Pausa ⏸

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Mi svegliai presto per prepararmi con calma ed essere puntuale, John mi diede un passaggio e arrivati in azienda salimmo al terzo piano, Alvaro stava uscendo dal suo ufficio e lo salutammo trattenendoci nel corridoio.
"Buongiorno, stavo per venire a salutarvi tutti. Lili, giusto? Come ti senti? Mi hanno avvisato della tua caduta" disse guardando i piccoli graffi che avevo ancora in viso.
"Va molto meglio, il dolore è diminuito" risposi sorridendo.
"Mi fa molto piacere, andiamo nel mio ufficio, vorrei mostrarvi cosa ho pensato" disse facendoci strada.
Entrammo, John chiuse la porta e Alvaro ci spiegò tutto ciò che poi dovevamo riportare ai dipendenti, ci fornì degli attrezzi utili e ci disse che potevamo contare su di lui.
A John arrivò una notifica, prese il cellulare e ci guardò "È Bryce, sono tutti allo studio" disse.
"Allora andate, sapete cosa fare" rispose Alvaro sorridendo.
Scendemmo verso il garage ed entrammo in macchina.

Una volta arrivati allo studio, ci presentammo e spiegammo i nostri ruoli, io segnai su un taccuino le taglie per le divise mentre Cole organizzò i turni, i giorni di riposo e John spiegò in modo approfondito il loro ruolo.
"Vorrei precisare una cosa, il vostro compito è lavorare e il lavoro non è una perdita di tempo" disse John.
"Ovviamente farete delle pause e mi occuperò personalmente di creare uno spazio relax dove potrete rilassarvi" aggiunsi guardando tutti.
Un signore alzò la mano dopo che finii di parlare, come per chiedere il permesso di dire qualcosa.
"Dato che sta iniziando a fare un po' freddo, potreste aggiungere una piccola stufa?" chiese timidamente.
"Ma certo" risposi sorridendo.
"Lili, lo scatolone di Alvaro, parla tu" sussurrò Bryce.
Guardai John che annuì così uscii per andare a prendere l'occorrente. Cole era fuori, aveva una sigaretta tra le labbra e lo sguardo un po' perso.
"Va tutto bene?" chiesi avvicinandomi.
Cole annuì senza nemmeno guardarmi.
"Cosa c'è che non va Cole? Dovevamo dirci tutto, no?" chiesi abbracciandolo.
Non ricambiò, fece un ultimo tiro e buttò via la sigaretta.
"Ho avuto una discussione con i miei quando sono tornato a casa ieri sera, non mi chiedere altro, non mi va di parlarne" disse guardandomi.
"D'accordo" risposi allontanandomi.
Percepii la sua agitazione ed era meglio non fare altre domande per non spingerlo a reagire male.
Cole entrò e io prima di portare la scatola mi accertai che ci fosse tutto al suo interno.

Quando entrai vidi i ragazzi in disparte e gli altri che sussurravano tra di loro.
"Che succede?" chiesi.
"Stanno parlando del contratto" rispose Bryce.
Prendemmo posto tutti e quattro dietro la scrivania e appettammo la loro decisione.
"L'hai presa alla fine?" chiese John.
"No, dopo vado" rispose Bryce.
"Dove?" chiesi curiosa.
"A comprare la sigaretta elettronica, ho deciso di smettere con quelle normali" rispose Bryce "penso che dovresti provarla" aggiunse rivolgendosi a Cole che lo stava guardando.
"Penso che non me ne frega niente di ciò che pensi" rispose Cole spiazzando tutti.
"Hai qualche problema con me?" chiese Bryce.
"Cole, Bryce ti ha dato solo un consiglio non c'è bisogno di attaccarlo così" disse John.
Cole sbuffò senza guardare in faccia nessuno.
Notammo che gli altri avevano preso la loro decisone, ci assicurammo che su quel foglio ci fossero la firma di tutti e dopodiché li chiamammo per memorizzare i nomi.
"Allora" sussurrai per poi prendere la prima scatola e mettermi avanti a loro "possiamo procedere" aggiunsi.
Passai per poi consegnare a loro dei cellulari "c'è già una sim incorporata all'interno, d'ora in poi questi saranno i vostri cellulari, potrete creare un gruppo per il lavoro, per conoscervi meglio, chiamare i vostri cari, chi volete, ormai è vostro ma non dovrà essere usato nelle ore lavorative se non per chiamarci se si presentasse un problema" dissi mentre loro si guardarono increduli.
Dopo aver consegnato i cellulari passai all'altra scatola e consegnai ad uno di loro un foglio.
"Queste chiavi sono delle copie di un appartamento a pochi passi da qui, su questo foglio che l'indirizzo, ha 4 piani e avete ovviamente libera scelta su quale parte posizionarvi. Ad ogni piano c'è una cucina, nella dispensa e nel frigo troverete già un paio di cose. Potrete accedere da ora, avrete tutto l'occorrente, coperte, lavatrici, piatti, bicchieri, asciugamani, detersivi e tutto il materiale per tenere la casa in buone condizioni, " dissi guardando un po' tutti.
"Posso portare mio figlio?" chiese una donna.
"Potete fare ciò che volete, l'importante è che andiate d'accordo, io non sono nessuno per dirvi ciò che dovete fare con i vostri soldi ma almeno posso dirvi ciò che penso, ed è che questa potrete considerarla come una base su cui appoggiarvi, mettendo i soldi da parte potrete acquistare una vostra casa che sicuramente sarà meglio di quell'appartamento poiché avrete un vostro spazio ma per far sì che questo accada bisogna lavorare, sul posto di lavoro dovrete lasciare da parte i diverbi, le amicizie, l'affetto e i problemi che vi affliggono al di fuori del lavoro" rispose Bryce.
Gli altri annuirono e prima di andar via segnammo su due fogli i loro numeri di telefono e a chi corrispondevano, uno lo tenemmo noi e un altro lo dammo a loro.
"Vi chiameremo per mostrarvi il locale, per il momento potete andare" disse John.
E tra espressioni serie, sorridi e lacrime di gioia ci salutammo.

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