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Y/n's pov

L'acqua calda scorre sul mio corpo e goccia dopo goccia la fatica inizia a scomparire, mentre nella testa una miriade di pensieri affollati prendono il sopravvento. Di solito non mi lavo mai nello spogliatoio della scuola, sebbene sia comunque sempre pulito di tutto punto. Il problema è sostanzialmente che i box sono aperti e separati solo da un sottile muretto di mattoni. Oggi però è un giorno speciale: a breve devo partire e il tempo di andare a casa, fare le mie cose e tornare sarebbe decisamente troppo. Santo cielo, andrò in Nuova Zelanda...con i BTS. Ridacchio e saltello nella pozza d'acqua sotto i miei piedi dall'euforia. Stento ancora a crederci. Sarà meglio che metta da parte l'emozione e mi sbrighi, altrimenti rimarrò bella che con i piedi a terra, letteralmente.

Jungkook's pov

Stiamo attendendo che y/n finisca di farsi la doccia e intanto ascoltiamo quello che ci sta dicendo sua madre. Sembrano tutti immersi nelle sue parole, tuttavia io non riesco proprio a starci attento. Mi sento così in imbarazzo e nello stesso tempo eccitato all'idea di partire e trascorrere del tempo con lei. Non so bene come approcciarmi per stringere i rapporti, mi limiterò ad essere me stesso. Spero che a lei vada bene. I minuti passano e l'ansia cresce sempre di più. Chissà come mi ha trovato, chissà se le sto simpatico, Aish. "Jungkook-ah" sussurra Jimin Hyung sedutomi di fianco, appoggiando una mano sulla mia coscia con fermezza. Mi posa di soppiatto uno sguardo riprovevole e mi fa cenno di smettere di alzare e abbassare la gamba come se avessi un qualche tipo di demenza. Solo una volta accorto di starlo facendo mi scuso a bassa voce, camuffando l'impazienza con una risata nervosa, e provo a calmarmi più che posso. L'ansia sta sicuramente prendendo il sopravvento su di me, ma è una cosa che non riesco davvero a controllare. L'improvviso rumore dei passi di y/n verso la stanza fa girare il viso a tutti noi, che la guardiamo rientrare vestita di tutto punto e fresca come una rosa. E' cambiata completamente ed ancora più bella di prima. La scruto dalla testa ai piedi, senza badare commenti degli altri o giudizi. Non riesco a non notare come i pantaloni che indossa si sposino alla perfezione sulle sue gambe o come la magliettina bianca metta in risalto i suoi leggeri addominali. Mi rifiuto di smettere di guardarla.E' quasi ipnotico il modo in cui ci saluta prendendosi i capelli e se li sposta di lato, appoggiandosi lungo il nero blazer..
Continuo a guardarla finché i suoi occhi non incrociano i miei ed è qui che involontariamente giro il viso. Se ne sarà palesemente accorta e la cosa non fa che scaldarmi ancora di più le guance.

y/n's pov

Noto jungkook fissarmi e distogliere lo sguardo non appena nota che è ricambiato, ma ignoro comunque la cosa e mi siedo di fianco a lui guardando gli altri che ascoltano i soliti racconti di mia madre. Starà parlando loro di quanto io abbia lavorato per aiutarla con mio padre o di quanto è fiera di avermi fatto nascere. Tipico suo. In tutto ciò io e Jungkook non ci siamo scambiati neanche mezza parola da quando sono venuti, sebbene abbia ancora ben stampato in testa il modo in cui mi ha stretta prima. Con la scusa di avere gli occhi rivolti nella direzione degli altri, faccio scappare qualche occhiata su di lui. Ha i capelli neri e lunghi e ricadono su quasi tutto il viso, mostrando appena la sua mandibola ben definita. L'ho da sempre trovato un ragazzo attraente, ma ora che gli sto vicino mi sembra di essere attirata verso di lui in modo quasi magnetico. Mi ritrovo inevitabilmente a catturare ogni suo particolare, arrivando a soffermarmi per un attimo sulla sua bocca. Non gli vedo gli occhi perchè coperti dai capelli, ma quella la riesco a scorgere bene. Vi passa velocemente la lingua per inumidirla e si morde il labbro inferiore dopo aver riso a non so cosa. Deglutisco lentamente. Ogni cosa sembra improvvisamente scomparire attorno a me, non riesco a sentire nulla se non i suoi respiri stranamente veloci. Non so come, non so assolutamente il perchè, ma finisco per appoggiare una mano sul suo bicipite contratto. Il bisogno di toccarlo si è fatto estremamente forte, ma ora che si è voltato nella mia direzione e stiamo incrociando gli sguardi il mio corpo si rifiuta di muoversi. Non oso nemmeno pensare a quanto stupida gli stia sembrando, ma per quanto ci provi i miei muscoli non si vogliono attivare. Lui guarda le mie dita per un secondo, prima di ritornare su di me e porgermi un sorriso gentile "ciao" sussurra. "ciao" ricambio, senza staccarci gli occhi di dosso.

𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' 𝐂𝐈 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora