Vengo svegliata da un sonno particolarmente rigenerante. La strana mescolanza tra il profumo di colonia della maglia che sto indossando e l'agrodolce percepibile in aria da fuori la stanza mi portano ad alzarmi dal letto incuriosita. Chiudo gli occhi ed inspiro: riesco ad assaggiare con l'olfatto la delizia che mi è separata da questa porta, così mi decido ad aprirla. Dopo una rapida panoramica alla zona soggiorno scovo Jungkook sui fornelli: non ha la maglia addosso e tiene la testa chinata sulla colazione che sta attentamente impiattando. E' talmente concentrato che non si accorge della mia presenza finchè non mi ha ritrovata ad abbracciarlo da dietro "buongiorno kookie" gli do un bacio sulla schiena scoperta "buongiorno piccola".
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"cos'hai cucinato di buono?" chiedo guardando da dietro in direzione del bancone "ho provato a fare un'omelette al miele e pollo piccante" mh, combinazione interessante "per colazione?" ridacchio. E' un po' pesantino come primo pasto della giornata, anche se conoscendo lo stomaco di Jungkook potrei tranquillamente farmi convincere sul fatto che potrebbe divorarsi tre ciotole di Ramen alle quattro del mattino. "per pranzo" risponde lui finendo di sistemare i piatti e girandosi verso di me. Lo guardo confusa "che ore sono?".."sono le due e mezza di pomeriggio" mi sorride. Sgrano gli occhi "davvero!?" guardo l'orologio sul suo cellulare: 2.34 pm. "ah.." sussurro, non pensavo di aver dormito così tanto. Faccio per chiudere lo schermo del telefono, quando arriva una notifica. Jungkook si gira verso dell'oggetto, che prende in mano e a cui sorride, prima di digitare qualcosa. "Aspetta un attimo qui" dice allegro e si dirige verso la sua stanza, per poi uscire trenta secondi dopo indossando una maglietta. Lo guardo stranita "porto i piatti in tavola?" e lui annuisce. Porto i piatti in tavola? ma che diavolo? Avrei dovuto chiedergli con chi stesse parlando, dove stesse andando, non se posso portare gli stupidi piatti in tavola. "torno subito" mi avvisa prima di chiudersi la porta d'ingresso dietro ed essersene andato. Così, tutto d'un tratto. Bah.
Mi siedo a tavola dopo aver apparecchiato e aspetto il suo ritorno: effettivamente dopo neanche due minuti suona alla porta. Mi dirigo verso di questa e una volta aperta leggermente i miei occhi restano esterrefatti, il mio sangue si ghiaccia, le mie tempie sono in procinto di scoppiare: non è Jungkook. sento le gambe cedere, la faccia obbrobriosa di quel tizio mi fissa con un disgustoso ghigno stampato sul volto. Lui è qui. Mi ha trovata ed è davanti a me.
Jungkook's pov
Scendo con l'ascensore tutto contento. Ieri sera poco dopo che y/n si è addormentata, sono riuscito ad ordinare un mazzo di rose da regalarle per la festa della donna, di cui mi ero completamente dimenticato. E' incredibile quanto veloce passi il tempo, sono ormai due mesi che la conosco nonostante sembrano siano passati pochi giorni. "signor Jeon?" sento dire dall'uomo di fronte a me, che regge in mano il mio ordine. Annuisco e scambiamo un paio di chiacchiere mentre analizzo attento il colore, il profumo e la qualità dei fiori: devono essere perfetti, perfetti come lei.
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