La registrazione

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LILI
Comunicai a Cas e Mila che non sarei andata a scuola. John mi aveva lasciato dei messaggi di scuse ma non li visualizzai.
"Tesoro" sussurro mia madre aprendo la porta "che hai?" chiese sedendosi sul mio letto.
"Nulla mamma, ho litigato con una ragazza in classe mia e non voglio vederla" risposi.
"Sai benissimo che questa cosa non porta a nulla, certo...non puoi cambiare ciò che è successo tra voi due ma almeno potresti andare a scuola e cercare di chiarire" disse mia madre.
Iniziò a parlarmi dei suoi anni al liceo e delle sue amicizie, alla fine mi convinse.

Aspettai la seconda ora per entrare in classe, aprii la porta e Mila e Cas sorrisero.
Presi posto senza guardare John e Cole.
"Come va?" chiese Mila girandosi.
"Sto bene" risposi sorridendo.
Non stavo bene, andava tutto male. Avere Cole a destra e John a sinistra mi metteva ansia.
"Buongiorno ragazzi, accomodatevi" disse il professore entrando in aula "oggi avreste dovuto avere una lezione con la professoressa Turner, come saprete ha dei problemi personali, l'altra volta avete fatto lezione con il professor Andrew Mitchell e oggi invece sostituirò io le sue due ore" spiegò guardando tutti "io sono il professor Matthew Collins, molti di voi mi conosco perché gestisco il laboratorio di disegno" aggiunse.
"Non è che potrebbe prendere il posto della professoressa definitivamente?" chiese Jessica, la compagna di banco di Madelaine.
"Mi piacerebbe ma non credo sia possibile, la preside ha già fatto il calendario, cambierete sempre professori finché la professoressa Turner non tornerà oppure finché non si trova un sostituto definitivo" rispose "beh, direi di iniziare, ho portato dei fogli e vorrei che ognuno di voi ascoltasse la propria playlist con gli auricolari e disegnasse ciò che la musica vi trasmette, avete un'ora per portare i vostri pensieri su quel foglio, l'ora successiva verrete chiamati nel laboratorio uno alla volta per discutere sul significato del vostro disegno" aggiunse passando tra i banchi e consegnando i fogli.
Prima di iniziare, il professore fece l'appello per vedere se tutti ci trovavamo in classe.
Improvvisamente squillò un cellulare.
"Scusate un attimo ragazzi, devo rispondere non fate casino" disse prendendo il cellulare dalla tasca, dopodiché uscì dall'aula.
La cover. Un astronauta appeso sulla luna.
"Oh cazzo" dissi sentendo gli occhi addosso di mezza classe.
Mila si girò chiedendomi cosa stesse succedendo, mi avvicinai e le sussurrai all'orecchio di fare attenzione alla cover del professore e feci lo stesso con Cas.
Il professor Collins rientrò in classe "allora, dicevamo...Smith presente?" chiese rimboccandoci le maniche.
Mila si girò di scatto facendomi segno con lo sguardo di guardare, Cas si avvicinò e sussurrò al mio orecchi "ha il tatuaggio".
Era lui il ragazzo misterioso? Ero agitata, mi mancava l'aria e avevo bisogno di uscire. Alzai la mano e chiesi il permesso per andare in bagno. Corsi per il corridoio, arrivai in bagno e mi rinfrescai il viso, rimasi a guardai allo specchio, poi mi avvicinai alla finestra e restai appoggiata lì a prendere un po' d'aria.

Arrivarono dei messaggi nel gruppo.

Da Cas:
Stai bene??

Da Mila:
Il professore non mi fa venire da te, fa uscire uno alla volta.

Mi sistemai per poi rientrare in classe.
"Signorina Reinhart, ritorni al suo posto" disse il prof.
Feci come disse e inizi a disegnare cose a caso.
"Ehi, sei pallida, qualcosa non va?" chiese John sussurrando.
Mila prese qualcosa nello zaino e si voltò "sono sicura che con questa ti riprenderai presto" disse dandomi una barretta di cioccolato bianco.
"Ho anch'io del cioccolato" disse John porgendomi dei cioccolatini.
"Saranno sicuramente buoni, ma io adoro il cioccolato bianco" risposi.
Incrociai parecchie volte lo sguardo del professore. Indossai le cuffie solo per calmarmi, dopo un bel po' la campanella suonò e il professore passò per ritirare i fogli.
Passarono un paio di minuti e uno alla volta, in ordine alfabetico, ci recammo dal professor.
In attesa del mio turno, appoggiai la testa sul banco, sentii le carezze di Cas sulla mia schiena e i grattini di Mila tra i capelli.

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