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External pov

"smettila di toccarmi il sedere!" sussurra Yoongi girando con difficoltà il viso verso di Jhope. "Non lo sto facend-"
"shh. O ci sentiranno idioti, litigate dopo" borbotta Jin, scoppiando a ridere sotto i baffi. L'espressione di yoongi che tenta di scacciarsi Hoseok di dosso cercando di rimanere in silenzio è esilarante. Non per tutti peró. Jimin si gira verso di loro con sguardo cupo, coricato lontano dagli altri. Ci siamo concentrati su quello che è successo a y/n tutto il tempo, ma anche qui in Corea qualcuno ha sofferto abbastanza. Jimin e Yoongi si sono lasciati, circa un paio di settimane fa. E mentirei se non vi dicessi che Jimin se l'è passata proprio male. È tutto successo per colpa di una litigata definitiva: i caratteri di Jimin e Yoongi sono uno l'opposto dell'altro e non c'era occasione in cui non si scontrassero. Andava avanti da mesi, peró Jimin lo amava. Anzi, lo ama ancora. E la cosa vale per l'altro. Peró lui non ne ha fatto un dramma. Sotto sotto sapeva che sarebbero tornati insieme, bastava solo riprovarci.
Ci tengo a ricordare che quando la testardaggine entra in gioco e si mescola all'orgoglio, difficilmente si riesce a smuoverle e la cosa ha portato alla rottura tra i due.
Comunque.
Ora sono tutti nascosti. Chi dietro il letto, chi sotto la scrivania. Pensavate che non si sarebbero presentati per dare il benvenuto a y/n? Assolutamente no. Si erano accordati con Jungkook e Taehyung per accoglierla con una festa a sorpresa non appena sarebbero tornati dal viaggio, minacciando più e più volte al primo che se fosse uscita anche solo mezza parola dalle sue labbra, gli avrebbero rasato i capelli mentre dormiva. Che dire se non che la cosa ha funzionato. L'improvviso girare della maniglia avvisa che sono arrivati "eccoli eccoli, oddio che emozione!" inizia a farneticare Hoseok "shhh" intimano tutti. "Scrivo un messaggio alla mamma di y/n allora" mormora Namjoon tirando fuori dalla tasca il cellulare e incominciando a digitare qualcosa:
"sono arrivati. Può accompagnarlo. Non dimenticatevi del regalo"
E invia.
Intanto Tae è entrato nella stanza e avvisa tutti quanti che y/n e Jungkook si sono chiusi in camera mentre li abbraccia e sussurra che gli sono mancati. "oh no, questi due non usciranno più allora." geme Jimin mentre ricambia il saluto. Gli altri fanno per rispondergli che era il suo compito, ma li interrompe ancora prima che una parola venga proferita "Sì, lo so che Jungkook deve trattenerla, ma conoscendolo so che lo farà in un modo poco innocuo" mormora facendosi stringere e accarezzare i capelli "stai bene?" chiede invece Tae tentando di distrarsi dall'immagine dei due. Lui si limita ad annuire. Si erano sentiti per tutto il tempo e lui sapeva della cosa. Sapeva anche che yoongi aveva preparato tutto il necessario per farsi perdonare il giorno successivo, quindi non ci dava molto peso. Il rumore della mano di Jin che viene sbattuta sulla sua fronte fa girare tutti verso di lui "Mannaggia ai giovani. Se iniziano a farlo andrà tutto in fumo, ci mettono letteralmente ore" mormora. Namjoon lo stringe da dietro ridendo come non mai. "non penso, y/n è ancora ferita" dice Taehyung, uscendo dalla stanza per buttarsi sul divano a sgranocchiare qualcosa. Gli altri annuiscono "oh.."

"Non riesco più a stare qui" si alza Jimin, sotto gli occhi fissi di Yoongi che non riesce a non sorridere, pensando al giorno dopo. Anche gli altri iniziano ad alzarsi, vedendo il ragazzo uscire dalla camera, quando l'improvviso abbassamento della maniglia della porta di Jungkook li fa ritornare dove erano. Per poco Jimin non viene visto, ma riesce a catapultarsi dentro in tempo, saltando quasi fosse un canguro e varcando la porta senza essere notato.
"sono arrivati! devono solo salire" avvisa sottovoce Namjoon, riponendo il telefono dov'era e scoccando un bacio sulla guancia di Jin.

[...]

Y/n's pov

"papà..?!"
perdo un battito. i miei occhi si alzano su e giù, scrutandolo come se non fosse vero. È davvero in piedi, non è possibile. Faccio per saltargli addosso, ma ci penso un attimo. Cosí mi limito a fiondarmi a stringerlo più forte che posso, senza trattenere la minima lacrima e ignorando il tremendo dolore che la spalla mi sta provando. Non me ne importa nulla, ora come ora. Le mie dita toccano la carne delle sue spalle e dei suoi fianchi non appena cambio modo d'abbraccio. Non riesco a stare ferma. Probabilmente se avessi una coda in questo momento, scodinzolerebbe. Piango a cuore aperto, mentre la mente tenta di realizzare a pieno cosa stia succedendo. Non penso di essere mai stata felice come ora, seriamente. Sapere che mio padre è vivo, sta bene e sopratutto, ha rincominciato a camminare. Sapere che è qui con me, che lo sto abbracciando. È assurdo. È incredibile. Non ci sto credendo. "m-mi sei mancato!" gemo, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo e lasciando che la sua mano mi accarezzi i capelli. La sua risata mi penetra nelle orecchie e viaggia limpida nel mio corpo, inebriato dal suo tipico profumo di colonia. Quello regalato da nonna tanti anni fa. Mi ha detto che l'avrebbe messo non appena fosse guarito, e in tutti questi anni ho seriamente pensato che sarebbe rimasto lí, sul cassettone della sua camera. Invece è qui e lo sta indossando. Ed è più bello che mai. Ed è tutta la mia vita. Mi stacco da lui e mi faccio asciugare gli occhi, nonostante non riesca a smettere. Un improvviso rumore mi fa girare "sorpresa!".
Tutti i ragazzi mi si presentano davanti e un gemito strozzato di felicità mi esce dalle labbra, che copro con le mani dalla sorpresa. "eravate qui tutto il tempo?!" grido saltellando sul posto e correndogli incontro. Ci stringiamo tutti assieme e scoppiamo a ridere dalla gioia. Non posso crederci. Mi scoppia l'animo dal sollievo nel vederli tutti insieme. Penso proprio che oggi sciuperò i miei dotti lacrimali, non riesco a smettere di piangere.
Ci stacchiamo l'uno dall'altro e mi faccio stringere da Jungkook mentre ascolto Namjoon. "c'è un'ultima cosa..." sorride, per poi dirigersi verso papà che intanto è entrato in casa. Si fa porgere qualcosa che non vedo e ritorna da me sotto i miei occhi confusi. Guardo un attimo Jungkook in cerca di risposte, ma mi sorride e mi fa cenno di guardare. Ritorno con lo sguardo su Namjoon. Lascio che mi prenda la mano e me la apre, per poi porgere qualcosa sul palmo. È una bellissima chiave. È colorata di rosa, ma sfuma in alto verso il viola. Sopra sono incise le mie iniziali di un blu scuro brillante. Lo guardo stranita. "Tienila stretta e seguici". si limita a dire. Ritorno di nuovo con gli occhi su Jungkook, che ripete la stessa cosa di prima e mi incita a fare come dice. Metto in fretta e furia le scarpe e usciamo tutti quanti assieme, arriviando al parcheggio interno dell'edificio, dove a quanto pare un paio di macchine ci stavano attendendo. Saliamo, dividendoci in due gruppi, e lascio che mi portino in questo fantomatico luogo misterioso. La curiosità mi sta uscendo da tutti i pori e sto fissando la chiave talmente intensamente che ho paura si possa consumare sotto il mio sguardo.
Neanche dieci minuti dopo arriviamo davanti ad un palazzo moderno e rinnovato. Mi giro di scatto verso Namjoon "mi avete comprato un palazzo?!" chiedo scioccata. Lui scoppia a ridere e fa no con la testa. "tu seguici, manca poco" si limita a rispondere. Mi limito a seguirli e nel mentre mi scappa lo sguardo su una serie di automobili. Le riconosco tutte quante, ma che ci fanno qui?
Entriamo all'interno dell'edificio, ma non riesco a vedere nulla da quanto sia buio. Ormai la sera è arrivata e i colori del crepuscolo si sono trasformati in un blu intenso e addobbato da piccole nuvole. Percorriamo un piccolo tratto, arrivando infine davanti alla porta. È una porta vetrata, ma non riesco a vedere cosa ci sia dall'altra parte in mancanza di luce. "aprila y/n" dice papà, cosí faccio.
Infilo la chiave nella serratura con il cuore che batte all'impazzata e la apro facilmente. Entriamo nella stanza, quando riesco a trovare l'interruttore della luce.
Lo premo.
Davanti ai miei occhi uno spettacolo mozzafiato. È una sala da ballo gigantesca. Le sue pareti sono interamente dipinte di colori che ricordano gli album dei ragazzi e due lati sono completamente ricoperti da specchi che riflettono il rosa, l'azzurro, il viola. Gli stessi colori della chiave tralaltro. Spalanco la bocca dallo shock, quando poi mi accorgo della presenza di persone al centro della stanza. Sono tutti qui: mia mamma, Nancy, il signor Park, Seo-Joon, Rowoon, c'è anche Sun! E Keena, Jae, il pd, le mie migliore amiche, le mie compagne di scuola di ballo, ci sono tutti!
"sorpresa!"
Mi copro la bocca con una mano, mentre lascio cadere lungo il fianco l'altra e mi avvicino. Penso di essere appena andata in tilt.
Li raggiungo lentamente e li abbraccio tutti, uno per uno. Stento ancora a crederci. "v-vi ringrazio di cuore..." sussurro esterrefatta, mentre il mio corpo continua a girarsi attorno a se stesso per osservarsi attorno. È tutto troppo bello per essere vero, ho paura di stare sognando. "La sala da ballo più bella del mondo, per la ballerina migliore del mondo" dicono loro, aprendo le braccia all'aria. "Questa sala è tutta per me?!" chiedo sconvolta. Loro dicono di sì ed io mi sento volare. È meravigliosa. Il pavimento è liscio e brillante e le pareti sono colme di tutte le foto che abbiamo scattato assieme in questi mesi. "vieni" saltella Jungkook emozionato tanto quanto me. Lo seguo più felice che mai e mi faccio accompagnare in tutte le stanze. C'è un bagno gigantesco, con docce separate da veri e propri muri dai colori della galassia. C'è uno spogliatoio tale e quale a quello della spa che visitammo moltissimo tempo fa io e Jungkook. Invece degli armadietti c'è peró un armadio gigantesco ed è pieno di morbidissimi divani rosa e lilla. E infine la sala ricreativa. Tv, giochi di tutti i tipi: già mi immagino le urla dei ragazzi mentre si divertono qua dentro. È tutto splendido, mi viene da piangere dalla commozione, ma non ci riesco più. Sono così felice. Ritorno da loro "vi adoro. Siete fantastici. Non me la merito" sorrido, arrossendo dall'imbarazzo di avere gli occhi di tutti su di me.
"è il momento di festeggiare!" gridano le mie amiche, abbracciandomi nuovamente in gruppo sotto gli occhi dei ragazzi.
"Festeggiamo allora!" grido e loro con me.
Vi amo ragazzi, siete magici.
Non vedo l'ora di ballare qua dentro.
[...]
Sono passate tre ore e ci stiamo divertendo come non mai. Abbiamo mangiato fino a scoppiare e ora stiamo ballando come se fossimo in discoteca. Sono anche riuscita a parlare con mio padre, che mi ha spiegato tutto da capo a fondo e ora non provo che ancora più rispetto verso il signor Park.
Mi ha raccontato come lo abbia aiutato a scappare, sostituendo il suo corpo con un cadavere. Lo ha portato a casa sua e lo ha nutrito e curato per oltre un mese. Inoltre notava che papà stava meglio dopo una certa flebo ed è riuscito a farsi dare la cura sperimentale. Ora papà cammina e come lui tutti i pazienti che ne avevano bisogno.
È davvero incredibile. Ci siamo detti tutto quello che avevamo bisogno di sentirci dire e il nostro legame si è stretto ancora di più. Al momento siamo rimasti tutti tranne la mia famiglia e il signor Park. Sono quasi le due del mattino e giustamente si sono fatti stanchi. Anche io sto morendo di sonno, ma l'adrenalina dovuta alla gioia mi sta tenendo più attiva che mai. Tutti mi hanno chiesto come stavo, tutti mi hanno fatto sapere che gli sono mancata.
Ho scoperto di avere moltissime persone che mi vogliono bene e che non desiderano che il meglio per me e non potevo desiderare altro.
Per non parlare di Jungkook. Il mio eroe, il mio compagno di vita. Lo amo da impazzire.
Si è creata un'enorme famiglia.
E spero di mantenere i rapporti con loro per sempre.

𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' 𝐂𝐈 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora