Y/n's pov Apro finalmente gli occhi, che si posano sul calendario: è il 23 febbraio. Sono passati quattro giorni da quando mi sono addormentata..merda, oggi i ragazzi tornano in corea. Provo ad alzarmi d'istinto, ignorando il dolore. Devo assolutamente tornare con loro, non possono lasciarmi qui in Nuova Zelanda, da sola. Tolgo dalle mie braccia le flebo a me collegate e provo a scendere dal letto, un dolore atroce. Non rimarrò qui, a rinunciare a tutto quello che è stato creato, costi quel che costi. Devo solo pensare che alla fine di tutto ciò, se ce la farò, e devo farcela, sarò tra le sue braccia. Appoggio così delicatamente il piede scalzo al freddo pavimento della sala e sopportando la sofferenza fisica inizio a camminare. Pensavo peggio. Mi guardo attorno come se fossi in cerca di qualcosa, ma scovo solo il mio abito imbrattato di sangue, la mia borsa e... un anello? mi dirigo verso l'oggetto luccicante e lo prendo in mano.. ma questo è l'anello di Jungkook..sporco anch'esso di rosso.. Dunque non era un sogno, è stato davvero qui.. Lo stringo nel pugno e sgattaiolo dalla camera. Noto che il corridoio è semi-vuoto, così mi sforzo di raggiungere velocemente l'uscita, per quanto io possa fare.. Trovo un signore apparentemente ricco, che sta sventolando delle banconote in faccia alla receptionist "Sono disposto anche a darvi questi se farete fare l'intervento a mia moglie con due settimane d'anticipo, vi prego, è orribile con quel naso rotto". Li appoggia poi sul bancone. Giuro che non sono una ladra, ma..avete capito insomma.. a piedi non raggiungerei mai l'aeroporto. Inizio a correre zoppicando, portando tutto il peso sulla mia gamba sinistra. Sono abbastanza veloce, nonostante il disagio di quella destra. Ho scoperto di avere più muscoli di quelli che pensavo. Arrivo vicino all'uomo, distratto nel parlare con la donna, e rubo un paio di banconote da 100 dollari, per poi correre verso l'uscita. "Ehi! signorina!" Sento dietro di me. Accelero il passo il più possibile ed entro nel taxi che si trova davanti all'ingresso, sicuramente non aspettava me. Di fatto il conducente mi guarda malissimo "parta la prego, le darò 100 dollari se mi porta all'aeroporto". Lui si gira e accende il motore, per poi uscire dal parcheggio dell'ospedale. Prende certi dossi che mi fanno venire la tachicardia, ma non posso, non posso lasciarli andare senza di me. "Mi scusi, che ore sono?". "Sono le sei e mezza di pomeriggio, deve prendere un volo?" Merda, tra un'ora decollano. "La supplico, faccia in fretta, ho un aereo importantissimo tra quaranta minuti, le darò cinquanta dollari in più se mi ci fa arrivare. Lui accelera improvvisamente annuendo "stia tranquilla signorina" dice, guidando velocemente ma con prudenza. Metto una mano sulla sua spalla "la ringrazio di cuore, è il mio eroe". Lui sorride timidamente continua a guidare finché non arriviamo all'entrata dell'aeroporto. Gli porgo le banconote. Lui le afferra, con lo sguardo perso nel vuoto, poi me le restituisce. "Io la conosco, signorina, lei è la danzatrice ufficiale dei bts, vero?. Come diavolo ha fatto a saperlo? Annuisco confusa e lui mi sorride "vi ho vista in televisione, scommetto che ha avuto un incidente e deve raggiungere i suoi compagni, in particolare quello con i capelli neri che porta sempre di lato, ho ragione?" Inizio a lacrimare non appena realizzo quello che dice e annuisco nuovamente. "Allora su, corra se riesce, altrimenti la porto in braccio" Faccio segno di no con la testa "La ringrazio dal più profondo, ma ce la farò" "Ha il biglietto almeno?".. Se non sbaglio Jimin me l'aveva messo nel portafoglio quando ce li avevano distribuiti mentre ero al bagno, sapendo che l'avrei perso altrimenti. Ti prego Dio, fa che sia così. Apro la borsetta, cerco un po' tra le cose e..si, cazzo si. Glielo mostro sorridendo, nonostante so che il mio sorriso in questo momento assomigli molto a quello di uno zombie. Raccolgo me stessa e continuo a zoppicare dolorante, con lo sguardo di tutti su di me. Devi farcela y/n, devi farcela, devi arrivarci. Arrivo a fare check in, e nonostante la polizia abbia dovuto controllare più volte la mia identità e mi abbia chiesto come mai mi ritrovi in quelle condizioni, mi fanno passare. E' il momento: devo racimolare tutte le mie forze per raggiungere l'aereo, che tra venti minuti decolla. Passo dopo passo inizio a vedere l'aereo. Non so come, non so per quale motivo, ma incomincio a correre, appoggiando tranquillamente la gamba dolorante a terra. Sarà perchè mi manca così poco, sarà perchè ci sono quasi..ma sto correndo, sto dannatamente correndo. E lo vedo . Riesco a vedere Jungkook con sguardo perso, che guarda fuori dal finestrino pensieroso.. E poi: i suoi occhi si posano su di me. I suoi bellissimi occhi lucenti si posano su di me, e la sua espressione cambia completamente. Sgrana gli occhi e mi guarda nuovamente. Inizio a piangere dalla gioia, ma il dolore mi sopprime e le mie gambe cedono.
Jungkook's pov
"Y/N! CAZZO! RAGAZZI, C'E' Y/N, GUARDATE". Mi giro verso gli altri, che mi fissano confusi. Si affacciano alla finestra "oh merda" sussurrano sincronizzati. D'un tratto l'aereo inizia a muoversi. No, cazzo, no, no no.
"FERMATE QUESTO CAZZO DI AEREO, FERMATELO!" corro di scatto dalla porta del conducente, iniziando a tirarci dei pugni, la mia mente non ci vede più, è annebbiata dal continuo pensiero di y/n lì, la vera y/n lì, non una mia allucinazione, non una mia fantasia, non la mia dannata testa, ma la pura realtà. Jimin viene dietro di me e mi afferra per farmi smettere "BLOCCATE IL DECOLLO!" urlano gli altri per farsi sentire .
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Finalmente l'aereo inizia a rallentare dopo la breve corsa per poi fermarsi. Mi divincolo dalla presa e chiedo alle hostess di aprire la portiera, cosa che fanno immediatamente. Non ci credo, non ci credo..
External pov
Jungkook scende dai gradini il più veloce possibile, seguito dagli altri. Corre con tutte le sue forze verso y/n, che si sta alzando e sta facendo la stessa cosa.
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"JUNGKOOK!" grida y/n con le lacrime agli occhi "Y/N!"... Il suo viso dice tutto, è come se urlasse quanto le fosse mancata, come se chiedesse confuso cosa sta succedendo, come se sta realizzando che il suo più grande amore è proprio lì, a cento, settanta, cinquanta metri da lui.
I loro occhi si incrociano, di nuovo, le loro anime interagiscono, di nuovo, I loro corpi si stanno per toccare..di nuovo..
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