Il rumore dei nostri bicchieri che si scontrano risuona in tutta la sala "alla salute!". Bevo l'ennesimo sorso di birra appoggiando la schiena poco in equilibrio sul petto di Jungkook.
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Siamo tutti seduti a terra, esausti, ubriachi ma sopratutto, più felici e sereni che mai. Non c'è nulla che al momento mi butti giù di morale. Sono viva e vegeta e così mio padre, sono qui a festeggiare nella mia nuova sala da ballo, Woonu verrà processato e Jun si è confessato. La mia mente guidata dall'alcool mi fa divagare di qua e di là e ora non posso che non essere contenta e tranquilla, circondata dalle persone a cui voglio più bene. Mi si sofferma per un'attimo il pensiero su Lisa, non sapendo che fine abbia fatto dopo essere uscita da quella porta, ma non mi importa più di tanto e lascio che mi scivoli addosso. "Aprite una finestra che si muore di caldo!" grida Taehyung, prima di scoppiare a ridere per qualcosa che non riesco a sentire. "sono i tuoi piedi che puzzano, invece!" grida poi. Mi lascio sfuggire una risata e alzo il viso in cielo per incrociare il mento di Jungkook. Porto le labbra in una forma che riesca a far intendere il mio bisogno di un bacio e me lo scocca nell'immediato, per poi avvolgere le sue braccia attorno alle mie clavicole, stando attento a non farmi male alla spalla. "Non abbiamo qualcos'altro oltre alla birra?" chiedo prendendo un boccone di patatine e imboccando chi mi stia stringendo. "si, c'è della vodka alla pesca ma non l'ha bevuta nessuno" mi risponde Jimin. Mi limito ad annuire, ma sebbene non stia capendo più nulla riesco a percepire un po' di tristezza nella sua voce. Butto giù un altro sorso dal bicchiere di qualcuno e giro il viso verso di lui. "Jimin?". Lui si gira, regalandomi un bellissimo sorriso e ritornando a guardare davanti a sé. Giro gli occhi cercando di capire cosa stia scrutando con così tanta attenzione. Il verso porta a Yoongi, seduto insieme a Namjoon a chiacchierare. Ritorno su Jimin. Mi stacco da Jungkook e mi avvicino a lui. "Jimin" sussurro, con le labbra a due centimetri dal suo lobo. "sì?". "cosa succ-cede" deglutisco, ho la bocca terribilmente secca "con suga?". Pensavo che le sue labbra si sarebbero incurvate verso il basso, invece scoppia a ridere "suga? da quando lo chiami così?". Rimango un attimo spiazzata dalla domanda. Non si chiamava così? Comunque.. "Perché non sei con lui, a baciarvi o bisticciare come sempre?". Ora si che il suo sorriso si è spento. "A-avanti, raccontami tutto" appoggio una mano sulla sua spalla, accarezzandola dolcemente e mi piazzo di fronte a lui, tra le sue gambe divaricate. "ci siamo lasciati" borbotta. Spalanco gli occhi "HUH!?". Riesco a sentire gli occhi di tutti posarsi su di noi e il silenzio è calato nella sala. Jungkook fa cenno a tutti di non darci peso, così due secondi dopo il brusio di prima ritorna a riempire l'atmosfera tra queste mura. Urlo sussurrando "come sarebbe a dire che vi siete lasciati?".
Io, che ero seduta in posizione seiza, cedo con le gambe dallo shock e lascio che le natiche tocchino il pavimento freddo. Jimin non dice nulla, ma ritorna a sorridere. Questa cosa non mi va per niente bene. Scuoto la tesa avvicinando l'orecchio alla spalla, continuando a fissarlo. "non voglio parlarne y/n, non voglio rovinare l'atmosfera". si limita a rispondere. Corrugo le sopracciglia e guardo Jungkook, che non sbatte palpebra. Presumo lo sapesse già. Dato che so che non mi dirà nulla, testardo com'è, prendo l'iniziativa e spinta dal coraggio che ti dà l'alcool poso le mani sul pavimento per alzarmi. Per un attimo casco a terra, ma riesco a sorreggermi. Sono davvero arrabbiata. Non un arrabbiata da gridare e fare a pugni, più un'arrabbiata da polemica, ecco. Sì, proprio così. I miei piedi si dirigono verso il ragazzo che voglio confrontare. Non appena lo raggiungo, mi siedo davanti a lui. Con le mani e le ginocchia a terra, mi sporgo verso di lui "suga? perché hai lasciato Jimin?" chiedo a voce più alta del dovuto.
