Bussai impaziente alla porta dei Thompson, aspettando che qualcuno mi venisse ad aprire.
Non potevo credere a quel che era successo, a come tutto mi fosse caduto addosso senza capirci un cazzo.
Ma che cazzo. Brianna si era svegliata con la strana voglia di rovinarmi la vita di punto in bianco?
Sentivo l'urgenza di accendermi una sigaretta per smorzare via un po' di rabbia ma mi trattenni solamente perché la signora Thompson mi aprì la porta.
«Salve signora Thompson, ho bisogno di vedere Davina» dissi provando ad entrare ma lei mi barricò la strada, piazzandosi di fronte. «non credo sia possibile, mi spiace»
«Ho davvero urgenza di vederla, devo parlarle» le dovevo spiegare come fossero andate le cose, non sapevo bene cosa Brianna le avesse dato in quanto mi era stato riferito da un'amico quel che era successo, ma non poteva chiudere con me senza sentire la mia versione dei fatti.
«La prego signora Thompson» la pregai notando che non si schiudeva dal pavimento. «io non so cosa sia successo di preciso tra voi, ma adesso mia figlia ha bisogno di sfogare il suo dolore, e di qualcuno che le offri un abbraccio e una spalla su cui piangere quando si sentirà pronta a parlarne, e credo che tu al momento sia la persona meno indicata per farlo» rimasi fermo sulla soglia della porta che mi era appena sbattuta in faccia mentre riflettevo sulle sue parole.
Avevo ragione, dannatamente ragione: era la persona meno adatta per starle vicino ora.
Cercavo di proteggerla da una verità che sapevo l'avrebbe distrutta, raccontandole una bugia dietro l'alta, inconscio che stavo solamente aumentando la dose del dolore che avrebbe assorbito.
Stavo per salire in sella della moto quando vidi la finestra del suo balcone aperto pensando che avrei potuto arrampicarmi, ma preferii mettere in moto e andare via. Potevo arrampicarmi e parlarle ma cosa le avrei mai potuto dire per diminuire il suo dolore?
Che la mia attrazione per Brianna era cessata definitivamente?
Brianna poteva aver anche ingigantito tutto quel che era successo tra me e lei, ma restava il fatto che l'avevo pur sempre tradita per due volte. Per quanto ce l'avevo con Brianna in questo momento, lei non aveva nessuna colpa: ero stato io la causa del suo male, Brianna le aveva solamente iniettato la dose.
Guidai con la testa piena di pensieri fino a raggiungere la mia destinazione; scesi dalla moto e avanzai verso la villetta bianca. Bussai alla porta e la signora Lee mi aprì, le dissi se sua figlia fosse in casa e lei mi invitò ad entrare.
«Sei il sul ragazzo?» mi domandò lei, scrutandomi da capo a piede. «un'amico di scuola» dissi ignorando il suo sguardo che indugiava sempre di più; ammiccò un sorrisetto divertito prima di dire con superbia: «figurati se quella imbranata vivente potesse avere un ragazzo»
«Cosa vorrebbe insinuare, signora Lee?» chiesi stizzito, avevo difronte a me la versione matura di Brianna Johnson.
«Quello che ho detto, mia figlia non è in grado di fare nulla figurati a trovarsi un bel ragazzo» affermò convinta. «con tutto il rispetto signora Lee, ma solo perché sono solo suo amico non vuol dire che non ho stima per sua figlia: è una ragazza fantastica, bellissima, intelligente e con un cuore enorme, e sono io quello stupito che non abbia mille pretendenti sotto casa a farle la corte» mi innervosiva il modo in cui parlava di sua figlia, di come la umiliasse appena ne aveva l'occasione. Non mi stupiva che Willa avesse poca fiducia in sé stessa con una madre così.
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Different
Romance"L'incontro tra due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche: se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati." Brianna Johnson è una diciassettenne superficiale ed egocentrica. Lei è la studentessa più popolare del lice...