Un po' di serenità

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Il giorno seguente mi preparai velocemente come se avessi le ore contate, scesi al piano di sotto e John mi stava aspettando per andare in azienda.
Ci andai poiché mia madre aveva avuto un imprevisto con una sua cliente e io ne approfitta per incontrare le ragazze prima di andar via.
Ci ritrovammo tutte nello studio di Mad e le abbracciai tutte forte, piansero e la situazione coinvolse anche me.
"Non vado via per sempre, mi servono dei giorni per cambiare aria" dissi asciugandomi le lacrime.
"Ti vogliamo bene" disse Barbara con gli occhi lucidi, formarono un cerchio intorno a me e in quel momento mi sentii davvero amata, ero così fortunata ad averle come amiche.
Le ragazze insistettero per prendere dei tè caldo alla macchinetta e ci ritrovammo sedute sulle poltroncine accanto ai distributori automatici.
"Ehi, cosa mi consigliate? Caffè o tisana?" chiese Dylan avvicinandosi per poi voltarsi alle sue spalle "Cole, dammi una monetina poi te la ridò" disse contando i soldi che aveva sul palmo della mano.
Cole si avvicinò a Dylan che si trovava a pochi passi da noi mentre io parlai con le ragazze dei viaggi che dovevamo fare insieme.
"Cosa fate qui? Perdete tempo anziché lavorare?" chiese Noah.
Squillò il mio cellulare, mia madre mi chiamò e io mi allontanai per rispondere. Aveva preso il borsone e lo zaino e mi stava aspettando fuori l'azienda, presi la mia giacca e la borsa nello studio di Mad e mi avvicinai alle ragazze per salutarle con dei baci sulle guance.
"Dove vai?" chiese Noah.
"Non penso di dover dare delle spiegazioni a nessuno" dissi soddisfatta di aver mandato quella frecciatina "buon lavoro" aggiunsi per poi andar via.
Scesi di corsa le scale poiché l'ascensore era occupato e appena uscii corsi nella macchina di mia madre.

Arrivammo dopo due ore a causa del traffico, la prima cosa che facemmo era controllare le prese e azionare tutto come ad esempio il frigo, facemmo una prova generale e uscimmo per fare la spesa.
Girammo per il paese e ogni due secondi ci fermammo a chiacchierare con le persone del posto, erano tutti sorpresi di vederci chiaramente in senso positivo.
Ero contenta di stare lì, ci andavamo spesso quando non ero ancora a conoscenza della situazione tra i miei genitori ed era bello perché eravamo una famiglia unita, fu lì che George imparò ad andare in bici, tra i vicoli stretti e numerose curve.
Precisamente era un borgo e per quanto fosse piccolo in realtà c'era un po' di tutto, soprattutto per quanto riguarda i negozi di abbigliamento c'era l'imbarazzo della scelta, molti erano fatti a mano e il prezzo non era nemmeno chissà quanto elevato.
"Per quando tempo vorresti stare?" chiese.
"Non ne ho idea" risposi.
"Mh...Sai io e Gregg avevamo in mente di fare una festa per far conoscere entrambe le nostre famiglie, pensi sia una bella cosa?" chiese.
"Per me la cosa migliore sarebbe fare una specie di festa che inizia con la conoscenza tra i parenti e finisce con la coperta del sesso del bambino dato che comunque dovreste dare anche a loro la notizia della gravidanza, giusto per coinvolgere tutti" risposi.
"Volete occuparvene voi o ci penso io?" chiese.
"Ho un'idea, lascio a te e Gregg l'incarico e io sarò di ritorno per la festa, fate con calma mi raccomando" risposi sorridendo.
Pensai che lasciando l'organizzazione a loro due ci sarebbe voluto più tempo soprattutto per la precisione di mia madre e la cura dei dettagli ed era una cosa a mio vantaggio poiché sarei rimasta di più.
"D'accordo" rispose mia madre e onestamente mi lasciò senza parole "allora io vado, mi raccomando per qualsiasi cosa chiamami" aggiunse abbracciandomi.
Annuii sorridendo tra le sue braccia.

Al piano di sotto c'era il soggiorno, la cucina è la sala da pranzo mentre al piano di sopra i bagli e le camere da letto, una matrimoniale che era dei miei, una di George e un'altra mia.
Restai tutto il pomeriggio a sfogliare i libri di ricetta che avevamo in libreria per decidere cosa cucinare a cena, a pranzo mangiai un panino al volo poiché volevo sistemare le cose nel mio borsone così da non farlo il pomeriggio.
Decisi di uscire per fare un giro per il posto e quando aprii la porta vidi Caitlyn. Restammo entrambe in silenzio realizzando il fatto che eravamo l'una di fronte all'altra.
"Ma allora è vero" sussurrò con un'espressione incredula "stavo per bussare" aggiunse.
"Non mi aspettavo di vederti, sono scioccata quanto te" dissi per poi abbracciarla forte.
"In effetti si. Non abito più qui ma sono tornata per il compleanno di mia madre che è stato ieri, sono qui da due giorni e quasi quasi andrò via quando te ne andrai anche tu così ti faccio compagnia se ti va" rispose sorridendo.
"Ma certo, sono davvero felice di vederti" dissi abbracciandola nuovamente.
"Facciamo un giro?" chiese.
Girammo tra quei vicoli stretti che tanto mi piacevano mentre lei mi raccontò di un po' di novità nella sua vita, l'attenzione si spostò su di me quando mi chiese perché avevo lasciato la città, per lei era ovvio che dovevo distrarmi da qualcosa.
Le spiegai la situazione sedute al tavolo di un pub, ascoltò le mie parole con attenzione e aspettò che finissi di parlare prima di dire la sua.
"Allora ho una missione da compiere, farti distrarre e preparati al tuo ritorno, quando lo rivedrai non ci starai molto male o almeno non piangerai come una fontana" disse mangiando gli anelli di cipolla nel suo piatto.
"Confido in te" risposi sorridendo.
"Piuttosto, non hai nessuno da presentarmi?" chiese.
"Mh non mi viene nessuno in mente" risposi analizzando i ragazzi che conoscevo "Bryce forse, è l'unico della comitiva single che io sappia" aggiunsi cercandolo sui social.
"Bel tipo" disse sfogliando le foto del suo account.
Facemmo una passeggiata prima di ritirarci.
"Oggi mia cara amica, il divertimento si concluderà in anticipo, riposati sarai sicuramente stanca. Dormi e recupera le energie che abbiamo bisogno di quelle per completare la missione" disse per poi abbracciarmi.
A pochi passi da casa mia c'era una discese ed era lì che abita Caitlyn.
Mi chiusi dentro e quando cacciai fuori il telefono notai tantissime chiamate perse da mia madre, la richiamai immediatamente poiché sarebbe stata capace di venire lì e rimproverarmi di persona.
Mia madre rispose immediatamente "ti sembra questo il modo Lili?" chiese, era furiosa lo si capiva dal tono di voce.
"Mamma rilassati, non puoi chiamarmi mille volte, sono venuta qui per svagarmi e non per stare seduta sul divano ad osservare il telefono aspettando una tua chiamata. Ero con Caitlyn, è venuta a trovarmi e abbiamo fatto un giro nel paese, abbiamo parlato molto e ci siamo fermate a mangiare al pub dopodiché siamo ritornate a piedi" risposi cercando in seguito di tranquillizzarla.
"Lili ero in pensiero, scrivimi gli spostamenti che fai così saprò dove andrai e starò tranquilla" disse per poi fare un respiro profondo.
"Mamma tranquilla, qui va tutto bene sarò spesso in compagnia di Caitlyn, voglio godermi questi giorni" risposi.
Mia madre mi fece le solite raccomandazioni e poi staccammo, sentii tanto la mancanza di Liebe e rimpiansi di non averla portata con me.
Mi sdraiai sul divano e cercai in tv qualcosa che attirasse la mia attenzione, mi fermai a vedere un film che mi incuriosì molto ma non finii di vederlo poiché mi addormentai.

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