Capitolo 22

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Guardai la ragazza che gli era addosso, cercando di capire chi fosse

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Guardai la ragazza che gli era addosso, cercando di capire chi fosse.

Era una sua amante?
La sua seconda fidanzata?

La sua pelle era simile ad un caramello bruciato e le trecce scure che aveva erano lunghissime. Sfoggiava i suoi denti bianchi e allineati in un sorriso dolce e guardava con affetto il ragazzo che stava stringendo con le sue esili braccia.

«Ehi straniera, da quanto tempo» risponde Blake, sollevando il capo per vederla meglio.

«Ma che fine hai fatto? Sono mesi che sei desaparecido» disse per poi baciarlo all'angolo della bocca. Le mie sopracciglia andarono fino all'attaccatura dei capelli e la mia mascella quasi toccò il pavimento. Blake mi gettò subito dopo uno sguardo, ricordandosi della mia presenza.

«Oh Dios!» si scansò subito, come se si fosse ustionata, per poi portarsi le mani alla bocca.

Che le prendeva ora?

«Y tu novia?» si rivolse a Blake.

Eravamo in America, perché diavolo parlava in spagnolo?!

Prima che Blake potesse replicare lei si voltò in mia direzione e iniziò a parlare a raffica:

«Io sono una sua amica d'infanzia e dargli un bacio mi è uscito naturale. E comunque puoi stare tranquilla, sono più le probabilità che tu sia il mio tipo e non lui» sparò frenetica gesticolando ed io mi affrettai a dirle di non essere la sua ragazza. Cacciò un sospirò di sollievo e subito dopo si presentò. «Sono Alexa comunque»

«Io Brianna» mi presentai anch'io nel mentre lei si sedette comodamente sulle ginocchia di Blake.

«Sei venuta da sola?» domandò Blake, cingendola la vita per non farla cadere. Iniziavo a sentirmi di troppo.

«Secondo te potevo lasciarla venire da sola?» sollevai lo sguardo verso il capellone selvaggio, che avevo visto qualche volta in compagnia di Mark e Blake.

«Visto! L'ho riconosciuto subito» Si indicò la ragazza con le trecce, compiaciuta nell'aver riconosciuto il ragazzo difronte a me. «L'avevo riconosciuto anch'io, ma è da maleducati importarlo mentre mangia in compagnia» mi trovavo d'accordo con le parole del capellone selvaggio.

«Scusate, spero di non aver interrotto nulla» i suoi occhi scuri saettavano mortificati tra me e Blake.

Troppo tardi per le scuse.

«Non hai interrotto nulla, tranquilla, siamo venuti qui a vedere un regalo per la mia ragazza» le spiegò tranquillamente Blake.

«Quindi ce l'hai una ragazza, voglio conoscerla!» esclamò euforica Alexa. «Per quanto resti ancora in zona?» le domandò Blake.

«Poco, sono venuta a trovare Scott...»

«Scott Haynes?» le chiese Blake interrompendola.

«Sì, il ragazzo in carne che alle medie prendevano in giro e che adesso sbavano tutte davanti ai suoi addominali scolpiti» commentò ridacchiando quello che mi parve di chiamarsi Shane, mentre prese una sedia dal tavolo accanto e si sedette al nostro tavolo. «Ti dispiace? Sono i miei preferiti» Mi rubò i pancake da sotto il naso, senza attendere una mia risposta.

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