"Sono sotto casa tua"

255 13 0
                                    

                                      LILI
La mattina ricevetti la chiamata di Charlotte dove mi disse di andare urgentemente allo studio.
Mi preparai velocemente, scesi le scale di corsa e quando arrivai lì c'erano anche le altre ragazze.
"Non voglio che la tua vita si complichi a causa mia" disse Charlotte prendendomi per mano.
Dopo un paio di minuti entrarono anche i ragazzi, Cole non mi guardò nemmeno, Charlotte mise sul tavolo la cartellina della clinica e io e le ragazze ci guardammo di scatto.
"Cole, nel video che ti è arrivato Lili aveva risposto ad una telefonata che avevo ricevuto io, non ho avuto il coraggio di rispondere così ho passato la palla a lei, ero seduta accanto. La gravidanza riguarda me e queste sono le prove, sono incinta" disse Char porgendo la cartellina a Cole che la sfogliò per poi guardarmi.
"Perché non me l'hai detto?" chiese guardandomi.
"Perché Char è mia amica e non voleva che nessuno lo sapesse" risposi.
"E perché nessuno doveva saperlo?" chiese Max prendendo la cartellina tra le mani di Cole mentre gli altri ragazzi restarono in silenzio.
"Non sapevo come dirtelo soprattutto dopo aver ascoltato i tuoi discorsi in cucina quando siamo tornati dal viaggio, se non sei pronto o non vorrai lo porterò avanti da sola" rispose Char.
"Non dire cazzate, mi prenderò le mie responsabilità, è mio figlio. Solo che vorrei essere stato il primo a saperlo" disse Max abbracciando Charlotte.
"Beh...allora congratulazioni, tanti auguri" disse Noah e tutti gli altri fecero lo stesso.
Cole andò via e i ragazzi fecero lo stesso dopo cinque minuti poiché dovevano aprire il locale.
"I miei più sinceri auguri, ho saputo della bellissima notizia" disse Tracy entrando con una piccola busta regalo che poi mi consegnò.
"Hai saputo male" risposi restituendo il regolo.
"Cole mi ha detto che eri in dolce attesa" disse con un'espressione confusa.
"È quello che hanno pensato tutti ma non si tratta di Lili, bensì di me" rispose Char.
"Ma non è possibile" disse convinta.
"Perché?" chiese Mad.
"Perché mi sembri molto piccola" rispose Tracy guardando Char.
"Ma che ragionamento è? E poi Char ha l'età nostra e adesso vai via" disse Barbara.
"Prima vorrei consegnarti questo, un piccolo pensierino, è una tutina e il colore è neutro così potrai usarla se sarà maschio o femmina" disse consegnando il regalo a Char.
Salutò tutte noi e andò via, mentre le ragazze andarono nella sala notai che sulla scrivania c'erano delle chiavi che probabilmente erano quelle di Tracy, le persi e uscii dallo studio, guardai a destra e a sinistra prima di sentire la sua voce.
Era sdraiata su un lettino sulla spiaggia e parlava al telefono con qualcuno.
"Si, io e Cole ieri sera siamo stati in hotel, è stato bellissimo" disse toccandosi i capelli.
Indietreggiai lentamente e lasciai le chiavi sulla sabbia. Non sapevo se credere alle sue parole oppure no, tornai allo studio e parlai con le ragazze.
"Ieri sera ho sentito Charles parlare al telefono e dire "in che senso in hotel?" ma non so se stava parlando con Cole" disse Mila.
"Logico, è stato con lei" sussurrai sedendomi.
"Ok, calmiamoci, so io di cosa avete bisogno" disse Mad spingendoci fuori, chiuse lo studio e andammo via.

Passammo al supermercato e riempimmo tre buste senza sapere nemmeno dove stessimo andando poiché Mad non voleva dircelo.
Prendemmo una barca e restammo lì fino al pomeriggio sul tardi.
Mi addormentai al sole e mi svegliai al con un lungo pareo che mi copriva poiché iniziò a tirare un venticello.
"Ragazze, penso sia meglio tornare, le previsioni danno pioggia tra poco" disse Barbara.
In effetti il cielo iniziò a diventare grigio, raccogliemmo le nostre cose e ritornammo a casa.
Durante il tragitto rassicurai le ragazze poiché pensavano che stessi male e volevamo restare a dormire da me. Le convinsi ad andar via prima che venisse il temporale, ci salutammo e ognuno andò verso direzioni diverse.

Mi cambiai e scesi al piano di sotto per cenare con John e George. Dopo aver mangiato io lavai i piatti mentre John pulì il tavolo e George spazzò per terra.
Restai a giocare con loro per un po' dopodiché ognuno andò nella propria camera.
Mi sdraiai sul letto e Cole mi chiamò.
"Possiamo parlare?" chiese.
"Non mi va" risposi.
"Affacciati al balcone della tua camera, sono sotto casa tua"
Feci come mi disse e lo vidi fuori al cancello.
"Stai sprecando il tuo tempo Cole, torna a casa, ne parliamo domani" risposi rientrando in casa.
"Aspetterò fuori al cancello finché non scenderai ad aprirmi" disse.
"Torna a casa, buonanotte" risposi terminando la chiamata.
Mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi ma quando sentii il rumore della pioggia li riaprii e per sicurezza mi affacciai al balcone per vedere se Cole stesse ancora lì ed effettivamente era così.
Bussai alla porta della camera di John che per fortuna non stava dormendo.
"Cole è giù, potresti farlo dormire in camera tua?" chiesi per poi spaventarmi per il rumore di un tuono.
John scese e risalì dopo un paio di minuti.
"Mi dispiace ha detto che è venuto qui per parlare con te non con me e aspetterà fuori finché non cambierai idea" disse John con i capelli bagnati.
Tornai in camera mia e lo spiai dal balcone, fuori diluviava e Cole era ancora lì, pieno d'acqua e seduto sul marciapiede fuori al cancello.
Scesi di corsa e prima che si ammalasse lo feci entrare in casa.
"Prima vai a sistemarti, mettiti qualcosa di comodo e asciugati in camera di John" dissi indicandogli il piano di sopra.

Preparai due tè caldi e appena scese ci sedemmo sul divano.
"Mi dispiace, davvero tanto" disse Cole con gli occhi lucidi.
"A me non importa ciò che mi hai detto sulla "gravidanza", non eri a conoscenza della verità e non potevo dirtela ma ciò che hai detto su mio padre è stata una pugnalata" risposi distogliendo lo sguardo.
"Lo so, sono stato una merda ma non lo pensavo davvero, ti giuro" disse cercando il mio sguardo "voglio essere sincero con te, c'è un'altra cosa che dovresti sapere" aggiunse Cole schiarendosi la voce.
"Qualcosa del tipo che tu e Tracy ieri sera siete stati insieme in camera?" chiesi guardandolo.
"C-come lo sai?" chiese a sua volta.
"Ho sentito Tracy che ne parlava con qualcuno o probabilmente si era accorta che stavo andando verso di lei e lo ha detto apposta" risposi.
"Si ma non abbiamo fatto nulla" disse.
"Tracy sembrava raccontare il contrario"  risposi per poi bere la mia tazza di tè.
"No cazzo non è andata così" disse per poi sedersi per terra accanto a me "ero così arrabbiato che sono andato via con lei ma non è successo nulla, non ci sono riuscito. Ti avevo sempre in mente" aggiunse prendendomi per mano.
"Capisco" sussurrai per poi alzarmi per lavare la tazza.
"Io non sono mai stato così con le altre. Vederti insieme a Einar ieri mi ha fatto impazzire e sapere della gravidanza peggio ancora, ho sbagliato e lo so ma cerca di capirmi" disse avvicinandosi a me.
Prese dolcemente le mie mani e le baciò.
"Io vado a dormire" sussurrai.
"D'accordo, buonanotte" rispose dandomi un bacio sulla guancia.
Gli chiesi dove stesse andando dato che si avvicinò alla porta e lui mi rispose che stava tornando a casa, fuori diluvia, tirava un forte vento e Cole era venuto in moto.
Cercai di convincerlo per farlo restare, era quello che volevo io ma diedi la colpa al tempo.
"Guardiamo un film, se ti va" dissi per trattenerlo.
"D'accordo" rispose.
"Andiamo su?" chiesi indicando, lui annuì.
Accendemmo la tv e ci sdraiamo sul letto.

Realizzai di essermi, o meglio di esserci addormentati quando improvvisamente mi svegliai durante la notte per il forte rumore della pioggia e quando aprii gli occhi mi ritrovai appoggiata con la testa sul petto di Cole, tra le sue braccia mentre lui dormiva. Sospirai e chiusi di nuovo gli occhi, mi sentivo al sicuro nonostante la tempesta che c'era sia dentro che fuori.

Scrivimi quando arrivi a casa!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora