La prima notte era stata strana, avevo l'ansia di dormire in una camera così grande ma mi sentivo al mio agio con aria fresca e il letto comodo, era un posto nuovo con cose che mi appartenevano.
Scesi al piano di sotto e per la prima volta non c'erano i ragazzi in casa come al solito, a fare colazione c'era John, George, Gregg e mia madre.
Liebe girava lentamente per la casa, scoprendo nuovi spazi, abbaiava pochissimo ed era molto brava per niente aggressiva.
"Dove sono gli altri? Di solito venivano a fare colazione" dissi spalmando del cioccolato sul pane tostato.
"Durante la festa nessuno esce, ci si alza la mattina presto per preparare da mangiare, solitamente a pranzo si mangia con la famiglia mentre a cena si invitano amici a casa" disse John.
"E dato che stasera uscirete, abbiamo invitato i signori Sprouse" disse mia madre.
"Ceneremo insieme e più tardi faremo una passeggiata per vedere anche noi la festa" aggiunse Gregg.
"Riguardo a prima perché non li invitate a casa qui? Sia i nonni che zia e zio" disse mio fratello.
Risposi ai messaggi su whatsapp mentre loro parlarono di come organizzare la giornata.Nel gruppo;
Da Charlotte:
Ragazze! Dobbiamo vederci urgentemente è importante, al bar vicino al molo, io sono già lì.Salii di corsa, feci una doccia veloce, indossai letteralmente il primo vestito che vidi, scarpe e mentre scesi le scale mi legai i capelli.
"Che succede?" chiese John alzandosi.
"Niente devo incontrarmi con le ragazze" risposi salutando tutti.
"Finisci di fare colazione almeno" disse mia madre.
"Scusate ma devo davvero andare, Charlotte mi ha scritto che è urgente, magari sta male" risposi uscendo.
Presi il pullman e arrivai al molo. Scesi e mi guardai intorno cercando le ragazze, Charlotte alzò la mano e io corsi verso di lei.
"Ragazze" urlò Mila correndo.
Aspettammo Barbara e Mad e prendemmo posto tutte ad un tavolino.
"Allora che succede?" chiesi.
"Max...mi ha chiesto di fare una vacanza insieme e non so che fare, cioè, ragazze, saremo da soli, non so come comportarmi" rispose Char.
"Era questa la cosa urgente? Non potevamo fare la videochiamata? Mi stavo strozzando per venire qui" disse Mad.
"Lo so ma sono agitata, ho bisogno di voi" rispose Char.
Era in ansia perché Max era il suo primo ragazzo, non sapeva come comportarsi soprattutto quando erano da soli.
Restammo un'ora a parlare dell'argomento finché Char prese una decisione definitiva.
Partire con Max il giorno dopo la festa, per pochi giorni.
Ordinammo delle patatine, un po' di noccioline e tre tè alla pesca per me, Mad e Barbara mentre due al limone per Char e Mila.
"Ragazze...ditemi che avete l'intimo sotto" disse Mad sorridendo.
"Perché?" chiese Barbara.
"Travis" urlò Mad salutando un ragazzo che scese dalla barca.
"Madelaine, come stai? Sei sempre stupenda" disse Travis avvicinandosi per salutarla.
Si presentò e Mad gli chiese se potevamo fare un giro al largo con la sua barca, ci diede il permesso mentre lui si allontanò per fare delle commissioni.Andammo al largo, lontani da tutti, restammo solo con la biancheria intima e ci buttammo in acqua.
Improvvisammo il tutto, impiegammo così quel poco di tempo che ci rimase prima di pranzare. Prendemmo il sole e nel frattempo ci asciugammo, dopodiché tornammo a casa.
A pranzo c'erano i parenti e dopo finito di mangiare e io e John ci sdraiammo sul divano.
"Siete state al mare?" chiese John.
Gli spiegai ciò che avevamo fatto ma lui rimase fermo a metà raccontò.
"Travis Mills?" chiese.
Non sapevo il suo cognome, quindi lo guardai confusa. Iniziò a parlarmi di lui e la sua descrizione combaciava con il ragazzo della barca.
"Capisco" disse prendendo il cellulare "io vado dai ragazzi al locale, sceglieremo i menù, venite anche voi?" chiese.
"Più tardi facciamo un salto" risposi.
Salii in camera e mi feci un bagno rilassante.
Mi preparai, incontrai le altre ragazze e ci recammo tutte al locale.
"Ma cosa state facendo?" urlò Mila vedendo i ragazzi che cambiarono alcune cose.
"Ragazze non potete comandare tutto, ok...ci aiutate ma questo spazio è nostro" disse Noah.
"Hai detto bene, vi aiutiamo e ciò vuol dire che siamo soci" disse Mad.
Iniziò un dibattito al riguardo, andammo per votazioni e alla fine Mila e Charles andarono nella sala riunioni per scrivere una specie di contratto.
Si, avevamo una sala riunioni, una stanza per noi dove poter parlare del locale, del menù ecc.
"Prima di fare il contratto devo sapere chi farà parte del locale" disse Mila "io, Char, Lili, Mila, Barbara, John, Noah, Cas, Cole, Charles, Bryce, Max" aggiunse Mila fermandosi dopo aver guardato Logan.
"Per me non ci sono problemi, capisco che è un'attività importante per voi, non dovete dispiacervi se non mi menzionate" disse Logan sorridendo.
"Puoi lavorare con noi, ci mancherebbe ma Derek no" rispose Cole.
Lo guardai sgranando gli occhi.
"Come mai? Avete litigato?" chiese Logan.
"No, è che noi non lo conosciamo molto bene" rispose Cole facendo spallucce.
"C'è un posto per me?" disse Dylan sbucando dal nulla.
"Tu potresti organizzare gli eventi" disse Cas.
"Se mio fratello è d'accordo" sussurrò Dylan.
"Devi anche dare una mano in cucina" disse Cole.
"Ci sto" rispose alzando la mano per battere il cinque a Cole.
"Comunque non posso accettare, puoi sicuramente capirmi, faresti lo stesso se fossi nella mia situazione, poi è un casino perché c'è anche Muriel quindi lasciate stare! Passerò spesso però per mangiare gratis" disse Logan ridendo.
I ragazzi risero, lo ringraziarono per la comprensione e continuarono a dire che Logan era il benvenuto.
Charles e Mila andarono via.
"Io vado, devo incontrarmi con la mia ragazza, ci vediamo stasera?" chiese Logan.
Annuimmo e lui andò via.
Migliorammo il locale cambiando un po' l'arredamento.
"Abbiamo appeso il contratto nella sala riunioni" disse Mila.
"Ragazze, dobbiamo andare, abbiamo l'appuntamento per le unghie" disse Barbara, capimmo che erano pronti i volantini.
Salutammo i ragazzi e andammo pure noi.
Erano fatti per bene, molto belli, si notava che erano stati fatti con impegno.
Iniziamo a spargerli per la nostra città e anche al di fuori.
Ritornammo ognuno a casa propria per iniziare a prepararci e la sera ci ritrovammo tutti in piazza.
Lungo le strade c'erano tantissimi chioschi che riguardavano la cultura di vari paesi, avevano allestito un luna park e le strade erano pieni di lucine.
Con la scusa di andare a prendere da mangiare, distribuimmo i volantini anche a chi era dall'altra parte del bancone in modo tale da distribuirli alla clientela.
Ci sedemmo ad un tavolo e mangiammo mentre per strada sfilarono con l'abbigliamento tipico dei propri paesi, ballando, cantando.
"Grazie per ciò che state facendo" disse Cole.
Lo guardammo aspettando che lui continuasse la frase.
"Pensavate che non l'avremmo mai scoperto?" chiese John tirando dalla sua tasca uno dei volantini del locale.
"Non dovete ringraziarci, per i soci questo ed altro" disse Barbara guardando Noah.
Ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto e ancora una volta, dall'altra parte, nessuno parlò, sentii solo sospiri agitati e nuovamente la chiamata venne interrotta.
Mad mi fece scaricare un'applicazione che consisteva nel mostrare il numero di chi utilizzava l'anonimo. Dovevamo aspettare però un bel po'.
"Sorpresa" urlò una voce al mio orecchio.
Fu davvero una sorpresa vedere Ashleigh, l'abbracciai forte e nel frattempo realizzai.
Ashleigh era mia cugina, da bambine eravamo inseparabili ma poi abbiamo preso strade diverse. Era appassionata di recitazione e decise di fare vari corsi a Madrid dove grazie ad una sua conoscenza iniziò a crescere in ambito lavorativo. Era la figlia di mia zia che viveva nella nostra città, mi spiegò che si era presa un periodo di pausa e che era al corrente di ciò che mi era capitato con Kevin.
Mi arrivò una notifica con su scritto che potevo visualizzare il numero, tutti si avvicinarono per scoprire chi fosse.
"Parli del diavolo e spuntano le corna" disse Mila, era il numero di Kevin.
Cercammo tutti di capire il motivo della chiamata ma poi decidi di mettere il telefono in tasca e godermi la festa.
"Ehi, ciao! Che fate?" chiese KJ avvicinandosi.
"Ehi rosso" disse Ashleigh.
"Non ci credo" sussurrò KJ sorridendo per poi correre ad abbracciarla.
Mi allontanai con Cole, salimmo sulla ruota panoramica e da lì si poteva vedere il mare.
"Dio quanto mi piaci" disse Cole spiazzandomi.
Lo guardai e mi avvicinai per baciarlo.
"Che ne dici di uscire con me domani sera?" chiese tenendomi per mano.
"È un appuntamento?" chiesi.
Cole annuì sorridendo.
"D'accordo" risposi stringendo la sua mano.
Scendemmo dalla ruota e mentre Cole andò a prendere da bere io raggiunsi gli altri ma un messaggio mi bloccò.
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Scrivimi quando arrivi a casa!
FanfictionUna famiglia si trasferisce in città con l'intento di dimenticare il passato e iniziare una nuova vita ma sarà molto difficile ripartire. Iniziano a crearsi nuovi gruppi, nuove amicizie. I ragazzi del paese riusciranno a superare gli ostacoli che l...