y/n's povMi separo lentamente dalle sue labbra non appena percepisco una presenza al mio fianco. Giro lo sguardo e mi riprendo intanto dal momento, mi capita di incrociare gli occhi di Seo-Joon, abbastanza esitante. Mi mostra un'espressione vuota, prima di accennare ad un lieve sorriso e venirmi incontro a passo pesante. "scusami" mi esce istintivamente, nonostante tenga ancora la mano appoggiata sull'incavo del collo di Kook. Non so perché, mi sento come se avessi appena fatto qualcosa di sbagliato. Jungkook lo guarda e fa un inchino per rispetto dopo essersi staccato da me, molto probabilmente perché ha davanti un uomo più grande di lui di praticamente dieci anni. Joon ricambia, per poi tornare con lo sguardo puntato a me "avete finito la riunione? Ho trovato un negozio che vende un divano fantastico ad un prezzo unico. Appena ci sei andiamo a farci un salto? Così lo vedi e mi dici". Annuisco. Per quanto sia contenta della cosa ed entusiasta nel vedere il mobile, devo sistemare il casino combinato di là. Giro lo sguardo verso le finestre della bighit "Prima devo fare una cosa con gli altri, va bene se ci andiamo tra un'oretta?" Torno a guardarlo e gli sorrido. Lui fa si con la testa e si allontana dopo avermi appoggiato nella mano un caffè preso d'asporto "ti aspetto in macchina". Lo ringrazio e mi avvio con Jungkook verso l'interno. "lo conosci?" chiede lui apatico. Tra noi un metro di distanza. Non so come reagire a questa sua indifferenza, finalmente ha capito che deve mettere da parte la gelosia? Nel dubbio non tiro fuori l'argomento "è il mio vicino di casa" mi limito a rispondere mentre premiamo sul tasto del decimo piano. Il silenzio ci pervade, nessuno dice una parola e la tensione cresce dentro il piccolo ma lussuoso ascensore. È incredibile come tutto cambi da un secondo all'altro. Sinceramente non ho neanche la più pallida idea di cosa fare ora, cioè, siamo tornati assieme? O era solo un momento di nostalgia? Non si è scusato come suo solito, non ha detto niente quindi non sono certa che abbia intenzione a ritornare come prima, specialmente sapendo che ora non è più, come prima. Esco all'ascensore con tanta confusione e tante domande che mi passano per la testa e ad accoglierci tutta un'altra atmosfera: "Voi due!" Sentiamo d'un tratto. Ci giriamo verso la direzione della voce e vediamo il pd venirci incontro "subito in sala riunioni!" ci sgrida indicando la stanza con l'indice. Noi ci inchiniamo in movimento dopo una rapida e confusa occhiata a vicenda e corriamo dentro, dove troviamo tutti i membri e parte dello staff seduti come prima. Ci fulminano con lo sguardo decisamente a disagio dall'accaduto e sia io che Jungkook non sappiamo cosa fare nè cosa dire. il pd entra e con il varcare la porta il forte rumore del legno sbattuto risuona in tutta l'aula, facendomi prendere un piccolo spavento interiore. La pressione di qualcosa in testa mi porta a proteggermi il capo d'istinto. Bang si-hyuk ci sta sbattendo non con troppa forza una rivista arrotolata nella sua mano "bambini" dà un colpo sulla testa di Jungkook "che" uno a me "non" uno a lui "siete altro" finisce con me nuovamente. L'istinto mi suggerisce di stare ferma, ma provo a scusarmi. Riesco perfettamente a capire come appariamo agli occhi di chi non conosce la verità: come due stupidi farneticoni e mi dispiace della cosa. "mi scus-" il pd mi interrompe "come avete potuto non dirci nulla!" alza la voce "non sapete che fatica stiamo facendo per riuscire a capire chi sia stato quel giorno in nuova zelanda" aggiunge. Sposto gli occhi su di lui e incrocio le sue iridi. Il sollievo che mi ha preso mi sta facendo girare la testa. Sta seriamente dicendo quello che sto sentendo? Quindi ha capito? Ci ha creduto?
Sento gli occhi appesantirsi, ma non riesco a non tenerli aperti più che posso, non oso immaginare quanto sia raccapricciante. Fremo sul posto, ma mi accorgo di essere ferma. E' la mia anima che si sta muovendo. "Non guardarmi così!" Grida, facendomi svegliare dai miei pensieri. Abbassa poi il tono e si siede sulla sua poltrona "pensavate che nascondendo la cosa sareste stati capaci di affrontarlo da soli?" Sospira, grattandosi la fronte corrugata "dovevo saperlo, quel giorno.." Inizia a dire. "Quale giorno?" Chiede Namjoon e tutti giriamo gli occhi su di lui "ero stato avvisato di una riunione non autorizzata nel nostro edificio. Ero entrato e ho visto Woonu con tutti gli azionisti della sua azienda e avevano una foto di y/n sul muro" rabbrividisco. "Quei bastardi pensano che il denaro possa dagli tutto il potere che vogliono" aggiunge. Le mie labbra iniziano a muoversi da sole "è vero, però.." sussurro. Tutti mi guardano confusi, e io abbasso gli occhi dal pavimento. "Non ho detto niente perché sapevo che lui in qualunque caso non avrebbe subito perdite o altro. Andiamo.." Rido nervosamente, o pervasa da una rabbia improvvisa "è l'uomo più potente del paese. La SPWoonu è l'azienda più influente della Corea. Con le sue filiali e i suoi guadagni aiuta gli incassi dello stato per il 5%" alzo gli occhi "se venisse fuori quello che ha fatto riuscirebbe tranquillamente a insabbiare tutto riuscendo addirittura a corrompere le forze di polizia e la cosa andrebbe solo a sfavore della nostra agenzia." Deglutisco e mi sento cedere le gambe, così mi siedo e nascondo il mio viso tra le mani. "Non so perchè ce l'abbia tanto con me, non è possibile che sia tutto per quella dannata giornata in Nuova Zelanda". Sospiro e lascio pesantemente cadere il busto sullo schienale della sedia. "Invece sì". Mi giro verso chi ha pronunciato la frase: è yoongi. "Da lì è nato tutto" aggiunge con fare indifferente, anche se il viso pare un po' teso. Ha le braccia incrociate e fissa il vuoto "le settimane dopo l'accaduto la SPW ha subito un calo finanziario del 4%. E' nato un movimento tra le azioniste donne. Da quel che ho capito si sono rifiutate di investire in un agenzia che era apparsa così maschilista e priva di diritti morali" Jimin lo osserva, per poi dire "il 4% può sembrare poco, ma il 4% di 350 miliardi è parecchio".."14 miliardi" suggerisce Namjoon dopo un rapido calcolo mentale. Non ci penso due volte a mostrare la mia sorpresa alla notizia. Non sapevo che fosse successa una cosa simile. "E poi non si tratta solo di te" aggiunge d'un tratto Hoseok. Non credo di averlo mai visto così serio in vita sua. "Mio padre lavora lì come un semplice dipendente, non ha nessun rilievo insomma, ma ricordo che mi aveva detto di aver scoperto qualcosa riguardo traffici illegali di denaro e azioni illecite verso altre aziende". "E' normale". Risponde il pd "più l'uomo ha più l'uomo vuole. E quando hai già tanto le autorità chiudono un occhio su metodi inappropriati con cui aumentare i profitti."
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𝐏𝐄𝐑𝐂𝐇𝐄' 𝐂𝐈 𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈✔️
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