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Y/n's pov

Vengo svegliata da una voce che canta, cosa che mi porta ad aprire gli occhi lentamente. I raggi del sole mi colpiscono il viso, sebbene sia una giornata relativamente nuvolosa e non sono di conseguenza particolarmente intensi. Il suono della voce di Jungkook che canticchia una delle canzoni nuove dell'album, stringendomi proprio come ci eravamo addormentati, è così gradevole da ascoltare che decido di rimanere nella stessa identica posizione, richiudendo le palpebre per godermi al massimo il tenore della sua voce melodiosa. Rispetto al tono roco che assume abitualmente la mattina, oggi è molto chiara e limpida. Mi scivola nei timpani e come mi entra in testa pare sembri a cavallo di una nuvola argentea. "Siamo insieme siamo a prova di proiettile.. Sì, abbiamo te, hai te. Anche se arriva di nuovo l'inverno. Se qualcuno mi ferma, cammino. Siamo per sempre a prova di proiettile".

Un sorriso mi sfugge dalle labbra, facendolo accorgere di essermi svegliata. Mi volto verso di lui, che non smette di cantare, sorridendomi e accarezzandomi. In tutta risposta allungo le braccia attorno al suo collo e lo abbraccio. Jungkook mi dà il buongiorno, lasciando poi qualche bacino sulla mia spalla. "hai dormito bene?" chiede, senza smettere di passare le mani dolcemente su di me "sì, tu?"..."anche io, ero in vena di cantare qualcosa". "miglior risveglio non potevo avere" ridacchio nascosta nel suo collo. Come se non l'avessi detto.

Il forte rumore della porta spalancata mi fa sussultare, facendomi girare di colpo verso..Namjoon? "presto, venite a vedere il telegiornale!". Io e Jungkook ci lanciamo una rapida occhiata, prima di catapultarci fuori dal letto e seguire di corsa Nam in salotto, dove troviamo tutti seduti attorno al televisore. Nella stanza non risuona che la voce della giornalista

"Il plurimiliardario Park Ji Woonu, proprietario della più grande multinazionale coreana, nonchè l'uomo più influente del paese, è scomparso

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"Il plurimiliardario Park Ji Woonu, proprietario della più grande multinazionale coreana, nonchè l'uomo più influente del paese, è scomparso. Si pensa sia fuggito dal paese per problemi legali, l'ultimo avvistamento è avvenuto la mattina del 25 giugno nei pressi della sua proprietà privata. I dettagli rimangono preclusi e nascosti dalle autorità. A breve i nuovi aggiornamenti". Rimango agghiacciata, di fronte ad una notizia simile. "scomparso? Quel bastardo se l'è data a gambe!" urla Jin, prima di prendere un boccone di cereali. No...non può essere. Ad ora sarà già chissà dove.. porca putt- il citofono interrompe i miei pensieri. Namjoon va ad aprire e l'investigatore Sun si piomba in mezzo alla stanza "ragazzi, ho delle pessime notizie!" urla, prima di essere bloccato da yoongi "sì, lo sappiamo. Woonu è scomparso". Sun ci guarda a bocca schiusa, prima di richiuderla e ricomporsi, alzandosi gli occhiali. "mi avete preceduto." fa per grattarsi la testa "però" tutti ci voltiamo a guardarlo "se vogliamo essere precisi non è scomparso. E' scappato." Uno strano grugnito che sembra provenga da Jin ci distrae "ve l'avevo detto!" e prende un altro boccone. L'investigatore ci fa sedere e lui con noi "Ascoltate. Le informazioni che ho ricevuto dicono molto di più" yoongi sbuffa e incrocia le braccia "cosa aspetta a dircelo." Sun gli lancia un'occhiataccia, prima di ritornare a fissare il vuoto al centro della stanza "Pare sia partito per la Nuova Zelanda. Da quel che mi hanno detto ha fatto prenotare tre biglietti istantanei" tre biglietti? forse uno di loro.." e l'ultima volta che è stato avvistato era alla vip lounge prima di fare il check in e salire a bordo. In questo preciso momento è in volo per l'Auckland Airport con altri due uomini." Dopodichè fa un lungo sospiro e passa grottescamente il palmo della sua mano sulla fronte "uno penso sia Jun. L'altro è sconosciuto a tutti." Deve essere mio padre. Jungkook mi prende un braccio e mi lancia uno sguardo che pare dica la stessa cosa che ho pensato "potrebbe, si.." sussurro. Guardo Sun, provando a cercare in ciò che dice una risposta alle mie domande. Lui si gira verso di me e annuisce "potrebbe essere tuo padre, il terzo uomo. Se dici di non averlo visto ieri, non è da escludere." Non so se essere sollevata o tremendamente spaventata . Mio padre potrebbe essere vivo, ma in questo momento si troverebbe con Woonu a bordo di un aereo a chissà quanti chilometri di distanza. "Il mio piano è questo. Ma non è nulla di certo: domani prendo il primo volo per la Nuova Zelanda sotto copertura e protezione. Scoprirò dove si è stabilito e procedo senza mezzi termini. Ho l'intenzione di farlo arrestare e farlo rimpatriare nel paese già ammanettato." Annuisco, approvando a pieno la sua idea. "posso portare con me una persona" si gira verso di me "vuoi venire?". Spalanco gli occhi, cercando di decifrare cosa mi abbia appena chiesto. Partire da sola per la Nuova Zelanda per arrestare un pazzo criminale e salvare mio padre? Guardo gli altri, soffermandomi un paio di secondi su Jungkook, prima di ritornare con gli occhi su di lui "sì, verrò con te. Salveremo mio padre." Stringo i pugni dall'adrenalina e faccio un passo verso di lui, che compiaciuto annuisce e ci saluta, avvisandomi di preparare il necessario per un paio di settimane e promettendomi di rendere giustizia a me e alla mia famigli, per poi andarsene dalla porta d'ingresso. Guardo gli altri e mi mordo il labbro inferiore. Jungkook mi afferra per una spalla, stringendo più del dovuto "y/n!? Ma sei uscita fuori di testa!? Pensi seriamente che ti lascerò andare da sola in Nuova Zelanda con quel..quel..ahh!" un forte ringhio esce dalle sue labbra, mentre si prende la testa tra le mani e i brividi pervadono il mio corpo. Questa volta però non lascerò che nessuno l'abbia vinta su di me. "E cos'altro dovrei fare allora, eh? Rimanere qui senza fare niente mentre mio padre è là fuori a farsi ammazzare? Lo capisci vero che questo, questo sarebbe fottutamente più pazzo?" lo guardo, incominciando a sentire le tempie fremere e gli occhi bruciare "Non posso stare con le mani in mano mentre le persone che mi circondano rischiano la vita per me. Non posso, non sarei io se non lo seguissi. Vi ho lasciato soffrire per troppo tempo per colpa mia, è ora di chiudere questo capitolo" Aggiungo, abbassando gli occhi e togliendo la sua mano di dosso. "mi dispiace" dico infine, facendo per andare in camera a preparare la valigia.

𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' 𝐂𝐈 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora