Brianna
Cinque mesi dopo.
Sospirai stremata.
Avevo appena staccato dal lavoro e non vedevo l'ora di tornare nel mio appartamento per infilarmi nella vasca e rimanere in ammollo per un'ora intera.
Maggio era agli sgoccioli e il caldo estivo era già opprimente. E per giunta, nel negozio in cui lavoravo, l'aria condizionata oggi si era rotta e mi era toccato dover sopportare il caldo afoso.
Avevo trovato lavoro due mesi fa' e avevo iniziato a lavorare come commessa in un negozio di abbigliamento.
Con mia grande sorpresa, il lavoro mi piaceva. Dovevo semplicemente consigliare alle persone come vestirsi decentemente e non ad occhi chiusi come molti facevano. Non era male.
In più il negozio era molto in voga e guadagnavo abbastanza bene.
Arrivai al piccolo appartamento che condividevo con la mia coinquilina, Beth.
Avevo incontrato Elisabeth un mese fa' nei bagni di una discoteca e l'avevo trovata rannicchiata sul pavimento, in preda ad un attacco di panico per via di uno stronzo che l'aveva appena tradita e fatta sentire come se fosse una nullità.
Non avevo mai assisto una persona con un attacco di panico, ma non avevo gestito male la cosa. Ero persino riuscita a farla sorridere poi.
Le avevo sistemato il trucco colato e convinta ad unirsi insieme a me e ai miei amici. Da quel giorno avevamo iniziato a sentirci spesso e poi era saltato fuori il discorso che non riusciva più a star dietro all'affitto, perciò avevo colto la palla a balzo e le avevo chiesto se le andava di condividere le spese in quanto io cercavo un appartamento dove stare.
L'appartamento era già arredato e la mia parte d'affitto era solo di quattrocento dollari al mese. E poi distava solo qualche minuto dal negozio in cui lavoravo, perciò non usavo nemmeno la macchina per arrivarci.
All'inizio ero titubante all'idea di convivere con una ragazza conosciuta da poco, ma Beth non era invadente e soprattutto mi piaceva la sua compagnia: era in gambe, dolce e molto simpatica.
«Sono a casa, Beth!» urlai in caso per informarla della mia presenza, in caso fosse con un ragazzo. Dopo l'episodio che era avvenuto due settimane fa', dove l'avevo trovata piegata sul tavolo con un ragazzo che ci dava dentro da dietro, preferivo annunciare della mia presenza così da evitare altri spiacevoli incontri.
E poi, dopo quel giorno, avevamo anche stabilito delle regole: niente sesso in cucina e sul tavolo dove mangiavano.
Appoggiai il mazzo di chiavi, la borsa e una busta sul mobiletto all'entrata, prima di trascinarmi in cucina per prendere una bottiglietta d'acqua e dissetarmi.
«Sei tornata finalmente!» comparve dalla porta della cucina la ragazza dalle meches blu, con una lettera in mano.
«Oggi sono iniziati i saldi e il negozio era pieno» la informai, prima di attaccarmi alla bottiglietta d'acqua.
«Dimmi che mi hai messo da parte quel top che ti avevo detto?!» mi chiese con un tono implorante.
«Te l'ho comprato direttamente, non potevo mettere da parte nulla» le dissi. «Sta sul mobiletto all'entrata» aggiunsi subito dopo.
Lei mi guardava con gli occhi a cuoricino, tentata di saltarmi addosso e stringermi in un abbraccio. Si trattene solo perché sapeva che odiavo che qualcuno mi si appiccicasse quando era sudato. In questo caso ero io quella sudaticcia, dato che lei era fresca di doccia appena fatta.
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Different
Romance"L'incontro tra due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche: se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati." Brianna Johnson è una diciassettenne superficiale ed egocentrica. Lei è la studentessa più popolare del lice...