Capitolo 41 (PARTE DUE)

55.8K 1.2K 833
                                    

«Scusami tanto, è tutta colpa mia» mormoròRoxannna con un tono dispiaciuto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Scusami tanto, è tutta colpa mia» mormorò
Roxannna con un tono dispiaciuto.

«Ma no, tranquilla, non è colpa tua» la rassicurai.

«Ed invece sì! Per colpa mia ti ha persino buttata in piscina...al posto tua sarei arrabbiata» evitai di dirle che mi ero arrabbiata così tanto che mi ero eccitata ed ero andata in surriscaldamento.

«Come mai tu e Mark siete spariti dal nulla?» domandai cambiando discorso, mentre mi sistemavo meglio sulla panchina dove eravamo sedute.

Tra meno di dieci minuti il mio supplizio sarebbe incominciato, più il tempo passava e più la voglia di disperarmi cresceva. Non ero ancora pronta psicologicamente all'idea che avrei pulito lo spogliatoio maschile.

Fortunatamente Roxanna aveva un cambio da prestarmi nel suo armadietto, così avevo evitato di girare per la scuola con i vestiti zuppi d'acqua.

«Ehm...lo sai com'è Mark: ha iniziato a farmi il solletico per tutto il tempo e poi... abbiamo sentito la professoressa e ci siamo nascosti» mi spiegò in difficoltà.

«Capisco, avete scopato» affermai schietta e lei arrossì «Ma no! Che dici» farfugliò rossa in viso.

«l'avete fatto sulla panchina o siete stati più selvaggi nel farlo contro gli armadietti?» continuai a prenderla in giro mentre lei era sempre più a corto di bugie.

«Sulla panchina, siamo stati più soft» ammise in fine, sbuffando. Ridacchiai divertita.

«Come mai non ci hai detto nulla?» domandai subito dopo, curiosa di sapere il perché voleva tenere nascosta la sua relazione con Mark.

«È l'ex di Taylor...pensavo mi avreste giudicata» chinò il capo a disagio.

«Non ti abbiamo giudicata quando ci hai sesso mentre stava con Taylor, pensi davvero che l'avremmo fatto ora?» le feci notare.

Tra amiche non si giudicava mai, era il codice.

«Ho avuto paura del vostro giudizio...pensavo non l'avreste accettato»

«Tu devi andarci al letto, mica noi» dissi con una alzata di spalle. Lei accennò un sorriso sincero e sollevato prima di stringermi in un abbraccio.

«Non immagini quanto sia stato difficile mantenere il segreto con te e Amanda» mi rivelò, sciogliendo l'abbraccio. «voglio sapere al più presto i dettagli e da quanto tempo va a avanti» le puntai il dito contro.

«Pensavo di raccontarti tutto questo weekend, perché volevo passarlo tutti insieme nella casa nel bosco di sua madre. Potremmo andarci comunque e raccontarti i dettagli, cosa ne pensi?» cambiò discorso.

«Sarebbe fantastico, ma sono in punizione per una settimana» le ricordo sbuffando. «parlerò con i tuoi genitori e sono sicura di riuscire a trovare un compromesso purché tu venga» mi strizzò l'occhio sorridendo.

Different Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora