Y/n's pov
Mercoledì.
E' passata una settimana da quel giorno terribile, sette giorni precisi. Nonostante non sia effettivamente trascorso un periodo infinito, sono successe tante di quelle cose che mi pare aver vissuto un anno pieno. Durante la notte trascorsa a casa del sig. Park ho passato il tempo a rimuginare sul da farsi: non potevo stare lì per sempre. E sopratutto, non potevo rovinare tutto quello che avevo creato per una relazione. Per quanto facesse -e faccia tutt'ora- male il fatto e il modo in cui sia finita, il lavoro è lavoro. La vita privata deve stare fuori da questo. Ammetto di aver pensato addirittura di dimettermi, teoricamente mio padre non ci avrebbe messo ancora molto con le cure e con tutti i soldi che ho realizzato di aver guadagnato negli ultimi tre mesi avrei comunque potuto mantenerlo per anni, se non decenni. Comunque ho deciso di restare lo stesso: perchè in fondo è sempre stato il mio sogno. E voglio un mondo di bene ai miei nuovi amici. Non riuscirei neanche ad immaginare come sarebbe la mia vita senza le battute di Jin a tavola, i rimproveri di yoongi o il sorriso di Hobi. Per non parlare degli altri e di come mi faccia bene la loro compagnia. Il mio profondo subconscio mi sbatte in faccia che io l'abbia fatto anche perchè sotto sotto spero ancora che le cose con Jungkook migliorino, ma lo ignoro con tutte le forze nel corpo. Quello che mi ha detto mi fa stare male ancora adesso e purtroppo non riesco a sostituire la malinconia in rabbia. Non ne sono capace. Non so nemmeno come comportarmi in quesi casi, essendo stata la mia prima relazione. Mi ha ferita. E come l'ha fatto è stato semplicemente inconcepibile.
Ad ogni modo, la mattina dopo sono andata all'agenzia. Fortunatamente il PD mi ha accolta con il massimo rispetto e mi ha ascoltato in modo comprensivo mentre gli raccontavo la prima scusa passatami per la testa per chiedergli se potessi anche io comprarmi un appartamento tutto per me. Non avevo nulla di speciale in mente, non pretendevo nulla. Volevo solo un tetto sopra la testa. Sorprendentemente, due giorni dopo ero già nella mia nuova casa. Un bellissimo appartamento, lussuoso, in uno dei palazzi più ottimali di Seul. Ho tutto a due passi da me e la vista sul fiume Han è impeccabile. Ho anche scoperto ( e lascio a voi la mia reazione) che il mio vicino di pianerottolo è Seo-Joon. Appena mi ha vista, con solo uno scatolone in mano, è scoppiato a ridere. Mi ha addirittura data della stalker! Per quanto fosse stato un colpo di scena, il resto dei giorni non l'ho visto neanche di sfuggita. Ho passato tutti i pomeriggi a fare shopping di qualsiasi tipo, sono riuscita a comprarmi mobili straordinari e ho avuto modo di rifarmi tutto l'armadio. Ammetto che aver passato tutto il tempo a fare compere e a sistemare casa con Jae mi è stato parecchio d'aiuto. Si è addirittura offerto di passare tutte le notti con me finché non mi sarei ripresa, e cito testuali parole "rinunciando a passare il tempo con la sua picci picci". E' proprio nel momento del bisogno che si scoprono gli amici veri. E Jae è uno di quelli. Inoltre le sue infinite storie e sfoghi sulla sua nuova relazione, riuscivano a distrarmi in qualche modo e sono contenta per lui. Anche se quando mi raccontava di baci, le labbra di Jungkook mi ricomparivano in testa. Purtroppo ieri suo padre l'ha costretto a tornare a casa per affari di famiglia, quindi la notte scorsa l'ho trascorsa per la prima volta da sola. E' stato strano, ma ero talmente stanca che sono crollata ancora prima di pensare a qualcosa. O a qualcuno.
Mi alzo faticosamente dal letto. Sebbene abbia finito di arredare tre quarti della casa, mi manca la sala, lo studio e la camera per gli ospiti. Oggi metterò i puntini sulle i. Guardo sul cellulare che ore siano: le nove di mattina. Mi dirigo verso il bagno con fare addormentato e mi faccio l'ennesima doccia migliore degli ultimi tempi, tutto merito di questi nuovi impianti moderni. Nel mentre penso curiosa a cosa stia facendo Jungkook e maledico la mia testa.
Asciugandomi i capelli parlo con il mio riflesso, cercando di capire cosa converrebbe fare prima: se andare a comprare il letto o il divano. Il dilemma mi persegue anche mentre mi trucco e mi vesto. Per di più devo comprare anche un televisore per il salotto e un cellulare nuovo: Mentre stavamo montando il cassettone che sarebbe dovuto andare nella mia camera, Jae ha colpito con il martello il mio telefono invece del chiodo. Erano pure a debita distanza, miseriaccia. Da quel giorno ho fatto tutto io e Jae era diventato il mio punto di supporto morale. Per ora funziona ancora incredibilmente, ma non riesco a leggerci niente sopra da quanto sia crepato lo schermo. Preparo la borsa ascoltando "heaven and back" dei Chase Atlantic. Li ho scoperti da poco e mi sono letteralmente innamorata delle loro canzoni. Ora non me la sento proprio di ascoltare le canzoni dei bangtan, anche se mi sembra di starli tradendo. Cellulare ammaccato, nuova carta di credito e altre cianfrusaglie messe in borsa ed esco di casa chiudendomi la porta dietro. Prima di andare all'ikea, passerò da mia mamma. Voglio salutarla e sopratutto voglio darle la copia della carta che mi sono fatta fare per lei. Così avrà accesso al mio conto e potrà occuparsi di soddisfare i capricci di Nancy e pagare le cure di papà.

STAI LEGGENDO
𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' 𝐂𝐈 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈✔️
ChickLitFUORI ORA IN TUTTE LE LIBRERIE E ONLINE!! 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘱𝘪𝘶 ' 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘦' 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘳𝘤𝘪, 𝘤𝘩𝘦 𝘦 ' 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢...