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Y/n's pov

Le urla strazianti di Jungkook e Taehyung mi trapassano i timpani facendomi rabbrividire, mentre la mano armata del ragazzo davanti a me si alza lentamente. C'è qualcosa di strano in lui però, sembra avere più paura di me. Sembra quasi che non si aspettasse di trovarmi qui "o-ora ti uccido" sussurra tremante e intanto gli altri due gridano ancora più forte. "n-non v-voglio finire in galera, io non volevo nemmeno venire qui, non voglio finire in galera, mi hanno costretto" continua a farneticare. Chiudo la telefonata senza distogliere gli occhi da lui e poso delicatamente il telefono sul materasso trattenendo il respiro. "t-ti ammazzo, ti uccido, così non finirò in prigione" continua a dire. Nonostante il terrore stia attraversando ogni centimetro della mia pelle, mi sto convincendo sempre di più che non avrebbe il coraggio di farlo. E persone come queste vanno trattate come animali randagi, il che vuol dire evitare movimenti veloci e aggressioni. Se devo essere sincera non sembra nemmeno saper maneggiare un arma del genere: la tiene con due mani, posando gli indici a due passi dallo sgancio del caricatore, convinto sia il grilletto. Potrei sembrare addirittura una pazza, ma decido di raccogliere me stessa e mostrargli il più bel sorriso sul volto. Proprio come mi aspettavo, diventa ancora più spaesato, incominciando a fremere sul posto e muovere le dita in ogni parte dell'impugnatura. "non preoccuparti, farò finta di non averti visto" gli dico, alzando cautamente le mani "puoi scappare, non ti inseguirò, non farò niente, te lo prometto" aggiungo poi, spostando una gamba sul bordo del letto. "n-no, non mi fido, mi hanno detto di non fidarmi di te". lo guardo confuso "mi conosci?" chiedo a bassa voce. Lui annuisce ripetutamente, ma non dice altro, così mi limito a non fare nulla. E' decisamente la prima volta che mi succede una cosa simile, tuttavia sto cercando di fare come mi è stato consigliato dalla polizia ieri, mentre mi dicevano come comportarmi in caso fosse successo qualcosa del genere. Innanzitutto devo mantenere la calma, agitarmi non farebbe che peggiorare la situazione e così faccio, nonostante mi senta le gambe cedere e la mente appannata. Lui rimane fermo davanti a me senza sapere come agire. Inspiro ed espiro il più lentamente possibile e sposto sul bordo del letto anche l'altra gamba "c-che stai facendo!? ti sparo!". Un altro lungo e straziante respiro. Mi alzo dal letto tenendo sempre le mani in alto e faccio un passo verso di lui. Intanto Jungkook sta continuando a chiamarmi senza sosta e la cosa non fa che innervosire chi ho davanti "spegnilo! spegnilo o ti uccido!" urla facendo un passo indietro. Mi limito ad annuire "ora prendo il telefono e lo spengo". Le autorità mi hanno detto di esplicare sempre cosa sto facendo, per evitare di mettere ancora più ansia a chi possiede l'arma. Così faccio avendo cura che mi stia guardando e ritorno dov'ero prima. Cercando di capire cosa dire o cosa fare, la mia mente mi porta al signor Park. "Sei una ragazza straordinaria y/n, non lasciare che brutti momenti ti portino a scappare via. Non lasciare che la paura ti inglobi, che ti faccia perdere la testa. Ricorda. Nel momento peggiore, nel momento in cui pensi che tutto stia per finire, balla. Tu balla come se fossero i tuoi ultimi passi, balla come se il ballo potesse salvarti."

Una lacrima mi sfugge e attraversa veloce la mia guancia, prima di riversarsi nella mia maglia "morirò?" chiedo a chi ho davanti "mi sparerai ora?". Ci devo provare, è l'unica via di scampo. "s-sì" dice lui stringendo l'impugnatura. "posso ballare allora...? Visto che mi sparerai, posso ballare per l'ultima volta?". Ad una domanda simile le sue sopracciglia si corrugano con fare estremamente confuso, ma non si degna di rispondermi. Proprio come immaginavo. Data la sua reazione, incomincio a muovermi lentamente "voglio solo fare i miei ultimi passi, poi mi ucciderai" dico continuando a volteggiare lentamente di qua e di là. Come previsto lui non dice nulla, rimane fermo immobile, nella più totale nebbia. E' un incapace, devo giocarmela bene. "sai, la danza è tutta la mia vita, non so perchè la gente ce l'abbia con una semplice ballerina come me" continuo a farfugliare, e intanto faccio un passo in più verso di lui. E poi un altro e un altro ancora. Nel mentre che mi avvicino sempre di più, avendo cura però di fare di tanto in tanto un passo indietro per non destare sospetti, mi ritorna in mente una mossa di karate - o judo- che ricordo essermi stata insegnata da Jungkook quel giorno che decidemmo di allenarci assieme al villaggio di 'bts in the soop'. Si dovrebbe chiamare Yoko Geri ed è un vero e proprio calcio alto. Se ce la faccio, se riesco a darglielo, dovrei buttarlo a terra. Ho solo bisogno di un paio di passi in più e abbastanza forza per farlo. Continuo a muovermi lentamente, mentre il cuore aumenta il battito dall'adrenalina che sta salendo e dall'ansia. Un solo passo, ancora uno.

𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' 𝐂𝐈 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora