Bacio fu.

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La donna iniziò a dubitare sulla nostra amicizia con Charlotte poiché vide le nostre espressioni confuse.
"Io e la mia amica abbiamo avuto una discussione e lei ovviamente non mi ha detto che sarebbe andata via ecco perché siamo rimaste un po'...senza parole, non eravamo a conoscenza di tutti questi mesi di lontananza" rispose Mila sistemando la situazione "io sono venuta qui per chiarire la situazione e onestamente non ce la faccio a portarmi questa cosa dentro. Sa per caso dove sono andati temporaneamente?" chiese.
La signora sembrò ancora titubante e io per rassicurarla le feci vedere delle foto che avevamo con Char.
"Non sappiamo dove alloggiano, non ci hanno lasciato nemmeno il numero di telefono" rispose.
Improvvisamente Mila si girò di spalle e si sedette sul gradino con le mani avanti al viso.
"Tranquilla, risolveremo la situazione" sussurrai abbracciandola mentre lei iniziò a piangere per finta.
"Come faccio ad essere tranquilla con questa questione in sospeso? Come faccio?" chiese.
Il pianto di Mila era per testare ciò che diceva la signora ma lei davvero non aveva nessuna informazione su dove fosse Char e la sua famiglia.
"Grazie lo stesso, potrebbe avvisarvi nel caso sapesse qualcosa?" dissi.
La signora ci diede una matita ed un blocchetto dove Mila segnò il suo numero.

Ci allontanammo e per tutto il tragitto cercammo di ricordare se Char ci avesse parlato di un posto ma fino a casa di Mad non trovammo nessuna risposta.
Barbara e Cas erano già arrivati e li mettemmo al corrente su ciò che avevamo scoperto.
Decidemmo di mettere da parte i diverbi e di invitare anche i ragazzi, la situazione di Char era molto più importante.
Quando i ragazzi arrivarono li aggiornammo su tutto e loro non capirono la parte più importante.
"È andata via per tutto questo tempo?" chiese Bryce.
"È andata via per nove mesi ovvero per la durata della gravidanza" risposi.
I ragazzi si guardarono.
"Nessuno sa nulla?" chiese Barbara.
"A me ha detto ciò che avete sentito quando ho messo la chiamata in vivavoce, non sapevo che sarebbe stata via così tanto e nemmeno della casa in affitto, prima ho provato a chiamarla per sapere come si sentisse e non era raggiungibile" rispose Max.
"Ok quindi già sappiamo qualcosa in più" disse Mad guardandomi.
"Cioè?" chiese Noah.
"Cioè che Max non deve cercarla! Ciò che penso è che Char non ha parlato con noi per non farci sospettare mentre a te ha raccontato che non si sentiva bene e tutto il resto per rassicurarti per dopo, aveva già programmato tutto ciò" rispose Mila.
"Non ho ancora capito" rispose Charles.
"Già che Char non parlasse da un momento all'altro con noi doveva essere un campanello d'allarme, dovevamo capirlo in quel momento che stava per succedere qualcosa e non penso sia di sua volontà" risposi.
"Ma adesso come facciamo a sapere dov'è?" chiese Cole.
"Facciamo? Voi non dovrete fare nulla, Char non ha comunicato a Max dove stesse andando, in chiamata ha detto anche che Max non doveva andare con lei per non aggravare la situazione è questo penso lo pensasse davvero perciò lasciate risolvere le cose a noi" rispose Barbara.
"No. Non esiste" rispose John.
"Invece si. Staremo sempre in contatto con voi" rispose Mad.
I ragazzi insistettero e nel frattempo io mi allontanai poiché il mio telefono squillò, era un numero privato.
"Lili, sono Morgana, ti sto chiamando da un telefono pubblico" disse.
Ero così felice di sentirla ma lei mi disse che aveva poco tempo poiché aveva inserito la moneta per chiamare.
"Non so dirti l'indirizzo preciso ma vedo una casa in campagna, prima di arrivare lì ci sono delle stradine strette, dovete imboccare quella che ha al lato un fioraio, prima c'è una rotonda e al centro una statua con un un cavallo alato, fate delle ricerche su questa statua così riuscirete a risalire alla città" disse parlando velocemente.
"Grazie Morgana, tu come stai?" chiesi.
"Abbastanza bene, tu devi essere forte Lili, mi raccomando, auguri per il vostro nuovo lavoro ve lo merit.." in quel momento la linea cadde.
Tornai dagli altri e comunicai ciò che mi disse Morgana, riuscimmo a risalire alla città grazie a delle informazioni trovate su internet.
"Si trova a due ore da qui" disse Mila mettendosi gli occhiali.
"Perfetto, dobbiamo partire il più presto possibile" rispose Barbara.
"Si ma prima dobbiamo pensare ad un piano, non possiamo andare lì ed essere dirette" dissi.
"Almeno due di noi verranno con voi" disse Max.
"Potreste davvero peggiorare la situazione, fidatevi di noi" disse Mad.
Ne parlammo molto, cercammo di trovare una scusa efficace per riuscire nel nostro intento e nel frattempo ordinammo le pizze.

A tavola si parlava molto di Max, della sua voglia di scoprire il sesso della creatura.
Qualcuno bussò alla porta e Mad sorpresa si alzò.
"Aspetti qualcuno?" chiese Mila.
"Non che io sappia" rispose avvicinandosi alla porta.
"Ehi, passavo da queste parti e ho pensato di venire a salutarti, come stai?" chiese una voce nota.
"Io sto bene, vieni ci sono anche gli altri, abbiamo ordinato le pizze ma io non ce la faccio a mangiarla da sola, ho mangiato una busta di piantine intera prima che arrivassero gli altri" rispose Mad in lontananza.
Non sentimmo più nulla per un paio di secondi.
"Per chi non lo conoscesse lui è Travis, e loro sono i miei amici" disse Mad.
Travis salutò tutto uno per uno e poi prese posto accanto a Mad, Max continuò il suo discorso mentre noi lo ascoltammo attentamente.
Mila avvicinò la sua sedia per poi abbracciarmi forte.
"Come stai? Sii sincera nella risposta" sussurrò a bassa voce che anch'io feci fatica a capire ciò che stesse dicendo.
"Sto bene" risposi sussurrando per poi accarezzarle dolcemente la guancia "devo andare in bagno" aggiunsi avvicinandomi al suo orecchio.
"Sopra a destra se non sbaglio" rispose sorridendo.

Quando uscii continuai a salire le scale per poi arrivare sulla terrazza, la porta era aperta e il mio sguardo si fermò sul letto ritorno dove Cole mi baciò dopo aver litigato al suo compleanno.
Ebbi un senso di solitudine, guardai quel panorama mentre cercai di trattenere le lacrime.
Si vedevano le luci della città, da piccola mi incantavo nel vederle, davano un senso di magia, mi piaceva pensare che erano dei brillantini che di sera cadevano sulla città e restavano lì ferme per rendere il tutto colorato.
"Ehi, come va?" chiese Bryce appoggiandosi alla ringhiera come me.
"Bene, tu che ci fai qui?" chiesi.
"Giù stanno litigando e mi secca ascoltarli quindi sono salito qui per stare da solo a fumare" rispose sorridendo.
"Vado" sussurrai ma lui mi bloccò.
"Non devi, ci facciamo compagnia a vicenda" rispose sorridendo.
Ci ritrovammo a parlare del gruppo e Bryce si aprì.
"Per me siete tutte delle sorelline e anche per gli altri ma probabilmente non lo ammetteranno mai, soprattutto Noah" disse per poi fare una risata "seriamente, anche lui è andato contro Cole quando ha saputo cosa ti ha detto e tu sai benissimo quanto Noah sia legato a lui, ha fatto lo stesso anche Max e gli altri, se al tuo posto ci fosse stata Barbara o qualcun'altra di voi sarebbe stato lo stesso. Perché io sono del parere che l'amicizia tra maschio e femmina esiste e il nostro gruppo ne è la prova" aggiunse.
Sorrisi e lo abbracciai forte, mi veniva da piangere ma cercai di trattenermi.
"È qui la festa?" chiese una voce alle nostre spalle.
Max si avvicinò sorridendo.
"Tra poco arriveranno gli altri, Mad ha trovato delle piccole mongolfiere con la candela e stanno per portarle su" aggiunse.
Ci raggiunsero gli altri, accendemmo le mongolfiere per poi lasciarle volare in alto, probabilmente avevamo tutti un solo desiderio, quello di trovare Char.
Charles si avvicinò a Mila, Dylan baciò Barbara mentre Travis abbracciò Mad.
Cas, Noah, Bryce, John e Max si allontanarono per lasciare me e Cole da soli ma non successe nulla.
"Bacio! Bacio" urlarono Mila e Barbara contemporaneamente per stuzzicare John.
E quando Travis allungò le mani suoi fianchi di Mad e si avvicinò lentamente a lei, notai lo sguardo di John fisso su di loro con un'espressione seria.
"Guardate una stella cadente" urlò Noah indicando e attirando l'attenzione di tutti "l'avete vista anche voi? No? Beh peccato" aggiunse facendo spallucce.
Era una scusa ma Travis si decise e tra i due bacio fu, accompagnato dagli applausi di Mila e Barbara.
John smise di guardarli, si voltò dall'altra parte e iniziò a parlare con Max della serata.
"Cole, dobbiamo andare" sussurrò Dylan per poi guardarmi.
Cole annuì senza chiedere il motivo "ciao a tutti" disse.
Io non risposi, gli diedi le spalle e continuai a guardare le luci della città.
"Giù ci sono dei tramezzini al salmone e maionese e anche un mix di mini pizzette" sussurrò Mila abbracciandomi da dietro.
Le sorrisi e scendemmo al piano di sotto.
Restammo un po' insieme e dopo un po' ci raggiunsero anche Barbara e Mad.
Io e John tornammo a casa verso le due, salimmo le scale in punta di piedi per poi dividerci e andare ognuno nelle proprie stanze.

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