Inizia la missione.

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                                 BARBARA
Mad contattò il gruppo per comunicarci che non si sarebbe presentata in azienda, aveva la febbre e le vertigini così andai io al suo posto insieme a Lili.
Indossai una gonna marrone, un body bianco a maniche lunghe e delle scarpe col tacco, applicai sul mio viso un trucco leggero, passai la piastra e uscii prendendo la mia borsa.
Presi un taxi e una volta arrivata in azienda aspettai Lili su una delle poltrone che c'erano sul nostro piano, mi guardai intorno pronta ad alzarmi nel caso arrivasse.
"Buongiorno" disse Dylan salendo le scale.
"Ciao" risposi senza aggiungere altro.
Si sedette su una poltrona accanto la mia e mi guardò.
Evitai il suo sguardo, aprì la bocca per dire qualcosa ma il suono della mia suoneria lo bloccò.
"Ehi Roger, come stai? È da un bel po' che non ti sentivo" dissi rispondendo alla chiamata.
"Ehilà, ho avuto problemi di salute, adesso va un po' meglio e pian piano sto cercando di tornare alla vita di prima, che ne dici di riprendere gli shooting?" chiese.
"Ehm...veramente sono cambiate un po' di cosa..io adesso lavoro in azienda" risposi alzandomi mentre sentii lo sguardo di Dylan addosso.
"Ah, wow beh è fantastico. Non riesci a trovare un po' di spazio? Ci piacerebbe ripartire proprio con te, dopotutto sai benissimo che a me e al team farebbe piacere lavorare con te" disse.
"Ti tengo aggiornato, appena trovo un po' di tempo ti chiamo" risposi sorridendo.
"Aspetto la tua chiamata allora, buona giornata cara" disse con un tono felice.
"Grazie, anche a te Roger" risposi staccando.
"È il tipo che ti faceva le foto, vero?" chiese.
Ignorai la sua domanda ritornando al mio posto.
"Riprenderai a fare servizi fotografici?" chiese.
Non risposi, guardai l'orario e mi alzai per poi scendere le scale.
"Barbara!" urlò chiamandomi più volte.
Non mi voltai e dopo aver fatto l'ultimo gradito me lo trovai avanti, appoggiato all'ascensore.
"Possiamo parlare adesso?" chiese avvicinandosi.
"No" risposi lasciandolo lì e andando verso Lili che vidi fuori dall'azienda.
Era bellissima, indossava un vestitino verde scuro, le stava benissimo e non potevano mancare le scarpe col tacco.

Arrivammo allo studio in anticipo, restammo a parlare finché Miranda e Collins bussarono alla porta.
Il nostro approccio con Miranda era professionale, lei ci riempì di complimenti da Miranda quel giorno.
"Vorrei che all'ingresso ci fosse posizionata una lavagna con su scritto i tavoli assegnati, per non creare disordine la sera stessa, ho portato la lista" disse cacciando un foglio dalla borsa per poi metterlo sul tavolo "ovviamente per "lavagna" non intendo quelle che si usano a scuola, scritte stampate, insomma cose chic" aggiunse sorridendo.
Parlammo dei colori per quando riguarda la sala, il tavolo.
"Inoltre approfittando della zona, ci piacerebbe che il menù fosse tutto di mare, è possibile?" chiese.
"Mh certo ma per essere precisi sulla questione io direi di organizzare un altro appuntamento, così può parlare direttamente con chi si occupa del menù, sapranno consigliarvi le giuste portate nel caso ci sono dei dubbi" rispose Lili accavallando le gambe e a Collins cadde lo sguardo proprio in quel momento, Miranda lo notò e percepii il suo nervosismo da come lo guardò, anche se cercò di nasconderlo.
"Volentieri, è possibile incontrarli domani? Sarò impegnata gli altri giorni con le prove dell'abito e tutto il resto" rispose.
"Certo, nessun problema, lo comunicherò e le mando l'orario tramite email" dissi sorridendo.
"Perfetto allora" risposi alzandomi per aprir loro la porta.
Miranda ci salutò stringendoci la mano sorridendo mentre Collins si limitò ad un sempre "arrivederci".

Una volta arrivati in azienda radunammo tutte in sala riunioni per parlare della situazione.
"I ragazzi non devono sapere nulla altrimenti manderanno tutto all'aria, andiamo avanti con il piano" disse Mila.
"Sempre con molta calma, ricordiamoci che di mezzo c'è una gravidanza" rispose Lili.
Sentimmo la voce dei ragazzi e Char cambiò argomento prima che la porta si aprì.
"Sapevamo di trovarvi qui, di cosa parlate?" chiese Noah entrando con gli altri ragazzi.
"Di una serata tra noi per provare dei prodotti di bellezza" rispose Mila sorridendo.
"Interessante" sussurrò Cas.
"Era nel tuo ufficio" disse Cole porgendo una piccolissima scatola con un fiocco rosso "non l'ho aperta" aggiunse guardandola.
Lili la aprì e all'interno trovò un bigliettino.
"Ti ho vista stamattina ed eri bellissima, firmato M.C." sussurrò Char leggendo al suo posto.
In stanza ci fu silenzio ma gli sguardi parlavano, come ad esempio quelli che si scambiavano i ragazzi probabilmente chiedendosi chi fosse stato a scrivere quel bigliettino.
"Vi va una cioccolata calda?" chiese Char improvvisamente "a me si" aggiunse sorridendo.
"Vado a prenderla io, né approfitto per prendere un po' d'aria" rispose Cole.
"Vengo con te" disse Noah ma alla fine tutto i ragazzi andarono con lui, aveva bisogno di sfogarsi e realizzare che Lili non c'entrava nulla in quella situazione.
Cercammo di tranquillizzarla, i ragazzi tornarono dopo un bel po' e l'argomento si aprì di nuovo.
"Io continuo a portare avanti la mia tesi" disse Charles.
"Cioè?" chiese Dylan.
"Chi è la persona che ti ha visto stamattina? Inoltre firmato M.C. chi potrà mai essere se non Matthew Collins?" chiese Charles guardando Lili.
In realtà il suo ragionamento aveva un senso, avevamo visto Collins ma tra i due non c'era stata una conversazione, non aveva avuto modo di parlare con Lili magari per non ricadere nella tentazione.
"Aspetta che lo vedrò" disse Cole con sguardo fisso sul tavolo "avrà bisogno delle stampelle per camminare" aggiunse.
"Dobbiamo avere altre prove" disse Dylan.
"Di che tipo? Non verrà mai di persona" rispose John.
"Magari verrà domani allo studio, Miranda...ovvero la sua futura moglie, vuole discutere con voi per quanto riguarda il menù, non c'è bisogno che ci andiate tutti ma almeno due di voi si" dissi.
"Io ci sarò" rispose Cole.
"Non se parti già con l'idea di spaccargli la faccia" disse Bryce.
"Andremo io e Max, verranno anche Barbara e Lili! Cole, in tua presenza Collins non commetterebbe mai un passo falso" rispose Charles.
"Per me va bene" rispose Max annuendo.
"Una domanda, vestite così dovete andare da qualche parte?" chiese Noah.
"Avevo pensato di portare sulle ragazze sul set dove si svolgono i servizi fotografici però abbiamo deciso di rimandare, non sarebbe lo stesso senza Mad" risposi.
"Strano...dato che stamattina hai ricevuto la proposta" disse Dylan pensando di mettermi in difficoltà.
"In realtà stamattina ho ricevuto la chiamata di Roger ma ieri sera lo staff mi aveva già chiamata per vederci qualche volta. Al telefono Roger si riferiva ad uno specifico shooting mentre ciò che avevamo pensato noi ragazze erano delle semplici foto tra amiche. Sul set posso andarci quando voglio, non ho bisogno di fissare un appuntamento, per me la porta è sempre aperta, lì tutti si mettono a disposizione e questo perché? Perché rispetto tutti, peccato che il rispetto reciproco non sia da tutti" risposi guardandolo con aria di sfida.
"Bene...io direi di lasciarvi da soli così potrete parlare del menù, buon lavoro" disse Lili alzandosi e portandomi via.
Uscimmo lasciando i ragazzi in sala riunioni.
Dato che non avevamo cose importanti da fare decidemmo di andare a trovare Mad.

Prendemmo qualcosa da mangiare e pranzammo tutte insieme, Mad rimase sul divano per tutto il tempo con una coperta pesante addosso poiché diceva di sentire freddo.
"Sarà stato quel bagno al mare, io ho un po' di tosse" disse Char mangiando la pasta.
In effetti si poiché anche Lili e Mila avevano lo stesso problema di Char mentre io ero un po' raffreddata.
"Non dovevate venire qui però, non vorrei che anche voi vi sentiste male" rispose Mad coprendosi bene.
"Non importa" rispose Lili.
"Preparo una bella tisana calda" disse Mila andando verso la cucina.
Passammo il pomeriggio a casa sua e la sera, verso orario di cena quando tornarono i suoi genitori, andammo via.

Cenai con la mia famiglia dopodiché salutai e andai in camera. Spensi la luce e aprii il mio "sgabuzzino" che in realtà era un piccolo spazio dove conservavo i miei album fotografici, iniziai a sfogliarne uno con la copertina rossa, all'interno c'erano solo foto con Dylan fatte durante i nostri viaggi oppure sui set. Chiusi subito quando provai una sensazione strana e per non piangere lo misi subito sullo scaffale dov'era prima.
Accesi un bastoncino d'incendio e cercai di fare meditazione per rilassarmi un po' nonostante l'orario poiché non ero nelle condizioni di poter dormire
Dopo aver finito entrai subito nel letto, sotto le coperte e senza prendere il cellulare come facevo di solito, chiusi gli occhi e cercai di riposare.

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