Una serata felice.

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Mi addormentai tardi, per la precisione dormii solo tre ore.
Feci un salto a casa per cambiarmi e darmi una sistemata per poi andare in azienda e sperare di non incrociare i ragazzi.
"Ehi, Lili! Come stai?" chiese John salutandomi con un bacio sulla guancia.
"Bene grazie, tu?" chiesi sorridendo.
"B-bene" rispose sorpreso.
"Sicura di stare bene, puoi sfogarti se vuoi" disse Noah.
"Sfogarmi riguardo a cosa?" chiesi facendo una piccola risata.
"Per la notizia di ieri riguardo Cole" rispose Noah mentre John gli diede una gomitata.
"Ha scelto lui di andar via e di scappare dai problemi perché non ha il coraggio di affrontarli, non mi ha parlato di ciò che gli sta succedendo e nemmeno della sua partenza quindi onestamente non mi riguarda, spero stia bene e nel caso il suo umore sia basso, beh, spero si riprenda presto" dissi mentre loro due rimasero sorpresi dalle mie parole, sicuramente avrebbero riferito le mie parole a Cole, decisi di essere forte per non crollare soprattutto avanti ad altre persone.
"Detto ciò, io vado nel mio ufficio, buon lavoro ragazzi" aggiunsi sorridendo, stavo per andar via quando Noah mi fermò.
"Ehm Lili, questa è una copia della chiave del locale è giusto che anche tu ne abbia una" disse porgendomi la chiave.
Lo ringraziai e andai nel mio ufficio.

Controllai l'email e finalmente potevo concludere la situazione del locale dato che mancava veramente poco alla consegna degli articoli, anche le divise erano pronte e decisi di passare a ritirarle. Mentre stavo per scendere le scale Mila corse verso di me urlando il mio nome.
"Hai visto cosa c'è in prima pagina del giornale di oggi?" chiese sorridendo.
Gli altri uscirono spaventati chiedendosi cosa stesse succedendo.
Noah prese il cellulare si Mila e dopo aver letto qualcosa la sua espressione cambiò.
"Si tratta di Kevin, la data è di ieri, c'è scritto che ha confessato le sue intenzioni alla polizia per l'episodio della festa e per ciò che riguarda te e Charlotte, sta finalmente scontando la sua pena" disse scorrendo con il dito sul cellulare.
Sorrisi guardando Noah leggere la notizia, le ragazze mi abbracciarono e io feci un sospiro profondo.
"Sono davvero contento, che ne dite di brindare dopo aver finito?" chiese Cas.
I ragazzi annuirono guardando poi noi.
"Io non posso" risposi facendo un'espressione dispiaciuta "devo vedermi con Gary" sussurrai guardando le ragazze.
"Gary? Chi è Gary?" chiese Noah.
"Un mio amico" risposi sorridendo.
Noah stava per dire qualcosa sicuramente riguardo Cole ma io lo anticipai.
"Beh, sai, per una persona che va...c'è né una che viene e spero resti per molto" risposi stuzzicandolo.
Le ragazze mi guardarono con un'espressione fera mentre i ragazzi si guardarono tra di loro confusi per le mie risposte.
"Ciao a dopo" dissi salutando tutti mandando un bacio con la mano.

Passai alla sartoria per ritirare le divise e poi tornai a casa, mentre mi sistemai chiesi a Gary di mandarmi la posizione, ricevetti subito la sua risposta e comunicai a mia madre dove stavo andando.
"Si fermerà molto Gary? Vorrei salutarlo, non lo vedo da tanto" disse sorridendo.
"Non ne ho idea" risposi.
"Beh allora se non ti dispiace verrei cogliere l'occasione al volo, ti accompagno io" disse prendendo le chiavi della macchina.
Mia madre, durante il tragitto, aprì l'argomento Cole.
"Chi è stato a dirti questo? John?" chiesi.
"No, si tratta di sua madre. Io non dovrei dirti molto ma quel ragazzo ti adora" rispose.
"Non sarebbe andato via se fosse così" dissi voltandomi dall'altro lato.
"Perché non vieni con me domani?" chiese.
"Dove?" chiesi guardandola.
"Avevo promesso alla madre di Cole che sarei passata da quelle parti, devo portarle dei libri e potresti darmi una mano" rispose.
"Sarei più felice se mi dicessi il vero motivo, perché vuoi che ci sia anch'io?" chiesi.
"Non posso parlarti di ciò che sta succedendo in quella casa, sono legata dal segreto professionale ma se tu mi accompagnassi potresti capire molte cose" rispose per poi azionare l'indicatore di direzione "fammi sapere" aggiunse per poi parcheggiare.
Scesi dalla macchina e andai verso Gary che stava aspettando seduto su una panchina fuori l'hotel.
Mia madre mi raggiunse poco dopo e si fermò per parlare un po' con lui.
"Scappo, devo andare a lavoro, spero di vederti di nuovo Gary" disse mia madre per poi salutare entrambi.

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