Un conto salato..

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Quando aprii gli occhi Cole era già sveglio da un po', rimase a guardarmi con gli occhi lucidi mentre mi accarezzò dolcemente i capelli.
"Mi piacerebbe restare ancora qui con te ma dobbiamo andare, ho notato tantissime chiamate perse da Char e quando ha richiamato ho risposto io, ti stanno aspettando in ufficio, non mi ha raccontato nulla, ha solo detto di dirti che è urgente" disse per poi darmi un bacio.
Uscì dalla stanza e io mi preparai, facemmo una veloce colazione e raggiungemmo gli altri allo studio.
"Eccomi, di che si tratta?" chiesi chiudendo la porta alle mie spalle.
Le ragazze mi guardarono sorridendo come se fossero felici per qualcosa.
Restai in piedi in attesa che una di loro parlasse.
"Quindi tu e Cole avete passato la notte insieme eh? Non vogliamo sapere i dettagli" disse Mila facendo l'occhiolino.
"Che dolce che è stato Cole al telefono, ha detto che stavi ancora dormendo e mi ha chiesto se fosse una cosa importante così da svegliarti, voleva farti riposare" rispose Char sorridendo.
"D'accordo, qual è la cosa importante?" chiesi cercando di nascondere il mio imbarazzo.
"Arriverà tra poco" disse Barbara guardando l'orologio.
Qualcuno bussò alla porta e io le guardai incuriosita.
Mad aprì la porta e Miranda entrò per poi salutare tutte, si sedette con calma e fece un respiro profondo.
"Dunque, non mi sono più fatta sentire e vi ho chiesto se era possibile vederci di persona perché è più facile spiegare. Il mio matrimonio è annullato ma nel caso voi abbiate già ordinato le cose sono disposta a pagare per il disturbo causato" disse guardando un po' tutte.
"Come mai è annullato?" chiese Mad.
"Ho scoperto che mi tradiva, io ho un figlio e un altro in arrivo, non ho tempo di soddisfare le sue esigenze maschili, ho una casa da portare avanti, il mio lavoro mi permette di lavorare da casa e la sera sono stanchissima, devo anche occuparmi delle faccende domestiche, di andare a fare la spesa, preparare la cena, di fare la lavatrice mentre lui accompagna soltanto nostro figlio a scuola, spesso sono io ad andarlo a prendere a scuola" rispose prendendo una bottiglia d'acqua nella sua borsa "mi ha confessato tutto quando era ubriaco, mi ha detto che si sentiva trascurato e mi ci è voluto un po' per elaborare il tutto" disse per poi bere un sorso d'acqua "l'ho cacciato di casa immediatamente e ho subito annullato il matrimonio, ho deciso di non trascurare più me stessa e di portare avanti la gravidanza da sola" aggiunse senza versare nemmeno una lacrima.
"Ammiro molto la sua forza" disse Char.
"Devo andare avanti, non posso permettermi di stare male, devo essere forte per i miei figli" rispose sorridendo.
"Siamo davvero dispiaciute per ciò che ha dovuto affrontare" disse Mila.
"Vi ringrazio, allora? Quanto vi devo?" chiese.
"In realtà nulla" rispose Barbara controllando sull'agenda.
"O forse si" dissi sorridendo.
Si voltarono tutte verso di me confuse.
"Ho in mente una vendetta perfetta" dissi guardando Miranda.
"Vai avanti, ti ascolto" rispose.
Spiegai il piano e lei non ci pensò due volte, accetto immediatamente e uscì contenta dallo studio.
"Fisso immediatamente un appuntamento con lui, cerco di insistere per oggi pomeriggio" disse Barbara annotandoselo.
Tutte ritornammo nel proprio studio e appena aprii la porta e vidi le rose che ormai erano secche nel vaso decisi di fare chiarezza sulla questione.
Andai al piano di sotto e chiesi di Mark, dei suoi colleghi mi dissero che era in pausa sulla terrazza, chiesi come arrivarci e una volta finite le scale lo vidi seduto su una sedia a fumare una sigaretta.
Si voltò appena io mi avvicinai.
"Ciao" disse alzandosi.
"Siediti pure" dissi prendendo posto sulla sedia accanto a lui.
"Ero indeciso, non sapevo se venire a parlare con te fosse la decisione giusta quindi nel dubbio ho lasciato perdere" disse spegnendo la sigaretta contro il posacenere.
"Se volevi parlarmi di ciò che è successo sappi che sono qui per questo" risposi.
"Penserai su che base ti abbia baciata dato che abbiamo parlato solo una volta ma da quel giorno ti ho studiata, ti ho visto di solito sola se non con le tue amiche ed ero così convinto che tu fossi single, non l'ho mai visto con te, farti una carezza, darti un bacio. Sono davvero dispiaciuto per ciò che è successo, volevo conquistarti ma non era il modo giusto e nemmeno il momento" disse guardandomi.
I suoi occhi erano sinceri, d'altronde la mia relazione con Cole era fatta di alti e bassi, un giorno ci baciavamo mentre gli altri probabilmente litigavamo per di più su cose stupide.
"Scusami, davvero" disse mantenendo lo sguardo fisso su di me.
"Scuse accettate, spero che la questione si concluda qui, puoi rivolgerti a me per quanto riguarda l'ambito lavorativo e anche gli altri ti aiuteranno volentieri ma non ci sarà mai qualcosa di più" risposi alzandomi.
"Certo! Vorrei scusarmi anche con il tuo ragazzo, puoi farmi strada?" chiese.
Feci un sorriso appena sentii "il tuo ragazzo".
Annuii e lui mi seguì.
Cole era al distributore, aveva in mano il caffè e si voltò appena lo chiamai.
Finì l'ultimo sorso per poi buttare il bicchiere nella pattumiera mentre Mark si avvicinò a lui.
"Ti porgo le mie più sincere scuse per ciò che è successo, mi sono scusato anche con Lili" disse porgendogli la mano.
Cole lo guardò per poi stringerla "apprezzo" rispose senza aggiungere altro.
Mark si avvicinò per poi sussurrare qualcosa all'orecchio di Cole, non capii perfettamente ma sentii bisbigliare qualcosa del tipo che era fortunato ad avermi.
Cole sorride guardandomi.
"Buon lavoro" disse Mark per poi andar via.
Cole si avvicinò per poi abbracciarmi "hai da fare oggi pomeriggio?" chiese.
Mentre stavo per rispondergli sentii dei tacchi correre nel corridoio.
"Lili! Tutto pronto per oggi pomeriggio" disse Mad alzando il pollice per poi tornare indietro.
"Beh, si" risposi.
"Cos'è successo? Sembrava agitata" disse.
Gli raccontai la verità riguardante il piano che avevamo progettato, non volevo più avere segreti con Cole.
"Siete sicure di ciò che state facendo?" chiese.
"Abbiamo tutto sotto controllo" risposi.
"D'accordo" disse sorridendo.
Era così calmo o almeno ci stava provando e sapevo per certo che lo faceva per la nostra relazione.
Pranzammo insieme in una pizzeria a pochi passi dall'azienda per poi tornare subito in ufficio.

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