"Non dovevi, io sto bene ho solo bisogno di camminare un po', tutto qui" disse camminando a braccia conserte.
"Non mentire con me, sfogati, dimmi ciò che senti dentro in questo momento" dissi per poi tranquillizzarla.
"Mi sento uno schifo, dopo tutto ciò che ho detto a Travis non mi sono nemmeno scusata, è una situazione imbarazzante. Mentre parlavo con lui stasera mi ha detto che sono una persona che non ha rispetto per gli altri ed è vero Lili, l'ho usato, ho giocato con i suoi sentimenti solo per far ingelosire John e non è la prima volta, lo feci anche con Cole con l'unica differenza che lui non provava nulla per me ma è comunque una cosa sbagliata. Ho detto a John che mi piace e ogni volta che vuole parlarmi scappo, non lo lascio nemmeno parlare e anche questo è sbagliato. Ha ragione Travis, sono egoista e non sono in grado di stare con qualcuno, dovrei cambiare" disse per poi piangere.
"Mad, Travis è arrabbiato e lo saresti anche tu se fossi nei suoi panni. Certe volte quando si ha quello stato d'animo si esagera con le parole e sono sicura che determinate cose non le pensa davvero. Non devi cambiare per nessuno, le persone ti vogliono bene per ciò che sei e se tu provassi a cambiare è come se indossassi una maschera, pensa quanto sarà difficile essere qualcun altro che sia l'opposto di te" risposi asciugandole le lacrime "dovresti ascoltare John, altrimenti non riuscirai a sapere se è corrisposto o meno e se non va non buttarti giù, sei forte e crollare non fa parte di te, sarà un periodo difficile ma ti rialzerai e ricordati che non sarai mai sola, mai Mad" aggiunsi mettendomi una mano sul cuore.
Mi abbracciò e solo quando si tranquillizzò completamente avvisai le ragazze.
Prendemmo un taxi, accompagnai Mad e poi mi feci fermare a casa mia.
Quando entrai notai che avevano da poco finito di mangiare, mio padre e Gregg erano sul divano mentre mia madre e Bethany stavano mettendo in ordine i piatti puliti.
Feci un saluto generale e salii in camera.
Dopo essermi struccata e aver messo il pigiama chiamami Mad per assicurarmi che stesse bene.
Mi disse che non era sola, a casa c'erano i suoi genitori e la situazione era più o meno migliorata.
"Vado a farmi un bagno con i sali e poi mi metto a letto" disse per poi salutarmi e staccare.
Scesi al piano di sotto per dare la buonanotte a tutti, John era appena arrivato e solo in quel momento scoprii che George era nella sua stanza.
Passai a salutarlo per poi andare in camera mia.
Spensi la luce e mi misi sotto le coperte, presi il cellulare per rispondere nel gruppo con le ragazze e quando lo posai ricevetti un messaggio.
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Scrivimi quando arrivi a casa!
FanfictionUna famiglia si trasferisce in città con l'intento di dimenticare il passato e iniziare una nuova vita ma sarà molto difficile ripartire. Iniziano a crearsi nuovi gruppi, nuove amicizie. I ragazzi del paese riusciranno a superare gli ostacoli che l...