Capitolo 10

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Preoccupata la feci subito entrare dentro casa e le chiesi spiegazioni di cosa fosse successo

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Preoccupata la feci subito entrare dentro casa e le chiesi spiegazioni di cosa fosse successo.

Non avevo mai visto Roxanna in quello stato.

«Ho fatto una cosa bruttissima, mi sento uno schifo totale» singhiozzò pulendosi le lacrime, mischiate con il nero del mascara colato, dalle gote.

«Ehi tranquilla, guardami» le presi il viso tra le mani e la costrinsi a guardarmi negli occhi «non sei una persona orribile, ok? Ti va di raccontarmi cos'è successo» aggiunsi decisa e lei annuì. La presi per mano portandole in cucina e le porsi un bicchiere d'acqua.

«Ho fatto un casino, una cosa orribile nei confronti di Taylor» mi informò dopo aver fatto un respiro profondo. «Ovvero?» Mi guardò negli occhi esitando se dirlo o meno. «Sono andata a letto con Mark Collins» disse di getto ed io rimasi un attimo attonita; ero così stupefatta da quella improvvisa notizia che quasi mi chiesi se avessi sentito male o meno.

Mark e Roxanna insieme? Quel Mark Collins?

«Sono una persona orribile vero?» si coprì il volto con le mani e tornò a piangere notando il mio mutismo. Ero troppo sbalordita dalla notizia che mi ero dimenticata di darle conforto.

«Non lo sei, smettila di dirlo. Sei una normale persona fatta di carne, conoscendolo immagino che quel coglione ti abbia sedotto sino a cedergli. Quel fottuto bastardo, io l'ho uccido» conoscevo Mark, conoscevo le sue tattiche di seduzioni e sapevo perfettamente che non si faceva nessun tipo di scrupolo se voleva portarsi a letto una ragazza, anche se questo comportava tradire la sua attuale fidanzata e creare scompiglio.

«Ero al Donut Coffee, come ogni sera a leggere un libro, e poi è arrivato lui...» un singhiozzo la interruppe. «Si è avvicinato e abbiamo iniziato a parlare, mi ha raccontato che era sfinito per via degli allenamenti ed io gli ho detto che forse si allenava troppo, mi ha chiesto che libro stessi leggendo e poi mi ha offerto un passaggio a casa. I-io non so come ci sia arrivata a desiderarlo; un attimo prima stavamo parlando nella sua auto e l'attimo dopo la sua bocca era sulla mia» mi raccontò avvilita chinando il capo sulle sue ginocchia. «Se potessi tornare indietro non lo rifarei» aggiunse tormentata dal senso di colpa nell'aver tradito la sua migliore amica.

Rimasi in silenzio ad ascoltarla, non sapendo che dire o fare per aiutarla. Non la giudicavo per quello che aveva fatto, ma purtroppo sì, aveva sbagliato nei confronti di Taylor, ed essendo amica di entrambe non sapevo cosa dirle.

«Non sei una brutta persona, hai commesso uno sbaglio a chi non capita di sbagliare? a nessuno» affermai. «A chi non capita di farsi il ragazzo della propria amica, no? Per favore Brianna, sii sincera e dimmi che sono una persona orribile» replicò con gli occhi colmi di lacrime. «Non ti dirò mai che sei una persona orribile perché non lo sei. È inutile rimuginarci troppo e farti divorare dai sensi di colpa.» replicai convinta. Roxanna era una delle persone migliori che conoscevo, certo, aveva commesso uno sbaglio ma era lì, con me, in lacrime mentre i sensi di colpa non le davano pace.

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