"L'incontro tra due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche: se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati."
Brianna Johnson è una diciassettenne superficiale ed egocentrica. Lei è la studentessa più popolare del lice...
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«Dato che avete qualche problema di comprensione da quel che ho capito, domani vi mostrerò come eseguire correttamente la coreografia» affermai proterva lasciando un'occhiataccia torva ad ognuna di loro.
Sentii Amanda e Roxanna ridacchiare alle mie spalle mentre le ragazze chinarono il capo scoraggiate.
«Aspettate un invito scritto per uscire per caso?» aggiunsi ironicamente. Sbuffai e roteai gli occhi al cielo, guardandole scattare all'istante verso l'uscita della palestra. Che branco di sfigate e di incompetenti avevo in squadra.
Mi voltai esasperata verso le due ragazze, che se ne stavano sedute a scarabocchiare sui loro quaderni, e misi le mani suoi fianchi guardandole severamente. «Grazie, siete sempre molto d'aiuto con gli allenamenti» raccolsi i miei capelli in una coda alta e mi sedetti accanto a loro. Allenare un gruppo di incapaci era estenuante. «Ci fa piacere che apprezzi il nostro aiuto» rispose sarcastica Amanda. «Siete due scansafatiche» affermai puntando a loro un dito contro, indicandole entrambe. «Oggi che si fa, usciamo tutte insieme?» domandò la ragazza dai capelli rosa. «Purtroppo no, questo pomeriggio viene a casa mia William lo sfigato» sbuffai desolata al pensiero di dover passare del tempo con Will, studiando. «Come mai dovete passare del tempo insieme?» Puntai gli occhi su Amanda, notando la sua improvvisa agitazione che celava dietro quella domanda. «La prof ci ha assegnato un compito da svolgere in coppia e mi ha chiesto subito se volessi farlo con lui. Che carino, no? Almeno svolgerà tutto il compito da solo» speravo davvero che avrebbe svolto tutto senza il mio aiuto. «Come mai allora viene a casa tua?» insisté Amanda. «Non lo so, si è auto-invitato, penso di piacergli, sapete?» stuzzicai la mora accanto a me, appurando con la coda dell'occhio la sua reazione che si agitò subito. «Povero illuso, pensa di avere una chance con te?» replicò sorridendo nervosamente. «Non è poi così male, è una persona genuina e di gran cuore, lo si vede dagli occhi» commentò Roxanna, prendendo le difese di William. «Beh, questo pomeriggio verificherò se di grande a qualcos'altro» ribattei sogghignando maliziosamente mentre mi alzai dalla sedia, e guardai Amanda trasalire leggermente. Ovviamente non avrei mai fatto, e tantomeno volevo, controllare l'età che avesse l'essere che si nascondeva tra le gambe di Will. Solo al pensiero mi vennero i brividi e mi salirono i conati di vomito, ma sospettavo che la mora seduta casualmente si sarebbe trovata a casa mia quel pomeriggio.
«Sei tremenda» commentò Roxanna alzando gli occhi al cielo ridendo, ignara di quale fosse il mio scopo. «Ragazze, io vado. Mi sono appena ricordata che ho delle cose da sbrigare» si alzò di scatto Amanda, salutandoci con un gesto sbrigativo della mano e poi se ne andò via di fretta. Io e Roxanna ci scambiammo un'occhiata, corrugò la fronte confusa dell'atteggiamento di Amanda ed io alzai le braccia con nonchalance. «Andiamo?» Dissi prendendo la mia borsa da sopra il tavolo. Annuii e si alzò dalla sedia, prendendo le sue cose. «Devo prendere un appuntamento dal parrucchiere, voglio schiarire un po' questo rosa acceso» iniziò a dire mentre ci avviammo verso gli spogliatoi. «Sei incredibile, non riesci a rimanere per troppo tempo con lo stesso colore» affermai ridacchiando.