanto che sembrava non ci vedessimo da mesi.

Prima di tornare a casa facemmo un giro in macchina, con la musica rilassante e i finestrini alzati per non far entrare il freddo dato che c'era l'aria calda che riscaldava all'interno.
Ero così rilassata che mi addormentai ma non durò molto poiché Charles mi svegliò dato che mi riaccompagnò a casa.
"Buonanotte piccola" sussurrò fuori la porta.
"Buonanotte amore" risposi sorridendo.
Mi diede un bacio e si avvicinò verso la macchina.
"Guida piano" dissi per poi bussare il campanello.
Annuì per poi mandarmi un bacio a distanza, andò via solo dopo che la porta si aprì.

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