i miei polsi sfiorano la sua vita sottile, mentre tentano di allacciare il cinturino del marsupio, con il suo respiro che accelera e il battito che rimbomba in tutto il suo corpo. E ancora, la sua mano si posa sul mio braccio, guardandomi con quegli occhioni marroncino, mi saluta dolcemente e in modo timido. E ancora, il profumo dei suoi capelli che mi inebria le narici, il suo tocco sui miei avambracci, la sua risata, il suo sorriso, la sua voce che sta ripetendo più e più volte il mio nome. Tutto mi fa sembrare di vivere in un sogno, eppure è la realtà. Pensavo che non mi sarei mai meritato una seconda occasione, e invece la vedo di fronte a me, proprio come un angelo. Y/n continua a chiamarmi imperterrita, ma c'è qualcosa di strano in lei. Ad ogni lettera pronunciata la sua voce si tramuta, diventando sempre più roca, più mascolina. Un forte rumore si insinua nelle mie orecchie e accompagna il tono decisamente alto con cui mi sta parlando ora, fino a farmi percepire urla così forti da sfumare via la sua immagine.
Apro gli occhi e sbatto le palpebre più e più volte, cercando di capire dove mi trovi, prima di realizzare di essere in aereo. Mi guardo attorno con la mente ancora un po' appannata e noto che quasi tutti dormono. "Jungkook, ti senti bene? stai sudando e il tuo viso è tutto arrossato" mi scuote Hoseok, in piedi di fianco al mio sedile. Vorrei rispondergli, ma sono ancora in preda alla confusione dovuta al miscuglio di immagini che mi si sono figurate nella testa con foga. Per di più il mio timpano viene spezzato dal forte suono dell'aereo in atterraggio, cosa che mi porta a coprirmi le orecchie velocemente. "s-sto bene Hyung" dico poi guardandolo. Lui annuisce e torna al suo posto, e intanto i miei occhi cercano y/n tra i vari sedili, trovandola seduta affianco a Yoongi a fissarmi con l'indice appoggiato sulle labbra e il pollice che le sorregge il mento...
Y/n's pov [venti minuti prima del risveglio di Jungkook]
Ormai sono passate nove ore e mezza da quando siamo partiti. Nonostante sia in prima classe e il comfort sia il massimo non riesco ad abituarmi a stare in volo per così tanto tempo, devo sgranchirmi le gambe. Taehyung e Jungkook hanno avuto gli unici due posti singoli dell'aereo, mentre il resto di noi ha condiviso il volo con un compagno. Il mio? Yoongi. Ha lavorato il 70% del tempo e nel restante ha dormito, con gli auricolari sulle cuffie..non mi ha degnata neanche di una parola. La cosa mi è dispiaciuta un po', ma non ho voluto disturbarlo con le mie farneticazioni o bambinate e l'ho lasciato in pace. Per il resto il volo è andato senza problemi e devo dire che le ore sono volate. La prima ora ci hanno servito i pasti, dopodiché la maggior parte di noi si è addormentata. Gli unici svegli erano Yoongi e Jimin, con la quale ho chattato per quasi tutto il volo usando il wifi che hanno messo a disposizione. Ho scoperto che non dorme mai profondamente in viaggio, perchè ha il terrore che possa succedere qualcosa mentre è incosciente..proprio come me. Messaggio per messaggio abbiamo ritrovato l'uno nell'altra moltissimi aspetti in comune che hanno aiutato a stringere il nostro rapporto e devo dire che non mi sono mai annoiata durante la conversazione. Siamo passati da tematiche serie, come la fame nel mondo e lo sfruttamento minorile ad assolute stupidaggini e talvolta ridevamo così forte che Namjoon si svegliava e ci chiedeva di abbassare la voce. Jimin si girava sul sedile in mia direzione divertito e dopo un po' di minuti di tregua rincominciavamo a parlare come prima, ripetendo un giro continuo. Mi alzo per andare in bagno e sciacquarmi il viso stanco: tra poco dovremmo atterrare e non vorrei sembrare uno zombie. Ringrazio il cielo di non dover chiedere a Yoongi di farmi passare, essendo lui dal finestrino. Non vorrei che mi lanciasse il pc addosso. Una volta raggiunto controllo che non ci sia nessuno ed entro. Mi lavo le mani e il viso e mi sistemo i capelli con le dita, guardandomi nel riflesso dello specchio del bagno e non riesco a non sorridere nel realizzare dove io mi trovi. Tornando al mio posto mi guardo attorno e girando la testa noto Jungkook che dorme profondamente. Il suo viso è arrossato e le sue labbra sono leggermente aperte, chissà cosa sta sognando.
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Non riesco a smettere di guardarlo e notare come l'aura del momento lo stia rendendo bello come non mai. E' carino anche quando dorme, incredibile. "y/n! devi piantarla!" mi urla addosso il subconscio non abituato a dover sopportare pensieri del genere. Torno velocemente al mio posto, anche se dentro di me il desiderio di guardarlo si fa sempre più forte e una volta seduta gli occhi finiscono col riposarsi su di lui.Noto però che non riesce a stare fermo. I suoi respiri sembrano affannarsi e uno spasmo attraversa il suo corpo. Incomincio a pensare che non si senta molto bene o che stia avendo un incubo. Mi alzo, ma così facendo mi capita di incrociare lo sguardo di Hoseok appena svegliato e già che ci sono sfrutto la cosa per fargli segno con la testa di dare un'occhiata a Jungkook. Voglio capire se anche secondo lui sia qualcosa che non va. lui lo guarda per un po' e notando i suoi movimenti inizia a scuoterlo leggermente. "Jungkook..?" lo chiama a bassa voce dandogli una pacca delicata sulla spalla, nessuna risposta.."Jungkook!"alza la voce, colpendolo un po' più forte; Questo si risveglia di tutto colpo e inizia a guardarsi attorno confuso. Per di più l'aereo ha incominciato ad atterrare e il rumore improvviso lo porta a coprirsi le orecchie "Jungkook, ti senti bene? stai sudando e il tuo viso è tutto arrossato" gli chiede hoseok posando la mano sulla sua fronte per vedere se abbia la febbre. Il suo sguardo vaga ancora attorno a sé e finisce col posarsi su di me e per quanto ci provi, non riesco proprio a voltarmi. "good morning everyone do you know world wide handsome!" inizia ad urlare Jin, svegliando tutti gli altri e interrompendo lo scambio di occhiate tra me e lui. Ci giriamo entrambi a guardarlo e ci facciamo scappare delle risate. Quasi non mi accorgo di essere arrivati a terra. Di fatto la voce di una hostess ci avvisa dell'atterraggio e ci chiede cortesemente di prepararci ad uscire dall'aereo, così facciamo.
Scendo gli scalini con euforia e i miei occhi toccano il cemento del parcheggio "finalmente!" urlo nella mia mente girandomi verso gli atri. Siamo ufficialmente arrivati in Nuova Zelanda! L'entusiasmo si fa sempre più strada in me, ma non riesce a farmi dimenticare il modo in cui Jungkook mi guardava poco fa, a come i suoi occhi mi scrutavano e all'incredibile attrazione che provavo nei suoi confronti.
