"L'incontro tra due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche: se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati."
Brianna Johnson è una diciassettenne superficiale ed egocentrica. Lei è la studentessa più popolare del lice...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Odiavo fare le cose all'ultimo momento.
Ero una ragazza molto organizzata e non pianificavo mai nulla di elettrizzate almeno sei ore prima; avevo sempre il bisogno di tantissimo tempo da dedicare a me stessa, di coccolarmi e di rilassarmi immersa nella mia vasca piena di olii essenziali e profumati con la mia playlist, dedicata ad Ariana Grande, che riecheggiava nel bagno, e di prendermi tutto il tempo per scegliere cosa indossare, che trucco preparare e che acconciatura fare.
Ma sfortunatamente quel giorno non avevo molto tempo a disposizione, dato che Taylor Turner ci aveva espressamente chiesto, in modo abbastanza isterico, di prepararci in poco tempo perché sarebbe passata a prenderci tra un'ora esatta e portarci in un locale, a me, sconosciuto. Ci aveva anche esplicitato, chiaro e coinciso, che dovevamo indossare un costume sotto al vestito, quindi, dedussi subito che ci sarebbe stata una piscina interna nel locale in cui saremmo andate.
Dopo aver finito di fare la base trucco e di truccare la palpebra dei miei occhi con dei ombretti nude e una riga di strass argento, che rimpiazzò l'eyeliner che usavo di solito, portai il pennello, sporco di illuminante, che tenevo in mano verso l'arcata sopraccigliare così da definire e sollevare il mio sguardo, e poi su tutti i punti che volevo illuminare.
Sistemai i boccoli appena fatti sulle spalle mentre guardai il riflesso allo specchio del vestito di raso verde scuro che avevo indossato con diligenza; il vestito fasciava e valorizzava i punti di forza del mio corpo, e grazie al mio seno inesistente, lo scollo profondo e drappeggiato non mi faceva apparire per nulla volgare. Non sapevo se il vestito fosse adatto per la location che aveva scelto Taylor, oltre ad avermi espressamente ordinato di prepararmi che sarebbe venuta a prendermi, mi aveva solo accennato che saremmo andate in un locale che aveva aperto da poco.
Il suono di un messaggio mi distrasse e mi voltai verso il mio cellulare che giaceva sul comò. Era sicuramente una delle ragazze che mi avvertii di scendere. Prima di uscire presi una giacca di pelle a metà e la indossai, così da evitare di morire di freddo, e la mia immancabile borsa nera a tracolla di Coco Chanel.
Mi strinsi nella mia leggera giacca di pelle appena varcai la porta di casa e un venticello fresco notturno si infrangeva sulla mia pelle esposta ad essi. Percorsi il vialetto con un passo svelto, raggiungendo frettolosamente l'auto di Taylor fuori al cancello, così da potermi scaldare un po'. Aprii lo sportello ed entrai precipitosa nel veicolo.