Sorpresa

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Stella passò a prendermi presto, saltai anche la colazione per non perdere tempo, per tutto il tragitto ci chiedemmo cosa potesse essere successo ma non riuscimmo a trovare delle risposte dato che entrambe non sentivamo Einar da tanto.
Lo notammo da lontano, era seduto su una panchina e appena ci vide ci venne incontro.
"Perché siamo qui?" chiesi.
Ci fece segno di sederci e prendemmo posto fuori un piccolo bar in mezzo al parco.
"Quattro cornetti uno al cioccolato bianco, un altro alla nutella e due ai frutti di bosco in più due caffè e due cappuccini, grazie" ordinò Einar ad un cameriere che dopo aver annotato tutto si allontanò.
"Sei affamato?" chiese Stella.
"Aspettiamo qualcuno" rispose guardandosi intorno.
"Aspettiamo?" chiesi guardandolo ma lui non mi prestò attenzione, era come se fosse alla ricerca di qualcuno.
Stella mi guardò confusa e io feci altrettanto.
"Sorpresaa" disse una voce maschile sedendosi tra me e Stella.
Ci voltammo alla nostra destra e lui ci guardò sorridendo.
"Freddie" sussurrai guardandolo incredula.
"Non è lui" sussurrò Stella mentre lui rise.
"Non capisco se siete contente oppure no" disse Einar.
"Ma come sei uscito?" chiesi.
Ci spiegò che avevano pagato la cauzione e che era solo venuto a salutarci, non voleva restare, sarebbe andato via quel giorno stesso. Voleva cercare una compagna e creare una famiglia, cambiare totalmente vita e lavorare in modo onesto.
Facemmo colazione tutti insieme e restammo a parlare per molto tempo, per un attimo ci sembrava di stare tutti nel paesino dove vivevamo prima di trasferirmi. Il mio sguardo si spostò sull'orologio che Einar aveva sul polso e quando notai l'ora mi alzai di scatto.
"Cazzo è tardi! Devo andare" dissi salutando tutti, Freddie si alzò per poi abbracciarmi "sono felice per la tua decisione, buon viaggio e non dimenticare di mandarmi una foto con la tua famiglia quando i tuoi desideri saranno realizzati" aggiunsi sorridendo.
"Sarà fatto, grazie Lili" rispose per poi stringermi forte.
Salutai anche gli altri e raggiunsi la fermata del pullman.

Appena uscita dall'ascensore vidi Miranda uscire dalla sala riunioni sorridendo, ero arrivata tardi ma vidi che in mano aveva l'assegno.
"Vi ringrazio, di cuore" disse con gli occhi lucidi, si avvicinò appena mi vide e mi abbraccio con un'enorme sorriso.
"Le auguro il meglio per lei e per i suoi figli" sussurrai accarezzandole la schiena mentre ero avvolta nel suo abbraccio.
Annuì senza smettere di sorridere "se hai bisogno di qualche consiglio sulla gravidanza puoi chiamarmi tranquillamente, né ho già sfornato uno e potrei esseri d'aiuto" disse guardando Char che la ringraziò.
"Scappo che oggi ho tantissime cose da fare" disse guardando l'ora sull'orologio.
Ci salutammo e quando andò via cercai di riunire tutti in sala riunioni, parlai di ciò che mi disse Morgana e dalle loro espressioni non sembravano irritati dalla notizia ricevuta.
"Invitiamo Alvaro e Morgana stasera a cena fuori con noi" propose Cole.
"Si, ottima idea" disse John.
Mandai un messaggio a Morgana e la sua risposta non tardò ad arrivare, era disponibile.
"Inviatemi l'indirizzo in chat, ci vediamo stasera" disse Bryce avvicinandosi all'uscita.
"Dove stai andando?" chiese Cas.
"Ho promesso a Caitlyn che l'avrei portata un po' in giro" rispose Bryce per poi uscire.
"Voi cosa farete?" chiese Charles.
"Io non ho impegni" rispose Mila.
Mentre gli altri parlarono Cole mi guardò sorridendo spostando la testa dal lato della porta facendomi cenno di andare, lo seguii in silenzio e uscimmo entrambi dalla sala riunioni.
Al piano di sotto chiedemmo di Alvaro, ci risposero che si trovava nella sala relax e quando scendemmo le scale restammo in silenzio poiché era impegnato in una conversazione con i dipendenti.
"Ehi ragazzi, che succede?" chiese avvicinandosi a noi.
"Ehm, avevamo intenzione di fare una cena insieme, lei è libero per stasera?" chiese Cole.
"Stasera ho degli impegni...è dovuta a qualcosa di urgente?" chiese Alvaro.
"Morgana ci ha raccontato la verità, ci sarà anche lei alla cena" risposi, sapeva benissimo di cosa stavo parlando ma lui sembrava essersi fermato alla prima parte.
"Morgana sarà presente alla cena? Siete sicuri?" chiese curioso.
Cole annuì.
"Capisco, quindi a che ora?" chiese.
"M-ma lei non impegn.."
Diedi una gomitata a Cole per zittirlo "al piano di sopra ci sono i ragazzi, può chiedere a loro per l'ora e l'indirizzo oppure a Morgana, noi andiamo, a stasera" risposi tirando Cole.
Aspettammo di essere fuori per parlare dell'argomento.
"Quindi tra quei due..." disse Cole senza finire la frase mentre io annuii sorridendo.
"Certi amori non finiscono mai" risposi.
Cole mi rubò un bacio per poi tirarmi fino alla moto, rimasi sorpresa nel vederla anche se non era nuova ma sempre la stessa.
"Ti farò sentire un po' di libertà" disse porgendomi il casco.
Lo indossai e salii senza pensarci due volte, mi aggrappai forte a lui e quando sentii il vento aumentare all'aumentare della velocità aprii le braccia cacciando via un grido liberatorio.
Alzai gli occhi al cielo per poi chiuderli e fare un respiro profondo, mi sentivo felice, forte, invincibile, libera, la mia anima si sentiva così leggera e la mia mentre così spensierata.
Facemmo un giro per la città, andammo un po' in spiaggia, passammo al locale per vedere se era tutto apposto e con la moto ci fermammo nella piazzetta dove si poteva vedere il resto della città, mi sedetti su un muretto poiché le panchine erano occupate mentre Cole andò all'unico chiosco che lì vendeva gelati.
"Siamo stati via per molto tempo" chiese guardando l'ora sul display del cellulare.
"È una sensazione bellissima stare sulla moto, capisco perché usi poco la macchina" risposi sorridendo.
Restammo lì a parlare mentre il tempo volò, osservammo il tramonto che visto da lì era stupendo e dopo aver parlato per più di un'ora mi accompagnò a casa.

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