Capitolo 4

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Mi svegliai di soprassalto appena caddi dal mio letto e finii con il sedere per terra, per merito delle tre ragazze che dormivano come ghiri, che si giravano e rigiravano sul letto in cui erano, svariate volte

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Mi svegliai di soprassalto appena caddi dal mio letto e finii con il sedere per terra, per merito delle tre ragazze che dormivano come ghiri, che si giravano e rigiravano sul letto in cui erano, svariate volte.

Ancora assonnata mi alzai dal pavimento e portai lo sguardo sulla sveglia che tenevo sul comodino: 06:08. Era molto presto, quindi avevo tutto il tempo a mia disposizione per prepararmi. Stropicciai gli occhi con il dorso della mano e poi portai lo sguardo sulle artefici del mio bel risveglio.

Quel giorno avevamo deciso di organizzare un pigiama party e passare la serata a fare la maratona con l'unica serie tv che amiamo in comune: The vampire diaries. Inutile dire che eravamo andate a letto tardi e non avevamo minimamente calcolato che il giorno dopo fosse lunedì e avevamo scuola.

Odiavo il lunedì, era così deprimente; poneva fine al mio amato weekend e ricominciava la routine noiosa della scuola. Un po' come quando sognavo da piccola di essere la fidanzata di Harry Styles, e Rose e mi svegliava prima di averlo baciato: un attimo prima ero in paradiso e l'attimo dopo tornavo alla triste realtà.

«Svegliatevi brutte stronze» bofonchiai alzando la voce. Non potevano continuare a dormire beatamente, dopo che mi avevano buttata giù dal letto, dovevo farle pagare in qualche modo. Si lamentarono tutte e tre contrarie, ancora con gli occhi chiusi, mi chiedevano di lasciarle dormire ancora un po'. Non ci pensavo affatto. «Non se ne parla, mi avete gettata fuori dal letto ed ora dovete pagarne le conseguenze» affermai risoluta. Sarà stata la caduta, ma quella mattina stranamente non avevo per nulla sonno, ero abbastanza sveglia e non avevo, stranamente, bisogno dei miei soliti dieci minuti per riconnettermi da tutto.

Roxanna, nonostante fosse ancora assonnata e avesse gli occhi semichiusi, si mise a sedere sul letto e portò una mano davanti alla bocca prima di sbadigliare «Vado a farmi una doccia, almeno così mi sveglio.» mi informò la ragazza dai capelli rosa prima di trascinare fuori il suo corpo sonnacchioso dalla mia stanza e andando verso il bagno nei corridoi. Sbuffai e roteai gli occhi al cielo appena riportai lo sguardo sulle due belle addormentate nel mio letto. «Vado a farmi anch'io una doccia, se non vi trovo sveglie vi giuro che vi butto l'acqua addosso» le avvertii puntando un dito contro di loro, che puntigliose, continuavano a voler dormire.

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