Trascorsero due settimane da quel giorno e nei giorni avvenire erano cambiate alcune cose, come ad esempio Amanda, che passava molto tempo in compagnia di William per una questione di compiti, così rispose quando le chiedemmo perché lo sfigato si sedeva accanto a noi, Roxanna e Taylor la credettero subito, nonostante avessimo Willa che facesse i compiti al nostro posto.
Conoscevo la mia amica d'infanzia meglio di chiunque altro, per questo mi chiedevo cosa ci trovasse in un ragazzo dal volto scavato e dalle ossa fragili. Per quanto mi costasse mandare giù il boccone, era evidente che le piacesse.
Un'altra cosa che era cambiato era il mio rapporto con Davina; mi ero ricreduta molto in lei, passavo piacevolmente del tempo in sua compagnia, nonostante fosse delle volte fin troppa dolce per i miei gusti e non stessi molto simpatica al suo ragazzo.
Accidentalmente, un giorno in cui ero andata a casa di Davina per uscire insieme, il mio orecchio era finito sulla porta di legno della stanza in cui erano e avevo origliato la loro conversazione, dove lui palesava, senza giri di parole, che non aveva molta simpatia nei miei confronti e, che fossi, capace di influenzarla negativamente.
Che bastardo.
Ero talmente tentata di piombare lì dentro e dirgliene quattro che ribollivo dalla rabbia. La metteva in guardia su di me, come se io fossi il cattivo e lei una bambina da proteggere e non avesse abbastanza cervello da capire se fossi un male per lei o meno. In questi giorni ogni volta che eravamo nella stessa stanza o mi ignorava del tutto o se mi rivolgeva la parola era solo per circostanze, forzato dalla propria ragazza avrei giurato.
Se c'è era una cosa che non era mai cambiato era Derek e i suoi tentativi di volermi nuovamente insieme a lui.
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«Voglio organizzare una festa alla casa al lago dei miei, voi ci sareste?» domandò William ridestandomi dai miei pensieri. Eravamo nella solita caffetteria che frequentavamo prima delle lezioni, in piacevole compagnia del caro sfigato William. «Hai una casa al lago?» chiese stupita Roxanna e quest'ultimo annuii con un ampio sorriso stampato in volto. «I miei non ci vanno mai, eccetto in estate»
«Chi hai invitato oltre noi?» me ne stavo in silenzio e in disparte, a smanettare con il mio cellulare, disinteressata ad avere una conversazione con lo sfigato mentre Roxanna e Amanda erano disposte ad aiutarlo ad organizzare la festa.
«Con il nostro aiuto diventerai molto popolare dopo la festa» affermò convinta Amanda, appoggiandogli una mano sulla spalla. Lui si grattò la nuca in imbarazzo. Dubitavo che uno sfigato dalle ossa fragile potesse mai essere ambito nella scuola. «Pensavo a qualcosa di poche persone a dir la verità, nulla di troppo esagerato»
«Ok! Allora è deciso: ti aiuteremo ad organizzare una festa con poche persone» disse Roxanna, marcando le ultime parole con una punta di ironia. Conoscevo entrambe e sapevo che nessuno delle due avrebbero organizzato una festa intima, invitando poche persone.
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Different
Romance"L'incontro tra due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche: se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati." Brianna Johnson è una diciassettenne superficiale ed egocentrica. Lei è la studentessa più popolare del lice...