Una festa in spiaggia

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Il mattino seguente.
Mia madre non era in casa, lasciò un biglietto sul tavolo;

"Tesoro dopo scuola vado direttamente allo studio in città, ci vediamo stasera. Gregg passerà a prendere George, dopodiché si fermerà un po' lì"

Bussarono di continuo alla porta, corsi ad aprire prima che la buttassero giù.
"Ti piace Cole" dissero contemporaneamente Mila e Cas.
"Cosa?" chiesi tirandoli in casa e chiudendo la porta.
"Ascolta, hai le patatine al formaggio? Sennò non mi concentro" disse Cas.
Cercai nella credenza e gli diedi la busta di patatine.
"Allora, ti abbiamo studiata da quando è accaduta quella cosa di John e Cole" disse Mila mettendo sul tavolo dei fogli, non si capiva nulla erano un misto tra schemi e scritte uno sopra l'altro, non c'era nemmeno un po' di spazio vuoto.
"Scusate ma che state dicendo?" chiesi confusa.
"Dopo aver scoperto la verità, tu hai iniziato ad odiare Cole e non negare hai sicuramente pensato a qualche vendetta" disse Mila.
"La domanda allora è, perché non hai pensato ad una vendetta contro John? La risposta non è ciò che adesso mi starai per dare, ovvero che è buono o cose del genere" disse Cas mangiando.
"La vera risposta è che ti sei sentita ferita da Cole, perché hai una cotta per lui ma non lo hai ancora capito, non lo hai ancora elaborato" aggiunse Mila aprendo il frigo e prendendo un po' d'acqua.
"Ecco perché hai perdonato John e non Cole, John ti ha ferita ma ciò che ha fatto lui non ti importa più di tanto perché per lui non provi nulla a differenza di Cole" continuò Cas.
"Ehm ok ragazzi voi siete fuori di testa" risposi ridendo.
"Dove sei stata?" chiese Mila.
Raccontai tutto e loro si guardarono per un secondo.
"Ti spiego cosa stai cercando di fare, tu vuoi sostituire i sentimenti che provi per Cole spostandolo per forza su un'altra persona" disse Cas.
"Ok adesso mi state facendo preoccupare sul serio, siete impazziti? A me non piace Cole" risposi guardandoli.
Il cellulare di Mila squillò.
"Ehi Charles" disse sorridendo "certo, ci saremo" aggiunse per poi salutarlo e terminare la chiamata "stasera le due classi che partiranno con noi in gita faranno una festa sulla spiaggia ed è stata invitata anche la nostra classe, ci saranno tutti e noi non possiamo mancare" disse facendo l'occhiolino.

Quando iniziai a prepararmi, mia madre tornò da lavoro.
"Tesoro mi ha chiamato Gregg, sta accompagnando George e si fermerà a cena, ci sarai?" chiese salendo le scale per arrivare in camera mia "oh già, la festa, mi ero dimenticata" disse sorridendo.
"Come lo sai?" chiesi.
"Gregg mi ha detto che John non poteva unirsi alla cena perché doveva andare ad una festa di classe, qualcosa del genere" rispose.
Mi disse che potevo andare tranquillamente, quando aprii la porta George e il signor Gregg stavano scendendo dalla macchina, salutai entrambi ed entrai nella macchina di Mila.
"Sei agitata?" chiese Cas.
"Charles mi ha chiesto se volevamo unirci a loro e per non sembrare scortese ho detto di sì, si tratta solo di sederci al tavolo insieme e chiacchierare" disse Mila.
"Tranquilla, non ti lasceremo sola" disse Cas guardandomi.
Quei due avevano davvero preso la questione sul serio.

Appena arrivammo, John fece segno con la mano, ci avvicinammo e Mila prese posto accanto a Charles mentre Cas mi spinse delicatamente e prese posto accanto a Mila così da farmi sedere accanto a Cole. Si parlava della gita.
"Scusate se disturbo" disse una ragazza avvicinandosi al nostro tavolo, era della nostra classe ma non ricordavo il nome "Lili? Posso parlarti un attimo?" chiese sorridendo.
Mi alzai e ci allontanammo dagli altri.
"Io mi chiamo Charlotte, sono in classe con te, sono seduta dietro Kevin e vorrei farti una domanda che riguarda anche lui. Ecco a me piace, da un bel po', vorrei sapere se tra voi c'è qualcosa perché in gita vorrei rivelargli ciò che provo" disse arrossendo.
"Non c'è assolutamente nulla, non sopporto la sua presenza quindi più andare tranquilla" risposi sorridendo.
Mi ringraziò timidamente per poi abbracciarmi, rimasi immobile, mi salutò e andò via.
Ritornai al mio posto mentre gli altri spettegolavano su Charlotte.
"Una volta arrivati in paese mi abbandonerete, in ogni gita che facciamo insieme la tradizione è questa...Charles prima si allenava anche in gita ma stavolta sicuramente passerà il suo tempo con Camila, John cercherà un posto tranquillo per liberarsi dal suo stress, mentre Cole sicuramente cercherà da rimorchiare" disse Noah.
"Ma non stai con Madelaine?" chiese Cas guardando Cole.
"Amico, ciò che succede in gira, resta in gita" rispose Cole facendo una piccola risata.
"È un dato di fatto, in un posto che non conosci ti senti libero di fare ciò che vuoi ma quando ritorni nella tua città le cose tornano come prima e anche tu, ecco perché ciò che si fa in gita resta lì" disse Charles, si accorse che Mila lo fulminò con lo sguardo "eccetto per me che mi comporterò bene" aggiunse.
I ragazzi risero.
Vidi Kevin in lontananza.
"Va tutto bene?" chiese Mila sorridendo.
Cas si avvicinò per guardare nella mia stessa direzione, capì che guardavo Kevin e anche gli altri si girarono per guardarlo.
"Andiamo a prendere qualcosa da bere" disse Mila prendendomi delicatamente per il braccio.
Ci sedemmo sui sgabelli del bancone mentre restammo a parlare di Kevin.
"Kevin non è cattivo, non ne può più e la rabbia lo sta divorando ma è un bravo ragazzo" disse Charlotte unendosi a noi.
Aveva ragione.
Anch'io avevo sofferto, una persona a furia di incassare dispiaceri inizia a trasformarsi, tutti hanno un limite. Io ad esempio, nella vecchia scuola, ero timida e non parlavo con nessuno finché non ci fu la goccia che fece traboccare il vaso ma grazie a quello ho imparato a difendermi. A differenza di Kevin però, non mi intromettevo nei fatti altrui e soprattutto non me la prendevo con le persone sbagliate.
"Lirt! Mila! Correte i professori hanno creato un gruppo e hanno mandato una lista, non volete sapere con chi starete in camera?" urlò Cas facendo segno di avvicinarci.
Si unì anche Charlotte per ascoltare.
"Non si carica cazzo" disse John aggiornando di continuo.
"Buonasera compagne di stanza" disse una voce alle mie spalle.

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