Un debito con Nick?

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Proseguii e Nick fece lo stesso, parlammo delle sue serate, coprii che lui era un dj e che spesso la sera era molto impegnato con gli eventi.
Mi parlò bene del suo lavoro, era il lavoro dei sogni e guadagnava anche bene.
"Accidenti, abbiamo camminato tanto, devo sedermi almeno dieci secondi" dissi sedendomi su una panchina di legno che vidi in lontananza.
"Ricaricati, quando vuoi proseguiamo" rispose prendendo posto accanto a me.
"Secondo te siamo lontani dalla casa?" chiesi guardandomi intorno.
"Beh, ne abbiamo fatta di strada" rispose.
"Anche prima però poi hai detto che eravamo alle spalle della casa e se fosse lo stesso anche ora?" chiesi.
Nick si alzò e io lo bloccai subito.
"Non andare da nessuna parte, poi se ti perdi come ti ritrovo?" chiesi.
"Ottima scusa" rispose sedendosi di nuovo.
"Perché dovrebbe essere una scusa?" chiesi ridendo.
"Per non farmi allontanare e farti compagnia" rispose.
Lo guardai ridendo per la sua convinzione "L'ho detto per te. Sono capace di tornare indietro anche da sola e non ho paura di proseguire senza di te" dissi.
"Ehi, che caratterino" sussurrò sorridendo.
"Beh, continuano?" chiesi indicando la strada.
Nick annuì.
Ci accorgemmo dopo un po' di aver camminato a vuoto, stava calando la sera ma in lontananza qualcosa attirò la mia attenzione.
"Oddio, che spettacolo" sussurrai sorridendo.
Mi avvicinai e vidi lago con acqua limpida, così pulita che riuscivo a vedere i sassi dentro, i pesciolini. 
C'era un piccolo ponte sopra e io senza pensarci due volte ci salii.
"Sai che adesso hai un debito?" chiese Nick.
"In che senso?" chiesi a mia volta continuando a fissare il lago.
"Questo ponte l'ha fatto fare un uomo, lui spesso leggeva il giornale seduto sulla panchina di pietra accanto al lago, mentre dall'altro lato una donna raccoglieva i fiori da mettermi nel suo vado in casa. I due iniziarono a vedersi quasi sempre qui nonostante si trovassero su sponde diverse, finché l'uomo decise di fare questo piccolo ponte che univa entrambe le parti ed è proprio qui che si baciarono per la prima volta, perciò chi viene qui deve baciare la persona che è in sua compagnia" rispose mostrandomi la scritta su un cartello alle mie spalle che non avevo notato.
"Che storia carina" dissi leggendo velocemente il cartello.
"Hai questo debito con me quindi" disse appoggiando le mani alla ringhiera del ponte così da potermi bloccare nel mezzo, si avvicinò lentamente e cercò di baciarmi.
"È meglio tornare, si sta facendo tardi e sono preoccupata per John e Mad" dissi cambiando discorso.
"Certo, andiamo" rispose cambiando espressione.
Ritornammo finalmente e gli altri erano già lì, vidi Mad e andai verso di lei per abbracciarla.
"Ma dov'eravate?" chiesi.
"Abbiamo fatto una passeggiata ma nel tornare indietro abbiamo sbagliato strada e ci siamo persi però poi siamo riusciti a tornare qui" rispose John abbracciandomi.
"Ci avete fatto spaventare" disse Cas.
Mad rassicurò tutti e la situazione si calmò.
Vidi Cole allontanarsi e lo seguii, entrò in casa, fece le scale ed appena entrò in bagno, io feci lo stesso e chiusi la porta a chiave.
"Momento adatto" disse Cole guardandomi.
"Prima ascolti ciò che ho da dirti e poi uscirò" risposi.
"Dai Lili, ti prego non ne ho voglia" disse, andai diretta e gli raccontai di Freddie.
Mi ascoltò ed io mi sentii sollevata.
"Già lo so" rispose.
"Cosa?" chiesi stupita.
Mi disse che Stella gli aveva raccontato tutto e lo fece giurare di non dirmi nulla.
"Adesso puoi andare via?" chiese.
"No, Cole!" risposi a braccia conserte.
"Lili! Cosa devo fare? Portarti fuori in braccio?" chiese.
Annuii per vedere la sua reazione ma lui si voltò dall'altra parte.
"Andrò via solo se mi dirai che hai" dissi con tono deciso.
"Ok, vuoi saperlo, perfetto! Ho sentito delle cose e ci sono rimasto male, adesso vai" rispose.
"Quali cose?" chiesi.
Cole sbuffò "Ragazze si, che Cole non prova un reale interesse per me ma vuole solo...insomma ci siamo capite, e che dopo io sarò come le altre" disse ripetendo ciò che avevo detto alle ragazze.
"No! Non hai sentito ciò che ho detto prima, stavo raccontando alle ragazze ciò che mi aveva detto Tracy, stavo riportando le sue parole. Dopo infatti ho detto "Penso che la nostra storia abbia qualcosa di diverso, quando stiamo insieme stiamo bene e penso anche che lui mi ami davvero", sono seria anzi andiamo dalle le ragazze così potrai assicurarti che sto dicendo la verità" risposi.
"Sono tue amiche è ovvio che ti diano ragione" disse.
"Allora andiamo a chiederlo a Tracy" dissi aprendo la porta con la chiave, lo portai giù e chiamai Tracy da parte. Chiesi a lei il dubbio di Cole ma lei mi spiazzò nella risposta.
"Non mi permetterei mai di dire una cosa del genere" rispose.
"Sei stata tu a dirmelo, eravamo da Ray" dissi.
Cole salì sopra e io lo seguii prima di entrare in bagno.
"Non ti fidi di me?" chiesi mettendomi avanti alla porta.
"Spostati Lili" sussurrò per poi entrare in bagno e chiudersi a chiave.
Scesi al piano di sotto e mi avvicinai a Charles spiegandogli la situazione.
"Allora facciamo così, vai da qualche parte a parlare con Tracy, nel frattempo io e Cole ci troveremo a passare di lì e lui non potrà fare a meno di ascoltare" disse Charles.
E così feci, portai Tracy nel bus e prendemmo posto sui sedili dove c'era l'entrata, chiusi la tenda in modo che lei non potesse vedere chi passava. E guarda caso, senza Cole disse la verità.
"Onestamente lo pensi ancora, lascialo stare Lili, ti farà soffrire. Quando abbiamo proseguito il percorso da soli abbiamo parlato di te, mi ha detto che si è stancato, io l'ho abbracciato ma lui ha frainteso, ha iniziato a far scivolare la sua mano" Tracy non fece in tempo di finire il suo racconto che Cole entrò e la fermò subito.
"Ma che amica! Tanto per cominciare ho detto che mi ero stancato per aver camminato molto, non c'è stato nessun abbraccio e io non ti ho toccata nonostante tu cercassi di provocarmi" disse Cole guardando Tracy.
"Cole, io..." sussurrò piangendo, si alzò e scese dal bus.
Mi alzai anch'io ma Cole mi bloccò.
"Il nostro problema è questo, io e te dovremmo parlare di più di ciò che ci succede, tu avresti dovuto dirmi di Freddie e di ciò che ti aveva detto lei" disse.
"Come tu avresti dovuto dirmi subito quale fosse il problema" risposi.
"Una promessa, facciamo una promessa! Promettiamo di dire sempre la verità, anche se scomoda" disse.
"Lo prometto ma devi farlo anche tu" risposi.
"Lo prometto anch'io" disse.
Mi abbracciò e io ci restai volentieri tra le sue braccia.
"Cole, parlando di verità, c'è una cosa che dovresti sapere" dissi guardandolo.
"Dimmi" sussurrò.
Gli raccontai dell'episodio al laghetto con Nick prema che lo venisse a sapere da qualcun altro.
"Si è messo contro quello sbagliato" disse Cole avvicinandosi all'uscita ma lo bloccai un tempo.
"Calmati, ok? Non andargli contro, domani saremo già di ritorno, al posto di sprecare il tempo a litigare perché non lo impegniamo divertendoci" dissi accarezzandogli la guancia.
"Sono calmo, andiamo" rispose.
"Non lo sei, facciamo così, tu mi aspetti qui, io preparo una cosa! Torno subito" dissi guardandolo.
"D'accordo" rispose sedendosi.
Corsi in casa e aprii il frigo, preparai una cosa veloce e tornai da Cole.
"Latte?" chiese guardandomi.
"Da piccola quando litigavo con le mie amiche oppure con i miei lo bevevo sempre prima di andare a dormire, adesso l'ho sostituito con il tè ma non c'erano le bustine" risposi mentre lo vidi bere.
Si alzò e si sedette accanto a me.
"Ti fidi di me?" chiese.
"Certo" risposi mentre lui si avvicinò.
"Anch'io di te, scusami ancora per prima ma ero arrabbiato" disse spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "sei così...unica! Davvero, non riesco a pensare a nessun'altra se non a te" aggiunse per poi baciarmi.
"Mi viene da piangere" sentimmo sussurrare.
Guardai Cole ridendo poiché avevamo riconosciuto la voce di Char e sapevamo che non era da sola.
"Dai entrate" disse Cole guardando l'entrata.
Entrarono Char, Mila, Charles e Cas.
"Scusate" disse Char asciugandosi le lacrime "è che sono molto fragile ultimamente" aggiunse per poi piangere.
Cole si alzò per poi abbracciarla.
"Hai detto una cosa bella" rispose coprendosi il viso.
"Una sola?" chiese Cole ironizzando.
"Un po' di comprensione" disse Char andando via.
Guardai Mila ridendo e lei fece lo stesso.
"Fino ad ora stava piangendo" disse Charles guardandola andar via.
"Beh, andiamo a preparare qualcosa? Ho fame" disse Cas.
Uscimmo tutti dal bus e raggiungemmo gli altri.
Preparammo in casa e poi mangiammo fuori, andava tutto bene finché ci sedemmo a tavola. Appena presi posto, contemporaneamente alla mia destra si sedette Nick e alla mia sinistra Cole. Non guardai nessuno dei due, ero a disagio e spostai lo sguardo su Barbara che era avanti a me. Durante la cena il silenzio ebbe la meglio, ma finalmente qualcuno lo ruppe.
"Sapete a cosa stavo pensando? Alle giostre, le ruote panoramiche, gli autoscontri" disse Barbara con un'espressione felice.
Cole allungò la sua mano e mi accarezzo dolcemente i capelli, riuscivo a sentire lo sguardo di Nick senza guardarlo.
"E pensare che da piccola io avevo paura degli autoscontri" disse Char.
"Era così bello da piccoli, anzi era semplice, tutto facile, non dovevamo preoccuparci di nulla" disse Noah.
Cercai di concentrarmi sulle parole degli altri ma Cole mi guardava e io non potevo far a meno di guardare lui.
"Tu torneresti indietro? O meglio, resteresti bloccata nella tua infanzia?" chiese Nick guardandomi.
"No" riposi senza esitare.
"Come mai?" chiese.
"Non mi piace tornare indietro, al contrario, mi piace vivere nel presente e poi non avrei avuto modo di conoscere le mie ragazze e altre persone speciali" risposi mentre le ragazze mi mandavano baci.
"Chi sono queste persone speciali?" chiese Nick mentre Cole sbuffò.
"Beh, i ragazzi ad esempio" risposi.
"Con chi ti trovi di più? Togliendo Cole" chiese inaspettatamente. Avevo l'impressione che fosse una domanda provocatoria, per mettermi in cattiva luce con uno di loro ma io risposi in modo sincero.
"Non classifico le persone, per me sono sullo stesso livello e voglio bene a tutti nello stesso modo" risposi.
"Si toglie sempre il personaggio più importante, quello che al nemico risulta scomodo per poter vincere la battaglia" disse Cole alzandosi e togliendo il suo piatto.
"A cosa ti riferisci?" chiese Nick.
"Abbiamo notato che in frigo ci sono dei dolci, il proprietario della casa li ha presi per noi, chi li vuole?" chiese Mad.
"Lo sai benissimo Nick" rispose Cole con tono calmo.
"Vuoi parlare con me?" chiese Nick alzandosi.
"Non ho questa necessità ma se tu hai la coscienza sporca io sono a disposizione" rispose.
"La mia è pulitissima ma andiamo a chiarire questo punto interrogativo, sono curioso" disse Nick facendo segno di seguirlo.
Stavo per andare ma i ragazzi mi bloccarono rassicurandomi che se ne sarebbero occupati loro.
Sbuffai per poi sedersi a tavola.
"Scusa per come mi sono comportata, quando Cole tornerà chiederò scusa anche a lui" disse Tracy restando in piedi.
"Non riesco a capire il motivo, perché? Che ti ho fatto di male?" chiesi.
"È una cosa mia, mi sono affezionata molto ai ragazzi e ho visto in voi un ostacolo, soprattutto vedendo come sono cambiati i ragazzi, in particolare Cole che è sempre stato lo stesso con tutte" rispose Tracy trattenendo le lacrime, sembrava davvero dispiaciuta ma non sapevo se fidarmi.
"I ragazzi sono cambiati perché sono innamorati e nessuno di noi li ha costretti a farlo, è successo in automatico ma forse non sei la persona adatta per discutere di questa cosa, evidentemente non hai mai provato amore per qualcuno" disse Char.
"Ti sbagli. Avevo iniziato una storia con Cole ed ero davvero innamorata di lui ma lui voleva solo divertirsi, sono stata con gli altri per non distaccarmi e lo so benissimo che così sono passata solo per una poco di buono" rispose Tracy "Nick mi ha davvero amata, io dopo tante delusioni avevo smesso di provare amore, abbiamo provato a stare insieme ma non ha funzionato per colpa mia" aggiunse alzando lo sguardo "e in primis vorrei chiedere scusa a te, Barbara, non ho mai avuto l'opportunità di dirtelo, ero invidiosa e mi dispiace averti fatto passare le pene dell'interno" concluse.
"Non aspettarti un'amicizia, parlo per me, accetto le scuse ma preferirei mantenere le distanze" rispose Barbara.
"Lo comprendo! E non mi aspetto che una di voi mi abbracci, ci tenevo solo a chiarire, credo sia giunta l'ora" disse Tracy.
"Che serata, sono stanchissimo" disse Cas sedendosi a tavola.
"Come va di là?" chiesi.
"Si sono un po' insultati, stavano per picchiarsi ma niente di che" rispose.
"E perché ne parli con tutta questa scioltezza?" chiese Mad.
"Perché alla fine si è sistemato tutto! Di che parlavate?" chiese guardando un po' tutte.
Ci raggiunsero gli altri e Tracy chiese scusa a tutti per il suo comportamento.
"C'è un'ultima cosa, giusto per chiudere il cerchio. Sono stata io a mandare il video a Cole, avevo sentito Lili parlare al telefono e pensavo che lei stesse aspettando un bambino" disse abbassando lo sguardo.
Non so perché ciò non mi sorprendeva, così come agli altri.
"Beh, brindiamo! È tutto in ordine" disse Cas alzando i bicchieri "eccetto la mia vita sentimentale" sussurrò.
Abbassai il suo bicchiere mentre tutto guardarono Noah, che a sua volta si voltò perché pensava stessero guardando qualcosa alle sue spalle.
"Ehi! Cosa c'è?" chiese guardando tutti velocemente.
"Io adesso metterò il timer, avete dieci minuti per chiarirvi" disse Mila.
"Ma non c'è nulla da chiarire" rispose Cas.
"Sta scorrendo il tempo" disse Mila mostrando il telefono.
Noah prese Cas e si allontanarono.
"Che hai combinato?" chiesi avvicinandomi a Cole.
"Ho fatto il bravo" rispose abbracciandomi.
"Sei sicuro?" chiesi facendogli capire che sapevo tutto.
"Certo, non ci siamo nemmeno sfiorati, dovresti essere fiera di ciò" rispose sorridendo "mi merito un premio" aggiunse accarezzandomi il viso.
"Cioè?" chiesi.
"Dormi con me?" chiese annuendo.
Restai in silenzio per un po' prima di rispondere "se proprio devo".
"Simpatica" sussurrò ridendo.
"Wow, non è nemmeno finito il tempo e siete già di ritorno, è un brutto segno?" chiese Mila.
Noah e Cas si guardarono.

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