Sollevata

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Quando mi svegliai Cole non era al mio fianco. Scesi giù per fare colazione, ero ancora in pigiama, mentre i ragazzi avevano anche quasi finito.
Eravamo tutti a casa, mia madre controllava la sua agenda mentre Gregg comunicava ai suoi colleghi presto sarebbe tornato a lavoro. George era sdraiato sul divano, intento a guardare una serie tv.
Bussarono alla porta e John andrò ad aprire.
"Buongiorno, noi siamo i vicini" disse una donna.
Entrarono e vidi Derek con sua madre e suo padre.
Tossi per poi bere un bicchiere di latte.
"Scusate per il disturbo, questo è un pensierino per voi" disse la madre di Derek.
"Ci dispiace non esserci presentati alla festa ma eravamo fuori per motivi familiari" aggiunse il padre di Derek.
"Non dovevate disturbarvi" disse mia madre prendendo il regalo "accomodatevi pure" aggiunse.
La madre di Derek notò che il figlio aveva lo sguardo fisso su di me.
"Vi conoscete?" chiese.
"Con i ragazzi siamo amici...con Lili" non gli feci finire la frase.
"Caffè? Té? Un succo di frutta? Cosa posso offrirvi?" chiesi guardandoli.
"Un caffè, grazie" rispose il padre.
"Anche per me" aggiunse la madre sedendosi.
"D'accordo" dissi tirando Derek per il braccio.
Mentre preparai il caffè gli sussurrai che mia madre non sapeva nulla e che non mi sembrava il momento adatto per dirle le cose come stavano.
"Allora aspetterò, non ci sono problemi" sussurrò avvicinandosi "ho organizzato una cosa per noi stasera" aggiunse.
"Senza dirmelo?" chiesi.
"Hai da fare?" chiese sorridendo.
"Derek dobbiamo parlare" dissi guardandolo.
"Il caffè" disse indicandomelo.
Lo misi nelle tazze e lo appoggiai sul tavolino, dopodiché tornai da Derek.
I ragazzi erano alle mie spalle e sicuramente Cole stava cercando di capire cosa stavo dicendo.
Squillò il telefono di Derek, era una videochiamata della nonna, rispose e in quel momento mi trovai in difficoltà.
"Sempre il momento adatto, almeno puoi vedere la ragazza che ti dicevo" disse inquadrandomi.
"Salve, come si sente?" chiesi imbarazzata.
"Molto bene tesoro. Sei bellissima, proprio come ti aveva descritto Derek. Non lo dico perché è mio nipote ma tienitelo stretto, è un bravo ragazzo e insieme state benissimo, vi auguro tanta serenità" disse commuovendosi.
Piansi anch'io, con l'unica differenza che le mie non erano lacrime di gioia. Mi sentivo in colpa.
"Scusate" sussurrai salendo in camera mia.

Feci un sospiro profondo e scrissi alle ragazze evitando di chiamarle in modo tale che nessuno sentisse. Mia madre bussò alla porta e prima di farla entrare mi assicurai che fosse da sola.
"Sono andati via, Derek ha detto di chiamarlo" disse mia madre sedendosi accanto a me "È da tanto che non parliamo io e te, che succede tesoro?" chiese.
Le raccontai tutto prendendomi delle pause ogni tanto.
"Dovresti parlare con Derek, solo così riuscirai a trovare la calma" disse accarezzandomi i capelli.
Mia madre scese al piano di sotto e dopo cinque minuti mi chiamò dicendomi che stavano per arrivare papà e Bethany.
Contattai Derek e gli dissi di venire a casa per parlare, si precipitò di corsa chiedendomi cosa fosse successo, gli consigliai di bere un bicchier d'acqua prima di iniziare il discorso e lui così fece, nel frattempo arrivò mio padre, salutai sia lui che Bethany e subito dopo raggiunsi Derek che parlava con i ragazzi.
"Andiamo a parlare fuori?" chiesi.
"Ciao a tutti ragazzi, ciao John, come va?" chiese mio padre salutando tutti.
I ragazzi risposero sorridendo e anch'io feci un sorriso forzato.
"Come va tra voi due?" chiese mio padre guardando sia me che Cole.
"Bene, abbiamo chiarito" rispose Cole.
"Quindi adesso state insieme?" chiese guardandomi.
"In realtà sta insieme a me" disse Derek guardandomi con sguardo serio.
"Ah, non lo sapevo. Beh, non ti mentirò ragazzo, onestamente mi piacciono come coppia quindi ci speravo" disse mio padre dando una pacca sulla spalla a Derek, gli feci segno di seguirmi e uscimmo fuori a parlare in giardino.
"Cos'è successo durante la mia assenza?" chiese.
"Derek io non sono mai stata sincera con te. Non può funzionare tra noi, io ti voglio bene ma non provo qualcosa che va oltre a questo" dissi mentre lui mi ascoltò attentamente.
"Quando avevi intenzione di dirmelo? Pensavo che i tuoi muri erano dovuti all'accaduto con Kevin ma non di certo perché non provi nulla per me" disse avvicinandosi.
"Mi dispiace" sussurrai.
"No! Non ti dispiace Lili. Sentiamo, perché tuo padre ha detto ciò che ha detto? Non mentirmi" disse guardandomi negli occhi.
Gli raccontai di quando ero a casa di mio padre, dei baci con Cole e gli dissi che ci avevo dormito insieme.
"Tu hai dormito con lui ieri sera? Avete dormito nello stesso letto? Vi siete baciati alle mie spalle? I ragazzi lo sapevano e scommetto anche le ragazze, non è così?" chiese senza darmi l'opportunità di controbattere "mi sono ridicolizzato avanti a tutti per colpa tua e tu ti sei comportata come quelle che stanno per strada, almeno loro si fanno pagare" aggiunse per poi battere un pugno sul tavolo.
"Cosa? Non puoi permetterti di dire queste cose. Ho semplicemente ascoltato il mio cuore e mi ha portata da lui" dissi guardandolo "mi hai dato della poco di buono Derek senza capire quanto fosse difficile per me" aggiunsi cercando di trattenere le lacrime.
"Cosa è difficile? Passare da una bocca all'altra?" chiese urlandomi contro.
Gli diedi uno schiaffo e lui mi guardò stringendo i pugni.
"Vaffanculo tu e quel pezzo di merda che pensavo fosse mio amico" disse avvicinandosi nuovamente.
"E cosa te l'ha fatto pensare che io e te fossimo amici?" chiese Cole sbucando dal nulla.
"Zitto Cole, anzi no, rispondi a questa mia domanda. Quanto durerà la vostra storia? Giusto il tempo di farla soffrire e basta? Ti sei sempre trovato in mezzo ai guai e se ci cadrai nuovamente trascinerai anche lei" disse avvicinandosi a Cole in modo provocatorio.
"La mia vita non ti riguarda Derek. Un consiglio, ti conviene stare calmo, come sono calmo io" disse sedendosi "altrimenti perderò la pazienza e non vorrei" aggiunse guardandolo.
"Logan lo sapeva?" chiese Derek.
"No, altrimenti sicuramente te ne avrebbe parlato" rispose Cole.
"Già, lui è un vero amico" disse Derek fulminandoci con lo sguardo.
"Già, peccato che noi due non lo siamo mai stati...sai com'è, non c'erano le basi" rispose Cole facendo spallucce.
"Hai mangiato nel mio piatto" disse Derek.
"Non ti ha mai amato, vuoi capirlo o no?" chiese Cole in modo provocatorio.
Derek diede un pugno a Cole e lui ricambiò. Cercai di tirare uno dei due dalla mia parte finché mio padre e Gregg corsero, con i ragazzi, a saperteli.
"Vi abbiamo visto dalla finestra, cosa sta succedendo?" chiese mio padre.
"Succede che sua figlia..."
Derek non fece in tempo a parlare che mio padre lo prese per il colletto della maglia "attento a ciò che dici su di lei, potresti essere mio figlio e uno schiaffone educativo non mancherà sicuramente se ti comporti male" disse per poi lasciarlo.
"Perché non vai a casa e ti riposi? Ti aiuterà ad affrontare meglio la giornata" disse Gregg dando una pacca sulla spalla a Derek, quest'ultimo guardò con odio sia me che Cole e andò via senza voltarsi.
"Mi auguro tu abbia messo fine alla vostra storia, non è adatto per te" disse mio padre abbracciandomi.
Annuii abbassando lo sguardo, Gregg mi spettinò i capelli.
"Dove hai imparato a mantenere la calma?" chiese mio padre.
"Beh, con il mio lavoro devo per forza. Non posso scagliarmi subito contro l'altra persona" rispose Gregg.
"Devi farmi un corso.." disse mio padre.
Gregg rise.
"Puoi dire alla mamma che sono con le ragazze?" chiesi guardando mio padre.
"Ma..noi siamo venuti per passare la giornata insieme" rispose.
"Ho bisogno di parlare con le ragazze, tornerò presto, prima di pranzo sicuramente" dissi allontanandomi.
Mandai un messaggio a tutte chiedendo di incontrarle e Mila propose di andare da lei.

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