Jungkook's pov
Il silenzio cala nella stanza: nessuno osa proferire la minima parola dallo sconvolto. A spezzarlo solo la voce della giornalista, che continua ad enfatizzare il fatto che una celebrità, giovane per di più, sia morta. Non ho la più pallida idea di come reagire, sinceramente. Mi limito a stare fermo e a cercare di realizzare la cosa, sebbene sia estremamente impensabile. Il rumore di un bicchiere delicatamente appoggiato sul tavolo ci fa girare tutti. "V-Vado un secondo in bagno" dice y/n a bassa voce, cercando di essere il più impassibile possibile. L'espressione che ci sta porgendo è talmente indecifrabile che non possiamo che limitarci ad annuire e lasciarla andare. Lei si alza lentamente e si allontana, per poi chiudersi la porta dietro, senza tuttavia girare la chiave.
"merda.." sussurra Jimin, stringendo con leggerezza il braccio a yoongi, il quale posa una mano sulla sua. Jin si avvicina a Namjoon, che non sa nè cosa dire nè cosa fare. Inutile dire che siamo tutti sconvolti da quella perdita. Una forte sensazione di secchezza alla gola mi porta a bere un sorso di birra, finendo però per svuotare il bicchiere. "Jungkook..." mi sento chiamare. Volto il viso verso Namjoon "..s-stai bene?" chiede preoccupato. Annuisco in silenzio "io sto bene, davvero. Mi fa..mi fa solo strano, insomma.." non riesco a formulare una frase che riesca a far intendere cosa stia provando. Non ci sono rimasto male, ma nello stesso momento non riesco a realizzare che Woonu abbia seriamente ucciso una persona. Lo so, y/n ha praticamente rischiato la vita, e ho letteralmente visto decine di cadaveri decomposti, ma quando muore una persona che conoscevi fa davvero strano, ecco. A proposito! Mi alzo in piedi, sotto lo sguardo di tutti "vado a vedere come sta" mi limito a dire "bravo, fai bene". risponde Hoseok.
Busso un paio di volte e apro la porta lentamente "avanti" dice y/n, che trovo seduta sulla tavoletta abbassata. Mi accenna ad un sorriso, ma torna a guardare il pavimento davanti a sé. Non ha gli occhi rossi e non ha le guance arrossate, quindi non ha pianto per fortuna. Mi abbasso davanti a lei, in modo da vederle bene il viso "piccola, ti senti bene?" chiedo a bassa voce, prendendole le mani con gentilezza e accarezzandole le dita con il pollice. Lei annuisce più volte, ha lo sguardo fisso nel vuoto però. "io la odiavo..in un certo senso." inizia a dire "E' da sempre stata una persona poco piacevole, anzi. Dopo quello che mi ha fatto poi, insomma.. io.." prova a dire. Stringo un pochino di più la presa "non c'è bisogno di giustificarti amore. Non è sicuramente colpa tua. Lo so, fa strano, anche io non ho realizzato a pieno. Eppure è successo..'' lei annuisce di nuovo, questa volta guardandomi negli occhi. "Jungkook.. è normale che io non provi nulla per lei?" chiede d'un tratto. La domanda mi spiazza, perchè è la stessa cosa che mi sto chiedendo anche io da quando ho saputo la cosa. "penso di sì. I-insomma. E' stata da sempre una persona crudele, cattiva, molesta.." cerco di dire. Lei posa una mano sulla mia guancia, facendola scivolare lungo il mio collo e arrivando alla spalla "sì..ma, tu, tu come ti senti?" chiede. "esattamente come te. Non dico che non me ne freghi, ma" sospiro "non lo so.." abbasso gli occhi in preda alla confusione. Lei scende dalla tavoletta, finendo quasi sul mio grembo, e mi abbraccia forte. Ricambio l'abbraccio, tenendo gli occhi fissi sul muro davanti a me. "Jungkook, Lisa è morta.." sussurra d'un tratto, il suo tono di voce è cambiato, sembra quasi spaventato. Il fatto che la stessa sorte sarebbe potuta capitare a y/n mi attraversa la mente di soppiatto, in modo rapido ma forte e forse è lo stesso motivo alla base di questo cambiamento repentino di atteggiamento. La stringo il più forte che posso, arrivando quasi ad ansimare dalla paranoia "oh mio dio, oh dio" gemo nascondendo il viso nell'incavo del suo collo "sarei potuta morire Jungkook..ero a un passo così" trema piano lei. Poso una mano sul suo capo e lo accarezzo. "Non è successo piccola, tu sei viva. Grazie a dio" sussurro. Menomale che non riesce a vedermi, in questo momento ho un'espressione a dir poco penosa. Grazie al cielo lei sta bene, grazie al cielo.
"Ti amo piccola".
"Ti amo".
[...]
Allungo la coperta fino alla spalla che mi si affaccia, sulla quale do un bacio lento e delicato. "prova a dormire" le dico, ma vedo dal riflesso della finestra che tiene gli occhi fissi sul paesaggio, impassibile. "non ci riesco, mi sono svegliata da poco in realtà. Non ho sonno" si limita a rispondere lei sospirando "anche se una bella dormita ora ci vorrebbe" aggiunge poi, a voce più bassa del dovuto. Le accarezzo il braccio, perchè non so che altro fare, cosa altro fare per distrarla dal pensiero. Un paio di minuti (passati a fissare il vuoto) dopo lei si gira lentamente verso di me. Il rumore del lenzuolo e della coperta che si spostano seguendo i movimenti delle sue gambe sono gli unici a riempirmi le orecchie, insieme ai nostri respiri. La guardo porgermi le sue splendidi iridi, il cui colore è accennato appena dalla piccola luce di sale posta sul comodino dietro di lei e leggermente sfumato dal rosso-arancione del suo bagliore. "tutto okay, piccola?" sussurro accarezzandole la guancia calda e liscia. "Jungkook, baciami ti prego" ansima d'un tratto. La fisso confuso per un paio di secondi, ma capisco immediatamente il motivo di questa richiesta, dal suo sguardo, e dal modo in cui la sua mano è appoggiata sul mio avambraccio. Senza pensarci due volte le prendo il viso tra le mani e poso le mie labbra sulle sue, spingendomi in avanti come se, in questo modo, riuscissi a sentire tutto il suo sapore. E' la prima volta dopo tempo che la bacio in questo modo. E mi era mancata da morire. E' un bacio passionale, ma nello stesso momento confortante. Riesco a capire come faccia a rappresentare il miglior modo per non pensare a ciò che abbiamo saputo. Le nostre lingue che si incontrano si dicono quanto abbiano bisogno l'una dell'altra e il modo in cui le nostre dita passano sui nostri corpi dimostra il sollievo nell'esserci. Noi stiamo bene, e siamo insieme nonostante tutto. "ti amo Jungkook, ti amo." continua a ripetermi, piazzandosi sotto di me. Non riusciamo a staccarci, ma entrambi finiamo per lasciarci andare ad un pianto silenzioso. Le nostre lacrime accompagnano lo sfiorare delle nostre labbra, rendendo il sapore del burrocacao alla vaniglia leggermente salato. Poso una mano sotto la sua schiena, e la alzo in modo che riesca a sedersi a cavalcioni su di me. Voglio averla tutta tra le mani, voglio proteggerla da tutto. La stringo con tutto me stesso, mentre continuiamo imperterriti a dimostrarci quanto ci amiamo. Non voglio fare l'amore con lei, in questo momento. Ma voglio farle capire che ci sono. Voglio che le mie labbra le gridino che ci sarò sempre, nel momento in cui su poggiano sulla sua mandibola, sul suo collo, sulle sue clavicole, per poi tornare sulle sue. Le accarezzo il viso, passando il pollice sulla guancia per scacciare le gocce ribelli, le accarezzo i morbidi capelli. Le dico che l'amo, che è tutta la mia vita. E sono grato di essere qui, in questo momento, a godermela. Il desiderio che questo sia per sempre una mia certezza mi fa passare per la mente svariate idee, confuse e repentine, tra cui una però in spicco più di tutte. La voglio mia per tutta la vita.
[Qualche giorno dopo]
Y/n's pov
Il pizzichio di questo foulard mi fa venire voglia di afferrarlo e lanciarlo in aria, ma so che non posso azzardarmi a farlo, vista la situazione. Io, Jungkook e Sun siamo seduti nella quarta fila di panche in tribunale, e stiamo per assistere al processo di Woonu. Siamo riusciti ad ottenere un permesso di partecipazione e il diritto di privacy, quindi nessuno ci può filmare o fotografare. Non vedo Woonu da quel giorno e ammatto di essere leggermente in ansia. Anzi, sono letteralmente terrorizzata. Jungkook mi sta stringendo la mano e mi porge un sorriso di conforto ad ogni occasione, accompagnato da un "se non te la senti possiamo andarcene". Ovviamente ho sempre risposto che voglio metterci una pietra sopra e non c'è cosa migliore che vedere quell'uomo essere sbattuto in galera e peggio.
Il momento cruciale: le porte laterali si aprono e i brividi mi corrono lungo tutta la schiena. Mi ritrovo a stringere più forte del dovuto la mano di Jungkook: Woonu attraversa il piccolo corridoio, arrivando al centro della sala accompagnato da due ufficiali della polizia, che stanziano ai suoi lati. Il giudice indica all'avvocato dove farlo sedere e così si accomodano.. Il silenzio cala nella sala.
"Park Ji Woonu." inizia a dire il giudice " secondo l'Art 25 bis 1 del D. Legislativo numero 231/1, lei è accusato di frode nei confronti di molteplici imprese finanziarie, delitti contro l'industria ed il commercio, reati societari, falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento. Per l'Art. 24 del D. Lgs. 231/01 è accusato di Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato, per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato. Ha inoltre violato l' Art. 23 del D. Lgs. 231/01, Inosservanza delle sanzioni interdittive alle accuse precedenti.
E' inoltre accusato, secondo l'Art. 25 quinquies del D. Lgs. 231/01 di Delitti contro la personalità individuale e in particolare di omicidio colposo nei confronti di Lisa Manoban e di oltre settanta persone nell'ultimo ventennio, affiancato all'accusa di tentato omicidio nei confronti di cinque vittime.
A seguito della discussione tra le parti dei reati.." il mio respiro per un attimo cessa di battere. Nessuno fiata di fronte all'ascolto di un orrore simile "la giuria ha decretato che l'imputato è condannato.."
tutto quello che mi ha fatto mi passa repentino davanti agli occhi, disgustandomi. Quei cadaveri, la lama del coltello che impugnava che ha passato sulla mia guancia, le aste sbattute senza ritegno su di me..tutto mi ritorna in mente, le mie pupille si rimpiccioliscono. Lo vedo impassibile, e non batte ciglio proprio come me. Il batticuore sta prendendo il sopravvento e sento risuonare il mio cuore nelle orecchie.
.."alla pena capitale".
Chiudo gli occhi inspirando, mentre mi lascio sfuggire una lacrima tanto trattenuta, dal sollievo. Un forte brusio riempie la sala, accompagnato dallo sbattere del martelletto del giudice.
Woonu, che non ha dato alcun segno emotivo, viene ricondotto dalle autorità all'interno di ciò che sta dietro quelle fantomatiche porte, mentre le persone incominciano ad alzarsi dai loro posti. Lo guardo varcare la soglia, quando un attimo prima di sparire del tutto gira il viso, incrociando gli occhi con i miei. Un brivido di terrore mi attraversa tutto il corpo, ma gli mostro la totale indifferenza. Provo a farmi vedere il più forte che posso. Lui accenna ad un ghigno terrificante, pronunciando con il labiale "avrò la mia vendetta", per poi essere spinto dentro. Per quanto possa essere suonato spaventoso, non mi succederà nulla, perchè presto verrà ucciso. E posso ufficialmente dire che:
E' finita.
E' finita per sempre.
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𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' 𝐂𝐈 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈✔️
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